La cultura italiana è un terreno molto vasto che raramente viene esplorato nell’ambiente videoludico. Abbiamo delle produzioni letterarie fantastiche ed un panorama artistico ricco di ispirazioni, perciò quando ci capita sottomano un prodotto che prende direttamente spunto dai grandi capolavori, non possiamo che essere solamente orgogliosi di parlarne al pubblico generale.
Questa volta esploreremo il mondo della commedia “La Locandiera” di Goldoni trasposto da Neoclassic Games in una Visual Novel chiamata Elisa: The Innkeeper.
Che cos’è Elisa The Innkeeper?
Questa visual novel, ovvero un gioco strettamente narrativo basato solamente sul testo e sulle immagini, è un prodotto di un’idea molto semplice: “Come sarebbe la commedia di Goldoni se fosse trasposta nel mondo delle VN?” Ebbene, Neoclassic Games usa questo interrogativo per portare un’opera teatrale del 1750 nel mondo videoludico, convertendola nel formato tanto caro al mercato giapponese. Infatti, il gioco riprende pienamente lo stile animato nipponico, in modo da utilizzarlo per modernizzare la commedia e renderla più affine ad un pubblico giovanile, specialmente agli appassionati del genere in questione.
Per chi non conoscesse l’opera originale, essa racconta la storia di una bellissima donna che gestisce una locanda a Firenze. Questa amabile fanciulla, per via della sua evidente bellezza, viene corteggiata incessantemente da moltissimi uomini. Nessuno di essi, però, è stato in grado di farla innamorare perdutamente.
La trama verte dunque sulle relazioni amorose tra la locandiera, un nobile, un mercante ed un cavaliere. Ovviamente il gioco ha modificato alcuni elementi al fine di dare la libertà al giocatore di plasmare gli eventi a seconda delle sue volontà, frutto dunque della conversione della commedia ad una visual novel. Oltre alla classica narrazione, Elisa The Innkeeper avrà molte scelte da selezionare e diversi oggetti da raccogliere, i quali influiranno direttamente sulle vicende raccontate.
I personaggi principali sono gli stessi dell’opera originale e sono stati disegnati finemente a mano per questa occasione, adottando lo stile manga che è ormai consuetudine nel genere. Nonostante questa conversione, la caratterizzazione dei protagonisti è azzeccata, dando quel feeling che più si adatta all’ambientazione dell’epoca dei fatti, con un bel pizzico di fan service che non guasta mai. Nonostante i testi siano ancora da sistemare un po’, visto che per ora è giocabile solo una piccola anteprima del gioco, la fedeltà alla commedia si sente e si può notare in molte situazioni/dialoghi, che difficilmente però riescono a colpire un’audience straniera che non ha mai esplorato la cultura italiana. Tuttavia, questa peculiarità lo rende più unico che raro per la sua capacità di unire il moderno al classico, cosa che effettivamente merita una lode di per sé.
La colonna sonora, nella sua semplicità, crea un ambiente rilassante e leggero, all’occasione sfociando in note più cupe nelle situazioni più serie. Nonostante non siamo di fronte ad un capolavoro musicale, i brani riescono a dare più spessore a determinate scene, imprimendole nella memoria di chi lo gioca.
Al momento, siamo ancora lontani dal prodotto completo, perciò lasceremo l’analisi tecnica a quando avremo fra le mani questo gioco. Tuttavia, con il materiale del prologo possiamo sicuramente affermare che ci troviamo davanti ad un ottimo prodotto che mette in risalto la cultura del nostro paese, che spesso viene dimenticata dalle nuove generazioni. Grazie all’evidente impegno e passione che trasudano da questa anticipazione, il team di Neoclassic Games è riuscito a conquistare l’attenzione di molte persone riuscendo ad entrare nella libreria di Steam.
Tra gli interessati c’è anche la redazione di Gamempire.it, la quale ha contattato gli sviluppatori per un’intervista esclusiva che vi proponiamo sulle nostre pagine.
La parola agli sviluppatori
Prima di elencarvi le domande e le risposte, ci teniamo a ringraziare Neoclassic Games per l’occasione dataci e sopratutto per avere in comune con noi l’intento di far riuscire a crescere il panorama culturale italiano, che spesso riesce ad andare a braccetto con il mondo dei videogame come in questo caso. Abbiamo intervistato Piero Mazza, project manager e programmatore del gioco, di cui vi riportiamo le parole nei paragrafi seguenti.
1) Innanzitutto grazie per l’opportunità dataci facendoci provare il tuo gioco, Elisa – The Innkeeper. Come sappiamo, questa visual novel è basata proprio sulla commedia di Goldoni “La Locandiera”. A tal proposito, perché proprio quest’opera e non qualsiasi altra del panorama italiano?
“Abbiamo deciso di scegliere Goldoni nella vastità della cultura italiana proprio perché abbiamo sempre ammirato le sue opere e troviamo che “La Locandiera” sia una delle più ironiche che lui abbia mai fatto. La situazione che crea l’autore, dove vi è una donna irresistibile, che riceve attenzioni da ogni dove e di sua spontanea volontà decide di ignorarle scegliendo paradossalmente l’unico uomo che la respinge è stata per noi un’ottima base per poter creare una splendida Visual Novel, che si sarebbe potuta distinguere dalle solite Novel ambientate in Giappone.”
2) I personaggi, ovviamente, rispecchiano le figure originali della commedia: il cavaliere, il mercante, il nobile decaduto ed infine la bella locandiera. Nelle fasi di creazione e rimodellamento, quanto è stato importante mantenere gli elementi originali? E quanto invece è stato necessario modificare?
