Come succede in tutti i giochi in cui bisogna farmare oggetti, o in questo caso Pokemon, esistono diversi programmi in grado di far fare il lavoro sporco ai nostri computer domestici, questi programmi in gergo tecnico sono chiamati Bot.
Nell’ultimo periodo si è visto crescere sempre più il fenomeno di botting, al punto da spingere gli sviluppatori a modificare le API del gioco per non permettere più l’accesso ai server ad applicazioni di terze parti.
Ma come funzionano questi bot, e perchè chi li ha utilizzati è a rischio ban?
Uno dei più famosi bot in circolazione è Pidgeybot, un semplicissimo file .exe nel quale inserire le credenziali di accesso Google, le coordinate GPS in cui voler cercare pokemon ed il bot farà tutto da solo, catturerà i pokemon, li farà evolvere e andrà nei pokestop.
Ma esisite il rischio di ban?
Come lecito immaginare, questa pratica scorretta danneggia tutti i giocatori onesti che con il sudore in queste giornate torride va in cerca dei mostriciattoli da collezionare, e Niantic lo sa bene, al punto da iniziare un ondata di soft ban per tutti quelli che hanno abusato del programma.
Ovviamente, gli sviluppatori, sanno con certezza chi ha utilizzato i suddetti bot, in quanto hanno raggiunto livelli alti in poco tempo e sopratutto hanno collezionato Pokemon rari con punti lotta alti in un periodo troppo breve.
E voi avete utilizzato questi bot o siete giocatori onesti?