Nella giornata odierna John McCormack, un ex dipendente di Lionhead, ha svelato un clamoroso retroscena riguardante la copertina del gioco Fable III, uscito per Xbox 360 e PC a fine 2010. I produttori britannici proposero per la copertina del gioco una donna di colore, ma Microsoft rifiutò.
L’idea di John era quella di uscire dagli schemi tradizionali imposti, il gioco era incentrato principalmente sulla creazione di un eroe che rappresentasse il giocatore, l’introduzione di una donna di colore sulla copertina era un idea per accentuare questo dettaglio. Purtroppo quelli della Microsoft bocciarono immediatamente questa idea, commentando con toni duri tutta la questione.
Non potete avere una persona di colore sulla copertina, e non potete mettere una donna. E voi volete una donna di colore? Sarà un ragazzo bianco in copertina, sappiamo cosa vende.
Alla fine Microsoft ottenne quello che volle, come è possibile vedere dalla copertina poco sopra. Questa discussione, trapelata solo oggi dopo ben 6 anni, ha diviso molto la comunità. C’è chi da una parte accusa gli editori della Microsoft di razzismo e sessismo, mentre altri vedono tutta la questione dal punto di vista delle indagini di mercato, ricordando che se gli studi della Lionhead non fossero stati chiusi, probabilmente questa cosa non sarebbe mai uscita fuori.
Un polverone simile si alzò anche per The Last of Us. Siccome sulla copertina sarebbe apparsa una ragazza, il titolo avrebbe dovuto vendere poco, ipotesi smentita nettamente dalle ottime vendite, che portarono il gioco ad essere il titolo PS3 più venduto nel 2013.
Voi cosa ne pensate di tutta questa situazione?
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