“Naturalmente i tratti principali di ogni personaggio (come per esempio la superbia del principe, l’atteggiamento allegro e spendaccione del mercante e il dissenso verso il sesso femminile del cavaliere) sono stati volutamente mantenuti immutati, proprio perché il lettore potesse avere un riscontro, tuttavia per adattare i protagonisti alla nostra Visual, abbiamo dovuto rimodellare il loro modo di parlare, il modo di atteggiarsi ed abbiamo dovuto anche attribuirgli alcune caratteristiche tipiche dei personaggi di anime.”
3) Fabrizio, il cameriere, è una figura molto importante a livello di trama nella composizione originale, considerando che alla fine si sposa con Elisa. Come avete deciso di procedere nei suoi riguardi?
“Tanto per cominciare, anticipo che la nostra Visual Novel non seguirà fedelmente l’opera di Goldoni, ci sono molte cose che andranno aggiunte o modificate, come per esempio il finale. Detto ciò, Fabrizio, il cameriere, avrà sicuramente un ruolo nella storia, ma, invece di essere il promesso sposo della locandiera, occuperà la posizione di un altro spasimante di Elisa, che voi giocatori dovrete decidere se favorire o meno.”
4) Una delle feature più importanti del gioco è quella dedicata alle scelte del giocatore. Nel vostro processo creativo, quali idee vi hanno ispirato nelle modifiche alla storia principale? Esiste un percorso di decisioni all’interno del titolo che rimane fedele alla conclusione della versione di Goldoni?
“L’opera di Goldoni è incentrata solamente su due personaggi, che sono il cavaliere ed elisa, questo per noi è inaccettabile, vogliamo che ogni personaggio che il giocatore deciderà di favorire possa avere un suo finale ed esserne il protagonista. Per questo motivo abbiamo deciso di inserire scelte che potranno cambiare radicalmente la storia. La nostra intenzione era quella di creare un ramo che seguisse quasi completamente la trama della locandiera di Goldoni.”
5) Il design dei personaggi è molto originale e crea una fusione tra elementi d’epoca con quelli dello stile animato giapponese. Da quale idee o fonti è nato il loro aspetto fisico?
“Quando abbiamo iniziato questo progetto volevamo offrire al pubblico qualcosa di nuovo e meno scontato della solita divisa da scolaretta giapponese, per questo motivo partendo dall’idea di utilizzare elementi del 700, abbiamo deciso di unire lo stile moderno di un anime a quello del classico, creando così qualcosa di diverso ed a parer mio molto interessante.”
6) Più o meno quanto durerà il prodotto finale? E quanti percorsi/conclusioni saranno presenti all’interno di esso?
“Domanda curiosa, il nostro prodotto finale dovrebbe durare dalle 3 alle 4 ore di gioco, naturalmente la possibilità di rigiocarlo più volte facendo scelte differenti renderà decisamente più lungo il tempo necessario per completare a pieno il gioco. Per quanto riguarda i percorsi che ci saranno, non siamo ancora certi del numero esatto, ma senza ombra di dubbio si parla di minimo 5 rami differenti con un potenziale di 10 finali.”
7) Le visual novel sono un genere che solo ultimamente ha preso popolarità all’interno della comunità videoludica, specialmente dopo la loro introduzione su Steam. Come mai la scelta di questo genere proprio per raccontare la storia di “La Locandiera”?
“Fin dal primo momento che ho guardato una Visual Novel, trovavo che l’idea di unire delle caratteristiche di un libro a quelle di un anime fosse davvero interessante! Tuttavia, questi giochi sono sprecati e fatti in modo sciatto e monotono, il che li rende in parte disprezzati. Noi abbiamo deciso di raccontare la locandiera di Goldoni sotto forma di visual novel perché troviamo che sia il gioco in assoluto più adatto sul quale farlo.”
8) Rimanendo in tema del genere videoludico, sarebbe possibile paragonare una visual novel ad un libro interattivo? Ritenete che altre opere del panorama italiano storico possano essere trasposte in questo formato?
“Direi proprio di sì, un libro interattivo si avvicina molto a una Visual Novel, anche se credo che quest’ultima se sfruttata a dovere possa essere decisamente superiore. Per rispondere alla seconda domanda vi dico che non tutte le opere possono essere portate su Visual, serve ironia ed un minimo di fan service, tuttavia nonostante le condizioni riducano molto le opere che si possono fare, ci sono comunque dei titoli che possono essere utilizzati, volendo farlo.”
9) Molti giovani e ragazzi, non provano interesse verso questo tipo di opere, specialmente se poi si tratta di trasposizioni teatrali. Attraverso questa rielaborazione in stile animato, pensate di riuscire ad appellarvi ad un pubblico che normalmente non aprirebbe neanche una pagina di “La Locandiera”?
“Naturalmente! Una Visual sarà sempre più leggera di un opera da teatro e, per di più grazie all’arte molto bella ed alla musica che accompagna ogni scena, siamo sicuri che potremmo far apprezzare la nostra Visual quasi a tutti!”
10) Come ultima domanda mi sembra doveroso chiedertelo: in quale personaggio ti rispecchi di più o hai più affinità?
“Personalmente mi rispecchio molto nel carattere del mercante, lui è un personaggio concreto che si affida ai suoi soldi guadagnati solamente grazie al suo impegno e ai suoi affari, trova banali coloro che si vantano senza averne minimamente il merito, ma comunque non si perde completamente nel suo lavoro trovando il tempo per corteggiare la sua amata. Direi che sia la descrizione che più si avvicina al mio carattere.”
Infine vogliamo chiudere questo articolo augurando buona fortuna a tutto il team di sviluppo, in modo che questo progetto possa raggiungere più giocatori possibile.
Se siete interessati a giocare il prologo, potrete farlo attraverso la pagina ufficiale di Steam. Vi rimandiamo invece a un altro nostro articolo se cercate un approfondimento sulle visual novel.