Nuovo gioco… Vecchia storia?
L’arrivo dell’ultimo capitolo della serie di picchiaduro associati ad uno dei manga/anime più famosi ed amati di sempre è ormai alle porte (23 Gennaio su PlayStation 3, Xbox 360 e PlayStation Vita) e, nonostante la saga ed i personaggi siano stati sfruttati in lungo ed in largo ed in ogni modo possibile, questo nuovo capitolo potrà contare sulla presenza di un personaggio assolutamente inedito nel mondo dei videogiochi e, per molti fan, forse sconosciuto.
Stiamo parlando di Goku nella sua trasformazione Super Saiyan God, apparsa solo di recente ed in maniera esclusiva nell’ultimo film della saga, Dragon Ball Z Battle of God (La Battaglia degli dei per noi italiani). Quattordicesimo film cinematografico basato sulla saga creata dalla geniale mente di Akira Toriyama, apparso per la prima volta nei cinema nipponici il 30 Marzo 2013; il film, temporalmente ambientato come detto dallo stesso Toriyama nel decennio successivo alla saga di Majin Bu e dopo l’altro film in cui appare il fratello minore di Vegeta, Tarble, racconta della lotta tra l’eroe Son Goku ed il potente e devastante dio della distruzione Lord Bills, risvegliatosi dal sonno per combattere con il leggendario “Super Saiyan God” nel quale un Saiyan può trasformarsi solo grazie al potere di altri 5 Saiyan, che in questa occasione saranno Gohan, Vegeta, Trunks, Goten ed alla cerchia si aggiungerà anche Videl che in questa occasione svelerà a tutti il suo stato di “dolce attesa” della piccola Pan.
Dopo avervi fatto questa breve digressione raccontandovi le vicende dell’ultimo film della saga di Dragon Ball (di cui consigliamo la visione ad ogni buon fan di questa fantastica saga) ritorniamo all’analisi di questo ennesimo picchiaduro ispirato alle vicende dei nostri eroi Saiyan.
…Magari no!
Battle of Z può essere classificato come un picchiaduro a squadre e combattimenti in cooperativa su larga scala, in cui si affronteranno team composti da un massimo di quattro personaggi e sarà proprio il modo in cui saranno ben scelti i componenti di un team che determinerà spesso il successo che il team stesso potrà avere in battaglia.
Oltre alla affascinante presenza di Goku in versione Super Saiyan God (che il team di sviluppo ha comunque dichiarato cercherà di non rendere eccessivamente potente rispetto al resto dei personaggi presenti nel gioco in modo da garantire fasi di combattimento bilanciate) è stata confermata anche la presenza dell’intera squadra Ginew oltre alla presenza di scenari tratti direttamente dalla saga principale (come quello relativo al primo incontro-scontro tra Son Goku ed il principe dei Saiyan Vegeta) ed altri scenari inediti ed esclusivi, come quello proveniente da una storia alternativa, come quello relativo ad uno scontro contro l’intera famiglia di Kakaroth, con Bardack, Raddish; senza tralasciare il fatto che il team degli sviluppatori ha confermato che “in qualche modo” sarà presente anche l’ultimo (in ordine di apparizione) cattivo affrontato da Goku, il potentissimo dio della distruzione Lord Bills.
Una delle novità più rilevanti di questo nuovo capitolo è sicuramente la suddivisione dei personaggi presenti nel gioco in 4 categorie differenti, categorie la cui combinazione appropriata è alla base del successo in battaglia:
- Categoria “Fighting Style”: (ne faranno parte personaggi come Goku e Nappa) Si tratta di lottatori con alta abilità d’attacco e potenza fisica, soprattutto nel corpo a corpo.
- Categoria “Ki Blast Type”: (ne faranno parte personaggi come Vegeta e Piccolo) Si tratta di combattenti abili negli attacchi a distanza e molto rapidi.
- Categoria “Support Type”: (ne faranno parte personaggi come Gohan Bambino e Trunks Bambino) Si tratta di personaggi che potranno, nelle battaglie online, condividere la propria energia con altri giocatori.
