Aragami: Agiamo nell’ombra per servire… l’ombra.
L’Aragami è uno spirito vendicativo evocato tramite un antico rituale. Il nostro personaggio, per quanto potente e letale, sarà vincolato a quel rito, ovvero le ombre. Ad evocarci è stata Yamiko, una ragazza dalla chioma albina che ha eseguito il rituale per ottenere i nostri servigi.La ragazza sembra avere molte conoscenze sul mondo delle ombre e ci guiderà nei primi passi per imparare a muoverci ed uccidere.
La breve storia che verremo a conoscere è legata al villaggio di Yamiko, distrutto di recente con tutta la sua gente massacrata. La stessa ragazza è una sorta di ologramma che comunicherà con noi utilizzando i poteri legati al rituale. A compiere la carneficina è stato l’esercito della luce, un gruppo di uomini appartenente al clan Kaiho. La nostra missione sarà quindi quella di vendicare il suo popolo e liberare la fanciulla.Senza dare altre importanti informazioni sulla trama quest’ultima risulta semplice ma ben integrata con il contesto. Non mancheranno colpi di scena ma, nonostante qualche sapiente espediente, si ha la sensazione che il vero fulcro del gioco sia il gameplay.
Uno Stealth tra Luci ed Ombre
Aragami è quel tipo di gioco che si lascia giocare senza troppe pretese. In molti giochi moderni si è riusciti ad assegnare una serie infinita di azioni allo stesso tasto rendendo la giocabilità a tratti confusa e poco precisa.
Nel gioco sviluppato da Lince Works i tasti a disposizione avranno uno scopo unico e ben preciso; nessun attacco pesante o leggero, nessuna combo particolare premendo chissà quale combinazione di bottoni. L’unico modo per avanzare è rimanere nascosti, uccidere furtivamente i nemici ignari con la pressione del tasto quadrato su Ps4 o X su Xbox One,
Di fatto Aragami lascia due opzioni al giocatore. La prima è quella di completare lo stage senza farsi vedere, con eventuali bonus a riguardo, la seconda di uccidere tutti i nemici senza farsi scoprire o lasciare traccia. I nostri avversari avranno delle spade fatte di luce che ci abbatteranno con un sol colpo; dovremo essere abili a darci alla fuga una volta individuati o completare l’attacco furtivo prima che il nemico faccia la sua mossa.
La nostra forza non sarà quindi nella capacità distruttiva ma il sapiente utilizzo delle ombre nei vari stage. L’Aragami sarà capace di saltare da un’ombra all’altra istantaneamente, per raggiungere zone presidiate o per aggirare i nemici. Nel caso di zone in esposte alla luce potremo creare una macchia d’ombra in cui muoverci per un periodo limitato. Questa capacità, utilizzabile premendo il tasto L2, sarà essenziale sia per uccidere nemici che per raggiungere luoghi altrimenti preclusi. I poteri dell’Aragami sono legati alle ombre, rimanere troppo tempo esposti alla luce prosciugherà la barra che ci permette di muoverci o creare ombre fittizie.
Una volta trovata una zona d’ombra potremo recuperare la nostra energia ed il continuo movimento renderà più difficile il lavoro delle guardie una volta allertate. Nei vari livelli di gioco potremo, tramite pergamene sparse qua e là, migliorare le nostre abilità.Queste abilità, divise in tre gruppi, saranno essenziali per il proseguo del gioco nonché nel determinare il nostro approccio. Alcune di esse, come il corvo per seguire i nemici individuati, risulteranno utili per un approccio di chi vuole passare inosservato. Altre, come la possibilità di inghiottire nelle ombre i corpi delle nostre vittime, saranno indispensabili per chi predilige una strategia più aggressiva.
Durante gli stage avremo anche piccole prove di abilità e riflessi per poter proseguire posizionando sapientemente le nostre zone d’ombra. Questo aspetto poteva essere più approfondito, ma riesce a spezzare in parte un gameplay che dopo alcune ore esaurisce un po’ del suo fascino.
Artisticamente ispirato ma ripetitivo
Aragami riesce a fare centro a livello grafico ed artistico. La scelta di optare per il Cel-Shading si sposa perfettamente con il tipo di gioco proposto dandone carattere.Muoverci in un mondo quasi disegnato a pastelli riesce a dare quel tocco di classe che molti altri indie non hanno; anche il semplice saltare tra un’ombra ed un’altra riesce ad avere il suo perché.
La direzione artistica del gioco è di livello, ma si perde via in alcuni stage di gioco un po’ ripetitivi. Se il gioco brilla per la sua immagine e scelta cromatica i livelli sono apparsi fin troppo lineari e simili. Per quanto nel titolo si siano sforzati di dare un’impronta anche a livello sonoro Aragami non riesce a cambiare ritmo con le musiche. Queste risultano piatte senza accompagnare al meglio l’azione nei momenti più importanti.
Utili i sottotitoli per seguire meglio la storia anche se si poteva fare di più con il doppiaggio.
Aragami è completabile in circa 7 ore di gioco, sicuramente non un mostro di longevità ma a queste si aggiunge Nightfall che aggiunge qualche elemento interessante al gioco.
Nightfall: governiamo le ombre insieme
Nightfall è l’espansione inclusa in questa Shadow Edition ed è a tutti gli effetti un prequel degli eventi narrati in Arigami.Avremo due protagonisti Hyo e Shinobu, due assassini che si scontreranno con l’enigmatica figura dell’Alchimista, mentre sono sulle tracce dell’Esercito della Luce. Avremo quindi quattro livelli inediti, divisi da diversi stage, e tre nuove tecniche dell’ombra. Quella più interessante è l’Anima Gemella che consentirà di uccidere due nemici contemporaneamente. Questa tecnica sarà usufruibile solo se giocato in singolo, con uno dei due personaggi controllato dalla IA, ma la vera introduzione di questa espansione è il multiplayer.Tutto Nightfall potrà essere giocato in cooperativa anche tramite il cross-play dando al gioco quel pizzico di strategia in più. Avere un amico con cui pianificare l’approccio amplifica in maniera esponenziale le nostre possibilità di azione nonché garantisce la possibilità di incredibili e spettacolari combo.