Dopo avere accuratamente provato la DEMO 1 rilasciata giorni fa da KONAMI su PlayStation Store ecco cosa ne è venuto fuori.

DEMO 1:

Dopo una breve (ma neanche tanto) mini presentazione che ci mostra alcune fasi di gioco in game, mettendo in risalto quelli che KONAMI negli ultimi mesi ha considerato i punti forti del gioco, abbiamo finalmente accesso al menu del gioco.
Dal menu (che ci permette di notare nuove modalità di gioco, ovviamente non accessibili dalla demo) oltre a modificare le impostazioni potremo scegliere se giocare un’amichevole in stile “Copa Libertadores”, con Santos e Penarol, oppure una classica amichevole scegliendo tra 4 squadre: Manchester UTD, Milan, Porto e Napoli.
Il menu partita/formazioni non è sostanzialmente molto cambiato cosi ci lanciamo subito nel match.
La grafica del gioco sembra più che buona, come sempre del resto in PES, tuttavia ogni tanto notiamo qualche difetto grafico che ci auguriamo non sarà presente nella versione finale.
(dopotutto KONAMI più volte durante la demo ci informa che la stessa potrebbe non rispecchiare in pieno la qualità del prodotto finale).

meccaniche1

Il gioco risulta abbastanza piacevole, i giocatori si muovono sicuramente in maniera più fluida rispetto alle edizioni passate ma forse ancora peccano di “scattosità” in alcuni frangenti di gioco, in più la fisica della palla non sembra impeccabile e a volte non si capiscono molto bene i movimenti della stessa, lasciandoci un po’ perplessi.
E’ stata migliorata anche l’IA dei compagni di squadra che adesso si inseriscono autonomamente creando maggiori pericoli e possibilità di sviluppare azioni, cosi come in difesa sarà migliore il loro comportamento e minore la possibilità di penetrare con facilità.
Migliorato anche il controllo di palla che garantisce un controllo a 360° più preciso e accurato, migliorando di fatto quanto già sviluppato su PES2011.
Giocando con il Milan si può notare che la rosa non è aggiornata essendo ancora presenti elementi come Legrottaglie o Jankulowsy, svincolato il primo e ritirato dal calcio il secondo, ma in compenso avrete Mexes in rosa, cosi come Taiwo.

La formazione dello United sembra invece perfetta, con trasferimenti (come De Gea) e ritiri dal calcio (come Scholes) perfettamente aggiornati.
Le somiglianze dei giocatori a volte possono risultare perfette altre volte piuttosto grossolane, soprattutto per alcuni giocatori del Napoli (vedi Mascara).

7

La giocabilità del titolo è buona, risulta più equilibrata la “volata sulla fascia”, con più equilibrio tra le capacità dei players e le rispettive velocità … tuttavia le difese appaiono piuttosto “easy” sui cross e segnare di testa risulta fin troppo troppo semplice.
Concludendo in breve:
di anno in anno KONAMI sta facendo un passettino alla volta per migliorare il proprio marchio che la faceva da padrone sulla PS2 ma che, con l’avvento delle console next-gen, si è visto superare da EA con il suo FIFA.
Quest’anno EA ha introdotto importanti novità nel gameplay del suo titolo, mentre KONAMI si è concentrata, pare, più sulle modalità di gioco.
Negli ultimi anni molti giocatori di PES su PS2 sono passati “al lato oscuro della forza”, diventando dei giocatori di FIFA, ma ognuno di essi in cuor suo non vede l’ora un giorno di tornare “a casa”.
KONAMI sta lavorando forse al meglio delle sue capacità per permettere ciò, ma seppur il gioco appaia migliorato nella grafica e nel gameplay non sembra ancora un completo degno erede di quel titolo che catalizzava tutta l’attenzione su PS2.

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Non se la prendano i fan di PES, per loro che hanno resistito alla tentazione di FIFA in questi anni questo PES 2012 sarà un giocone, sicuramente il migliore uscito fino ad oggi sulle console next-gen … ma diciamo che i fan di PES passati a FIFA negli anni precedenti difficilmente quest’anno torneranno a prediligere il titolo di mamma KONAMI.