- Categoria “Interference Type”: (ne faranno parte personaggi come Crilin) Si tratta di una particolare categoria di personaggi in grado di impedire agli avversari di attaccare i propri alleati.
Per quanto riguarda le modalità di gioco di DBZ:BOZ la più attesa è sicuramente la “Battle Mode” 4vs4 online, all’interno della quale potremo trovare ben quattro sottocategorie csi riassumibili:
- “Normal Battle” – Modalità di gioco normale in cui ogni team avrà a disposizione un determinato numero di “rientri”, terminati i quali verrà aggiudicata la vittoria al team rivale.
- “Score Battle” – Modalità di gioco a punti nella quale ogni team deve cercare di fare fuori il maggiori numero di avversari possibile per totalizzare il maggiori quantitativo possibile di punti.
- “Battle Royal” – In questa modalità ogni singolo giocatore affronterà gli altri e dovrà sconfiggerli per riuscire ad ottenere il punteggio più alto ed il titolo di re della battaglia.
- “Dragon Ball Grab” – In questa modalità due team composti ognuno da quattro giocatori si affronteranno sul campo alla ricerca delle 7 Sfere del Drago. Il primo team che le raccoglie tutte e sette vincerà la partita, nel caso in cui dovesse terminare il tempo a disposizione, il team che allo scadere del tempo ne avrà raccolte il numero maggiore sarà vittorioso.
Hands on…
Appare chiaro come il nuovo episodio della serie di picchiaduro basata sul manga di Akira Toriyama ruoti maggiormente attorno alla componente multiplayer, tuttavia la demo del titolo che è stata rilasciata ha permesso di mettere le mani anche sulla tanto vecchia e cara amata modalità single player.
La possibilità offertaci di giocare i primi quattro capitoli della storia garantisce l’opportunità di farsi più che una idea sul sistema di combattimento e comandi di BOZ
Ogni singola missione è preceduta da una piccola cut scene che introduce la battaglia che ci troveremo ad affrontare (non troppo impegnativa a dire il vero visto la scarsa cattiveria della IA nemica) e missione dopo missione prendiamo confidenza con i comandi che sono ad un primo impatto intuitivi e semplici da realizzare ma col progredire della lotta e l’aumentare della difficoltà ci si rende ben presto conto che è necessario un buon livello di pratica per padroneggiare al meglio il sistema di combattimento.
Ogni personaggio potrà usufruire di un attacco in mischia, un colpo dell’aura a distanza e una speciale mossa t’attacco “tipica” attivabile tramite i trigger dorsali, per capirci Goku lancerà la sua Super Kamehameha, Crilin sul Kienzan (Cerchio magico per i profani), Piccolo sul Cannone dell’anima e Gohan sul Masenko.
La demo inoltre ci introduce anche il sistema di Genki, l’energia che è possibile condividere alla fine di ogni scontro.
Conclusa ogni battaglia, al di la dei classici exp per far salire di livello i nostri compagni, otterremo anche delle speciali carte con particolari caratteristiche che utilizzeremo per personalizzare i nostri personaggi tanto nelle abilità quanto nell’aspetto.
La nota dolente è che, come forse avrete intuito dallo schema in tabella, i personaggi non potranno trasformarsi nel corso di un duello come avveniva nei precedenti capitoli Budokai Tenkaichi, un vero peccato!
Per quanto riguarda gli scenari in cui avverranno i combattimenti sono stati confermati
- 1. Area rocciosa
- 2. Pianeta Namek
- 3. Pianeta Namek in rovina
- 4. Arena del Cell Game
- 5. Isola del Maestro Muten
- 6. Torneo Mondiale
- 7. Pianure
Per quanto visto fino ad ora Namco Bandai si pone l’obiettivo di proporre un gioco assai orientato al multiplayer ma dando comunque il dovuto risalto alla componente single player del titolo.
La possibilità di giocare online le missioni in single player affiancandosi, piuttosto che l’IA, altri player aiuta a rendere le battaglie più tattiche e divertenti grazie alla modalità “cooperativa”, ma è nella modalità “competitiva” che il multipayer di DBZ: Battle of Z scivola (al momento) con fastidiosi lag, interminabili attese in sale d’attesa vuote e crash del gioco.