Come ci sentiremmo se dovessimo perdere la vista, costretti a brancolare nel buio alla ricerca di noi stessi, guidati da qualcuno o qualcosa che si mostra solo a noi? Ce lo racconta Blind, capolavoro indie dei TinyBullStudios in formato VR.
Riuscendo a farci spazio tra l’interminabile coda di persone interessate a provarlo, Blind ci rapisce letteralmente, nel buio più profondo di una stanza di un’appartamento. Muovendo i primi passi nella penombra dell’ambiente che si mostra davanti ai nostri ciechi occhi, scorgiamo in lontananza un megafono brillare, di luce propria. Ma quel megafono ha qualcosa da dire.
Dopo aver perso la vista a seguito di un incidente stradale, ci risvegliamo in una stanza buia dalla cui camera adiacente ascoltiamo in lontananza una voce. Quella voce, misteriosa quanto surreale, ci fa spazio tra i meandri dell’oscurità, guidandoci verso un percorso sconosciuto dal quale non possiamo sottrarci. Attraverso il rumore generato dall’urto del fedele bastone che ci accompagna, tipico di chi ha perso il senso della vista, abbiamo la possibilità di creare un campo di luce, in grado di illuminare per alcuni istanti l’area di gioco che, tradotto nella realtà, equivale ad una localizzazione dell’ambiente circostante grazie all’eco generato dal suono. Attenzione a non abusarne, altrimenti correrete il rischio di restare letteralmente acciecati e disturbati dal campo di luce che avete sprigionato.
Lo scopo è quello di ricercare risposte, su di noi, sulla nostra famiglia e su quello che stiamo vivendo, rivelando dettagli e storie del nostro passato velate dall’oblio. Il gioco, in una fase quasi Gold, si concentra in diversi ambienti, raggiungibili esclusivamente tramite la soluzione di determinati indovinelli, alcuni intuitivi, altri più impegnativi.
Nella demo testata l’ambiente interattivo era limitato ad una ristretta cerchia di oggetti, limitando così una completa esplorazione che avrebbe maggiormente coinvolto il giocatore. Interessati alla più immersiva esperienza che si possa ricevere dal gioco, gli sviluppatori promettono un cambiamento a vantaggio dell’iterazione con tutto ciò che ci circonda.
Blind sembra uno di quei progetti nati prima della concezione della realtà virtuale, dando l’impressione di aver modellato sul proprio asset la virtual reality. In arrivo il prossimo Febbraio 2018 su PC e su Playstation 4, l’avventura narrativa thriller psicologica sfornata dalle menti dei TinyBullStudios darà il giusto valore al vostro visore di realtà virtuale. Se non avete un visore VR ed avete provato BLIND correrete sicuramente ad acquistarlo prima della sua uscita. Come il sottoscritto.