21 ottobre 2016. È questa la data ufficiale del nuovo capitolo di una delle saghe più famose al mondo: Sid Meier’s Civilization.
Dal primo Civilization sono passati 26 anni e le novità non mancano in questo nuovo capitolo. Spesso è molto più semplice dar vita a qualcosa di nuovo che tentare di innovare l’ennesimo capitolo di una serie vecchia vent’anni, eppure Firaxis Games non smette di stupirci. Capitolo dopo capitolo vengono aggiunte sempre più novità e caratteristiche interessanti, una cosa non da poco per degli sviluppatori che non possiedono budget enormi.
Molte sono le novità e le modifiche a meccaniche presenti nel precedente capitolo.
Innanzitutto alcuni dei cambiamenti di cui siamo a conoscenza sono:
- I lavoratori avranno un certo numero di azioni che potranno compiere. Esaurite le azioni, scompariranno (come per i missionari di Civ V). Le azioni a disposizione per i lavoratori di tutte le civiltà saranno tre, ad esclusione dei lavoratori cinesi che ne avranno quattro. Infine i miglioramenti saranno istantanei, di conseguenza i lavoratori non potranno più essere automatizzati;
- I suggerimenti, che vanno dalla descrizione delle caselle nella mappa ai vari panelli, saranno più dettagliati;
- Selezionando le città si avrà accesso a tutte le informazioni necessarie, di conseguenza, non sarà più necessario un pannello per contenerle;
- Le politiche sociali funzioneranno in modo completamente diverso da come siamo abituati;
- Per ottenere i favore delle città stato non basterà più l’oro;
- Gli USA non saranno più capitanati dal celebre George Washington, ma da Theodore Roosevelt;
- La felicità non sarà più a livello globale, ma a livello cittadino.
Una delle novità più importanti riguarda la gestione delle città con l’introduzione dei distretti. Ogni città sarà circondata da caselle vuote, i distretti, a cui si potrà dare un compito preciso come ricerca, crescita, cultura e così via. Alcuni edifici speciali potranno essere costruiti solo se saranno soddisfatte determinate condizioni e otterranno dei bonus in base alla posizione (vicino al fiume, su una montagna ecc.). Inoltre alcune civiltà avranno dei distretti esclusivi.
Infine per quanto riguarda il comparto grafico, non si può non elogiare l’immenso lavoro svolto. Dai colori molto sgargianti allo stile della nebbia di guerra che nulla ha a che vedere con le nuvole bianche dei precedenti capitoli. In definitiva è palese come i ragazzi di Firaxis abbiano deciso di abbandonare lo stile realistico, adottandone uno simile a Civ IV.
Insomma pare che Civilization VI abbia tutte le caratteristiche per essere l’ennesimo titolo eccezionale della serie. Tra i cambiamenti e novità che ci attendono, pare proprio che la carne al fuoco sia tanta.
Augurandoci che Firaxis non abbia intenzione di deludere i suoi fan, che attendono il nuovo capitolo con estremo interesse.
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