Vivendo in una piccola città, di cui per rispetto non farò il nome (Sorrento), le opportunità di trovare un lavoro “normale” e stabile scarseggiano, soprattutto in inverno quando la stagione turistica è ormai conclusa. Ecco perché sono finito a lavorare come guardia notturna in un hotel della zona.
Sarebbe un lavoro figo se avessi una pistola e/o un manganello con cui sparare/colpire alberi d’arancio, ma essendo un lavoro noioso, mi ritrovo a scrivere queste righe mentre lavoro. La cosa più straordinaria che mi sia capitata, ad oggi, è stata che due turiste inglesi si fossero chiuse fuori dalla stanza due volte in 5 minuti.
Il turno è di 12 ore, quindi ho un sacco di tempo per morir di noia, se non fosse per qualche gioco scaricato sul mio potente tablet Huawei MediaPad Youth 2 (come lo definisco in redazione). Mi è anche balenata in mente l’assurda idea di impacchettare la mia PS3 e portarmela qui in ufficio, ma ci sarebbero due grossi impedimenti, facciamo tre:
- Sto lavorando e “fa brutto”;
- la TV è collegata alle telecamere di sicurezza, ma l’aggravante è che si tratta di una Mivar da 12 pollici del 1942 (Mussolini ne aveva una uguale uguale);
- tra una partita e l’altra c’é il rischio che un cliente mi chieda una saponetta o un rotolo di carta igienica.
Ecco le principali ragioni per cui mi limito a giocare con il tablet, a leggere su Whatsapp i messaggi senza senso della redazione e a pensare, magari, al gioco PS3 interrotto a casa. Per la cronaca, sono fermo a PS3 solo perché ho un sacco di titoli ancora da giocare, tra cui: Tales of Xillia 2, The Evil Within, Metal Gear Solid: Peace Walker HD, MGS Ground Zeroes e Resident Evil Revelation 2 ecc.
Senza contare la valanga di giochi Steam acquistati su Humble Bundle e che sono in attesa di essere giocati su un PC decente. In sostanza PS4 può attendere e attendo anche che scenda ulteriormente di prezzo (mentre scrivo è a 340€ modello C Chassis).
Concludendo la dovuta introduzione, in questa rubrica/spazio personale (chiamatelo come vi pare), parlerò delle mie opinioni sui titoli Android che ho avuto occasione di provare nel corso di questa esperienza costruttiva/distruttiva da guardia notturna. Inoltre, se non mi butteranno fuori dallo staff prima, parlerò brevemente anche dei titoli PS3 che sto completando, anche se risalgono alla prima guerra mondiale, più relative espansioni.
I titoli trattati risalgono a qualche tempo fa, quindi è naturale che alcune caratteristiche, corrette con delle patch successive, non siano presenti nelle descrizioni che seguiranno.
AdVenture Capitalist #1
Fatta questa premessa, partirei con il primo gioco (gratuito) Android chiamato AdVenture Capitalist che, nonostante la semplicità, risulta un ottimo e longevo passatempo. La trama è semplice: siete un neo imprenditore in canotta e bretelle e volete fare soldi a palate, ma come? In AdVenture Capitalist si partirà con un chiosco di limonata e investendo i dollari guadagnati se ne potranno acquistare di altri. Raggiunte determinate soglie di reddito, si potranno acquistare nuovi business, come il negozio di ciambelle o la compagnia petrolifera (la più fruttifera).
Inizialmente si dovrà premere un bottone per produrre ogni singolo bene, ma, ottenuti abbastanza soldi, si potranno assumere dei manager che faranno il lavoro al posto vostro. Si tratta di manager parodiati (con tanto di foto profilo), come ad esempio il manager P.J. Fries, parodia di Fry di Futurama, oppure Homero Simples, parodia di Homer Simpson. Avendo a disposizione i manager, il gioco continuerà a sfornare soldi anche dopo che sarete usciti.
Progredendo nel gioco, sarà più difficile guadagnare velocemente, ed è qui che entrano in gioco gli angeli investitori. Più soldi si guadagneranno, più angeli investitori faranno capolino e ognuno darà un bonus del 2% sul profitto. Tutto semplice, salvo che per ottenere gli angeli si dovrà resettare il gioco, tornando così al primo chiosco di limonate.
Sembra una follia, ma il reset con angeli permetterà di superare molto facilmente il record precedente, anche perché il bonus percentuale per angelo può essere incrementato attraverso la sezione “upgrade” (insieme ai bonus dei singoli business o del loro complesso, come l’upgrade profit x2 permanente). Accumulato un sufficiente numero di angeli, questi ultimi potranno essere a loro volta sacrificati per incrementare il valore dei business, perdendo di contro il bonus percentuale per angelo sacrificato.
Alla fine di tanto parlare, a qualcuno potrebbe essere sorto un dubbio sul titolo, perché si chiama AdVenture Capitalist? Semplicemente perché il team ha messo a disposizione dei giocatori delle pubblicità (advetising) da guardare, ottenendo in cambio un double profit per tutti i business di 4 ore.
Nonostante sia praticamente infinito, è proprio a livelli elevati (di angeli e denaro) che AdVenture Capitalist comincia a stufare dopo l’ennesimo reset. L’aggiunta di nuovi viaggi e business sulla Luna e su Marte (introdotti con le ultime patch) non sono bastati ad evitare che lo disinstallassi dopo un mese di onorata carriera e congedo con il titolo di Googolaire (dagli obiettivi sbloccabili).
Per chi volesse provarlo, AdVenture Capitalist è anche disponibile su Steam gratuitamente. Non mi resta che rinviare al successivo numero di Cronache Videoludiche Notturne, in cui parlerò di due titoli, uno PS3 e l’altro Android.
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