Proprio ieri Bethesda annunciava il successo incredibile di Fallout 4, che nel giro di due anni è riuscito a piazzare sul mercato più copie di quanto avesse fatto precedentemente The Elder Scrolls V: Skyrim. Ma da che cosa deriva effettivamente questo successo? In questo articolo ho voglia di dare sfogo a quella che per me è stata la più grande delusione del 2015.

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400 ORE RIPETITIVE

Tutti ricordiamo l’E3 2015, il primo media briefing che vedeva partecipare Bethesda con una conferenza interamente dedicata a loro, inutile soffermarsi sul fatto che Fallout 4 fù il re dello show, soprattutto per la mole di contenuti mostrati proprio su quel palco. Il lead designer Todd Howard parlò della sua nuova creatura e di quante possibilità effettivamente ci sarebbero potute essere nel gioco, continuando a rimarcare nella presenza di ben 400 ore di contenuti, accidenti 400 ore vi rendete conto? Chissà quante missioni originali ci saremmo dovuti preparare ad affrontare. Ora non mi sembra giusto criticare la scelta di creare un gioco “infinito”, quanto più sulla volontà di concentrarsi su una longevità che porta a odiare aspramente il gioco. L’85% di quelle ore infatti sono derivabili da missioni terziarie incredibilmente ripetitive e senza alcun obiettivo ai fini del gioco, senza considerare quello che io considero l’aggravante numero uno: le missioni secondarie. Dopo Fallout 3 mi aspettavo delle quest non dico superiori, ma almeno all’altezza del predecessore e invece mi sono tristemente ritrovato con storie banali, corte e senza “quel qualcosa” che le faccia ricordare, che poi ragazzi vi ricordate  “Il potere dell’atomo” o “Oasi” nel precedente capitolo ? Non penso ci sia modo di paragonarle.

fallout 4

 

Lasciamo stare le missioni, (anche se sulla trama principale ci sarebbe da dire) siccome Fallout dovrebbe essere prima di tutto un titolo semi-ruolistico riassumiamo le infinite possibilità che offriva il gameplay, come ad esempio costruire avamposti inutilii o craftare armi che a fine dei conti erano tutte sostanzialmente identiche. Possiamo però rimanere in parte soddisfatti dall’esplorazione, che salvava la longevità “pura”, garantendo delle ore effettive di gameplay diversificato.

 

ACTION O GIOCO DI RUOLO?

Ancora non ho capito personalmente le vere intenzioni di Bethesda, perchè diciamocelo Fallout 4 non aveva niente di ruolistico, ho apprezzato tantissimo il miglioramento del gunplay e dell’albero delle abilità che tutto sommato ho trovato interessante e ben costruito, ma ogni volta che partiva un dialogo mi sentivo amareggiato come non mai, trovo che l’idea di dare voce al personaggio faccia perdere l’essenza dell’immedesimazione e non solo, infatti come ben era immaginabile anche le frasi che si potevano usare erano di una pochezza infinita, spesso riassunti in: Si, No, Forse, perchè. In breve l’essenza del gameplay si è voluto focalizzarla di più negli scontri a fuoco piuttosto che nelle fasi di dialogo.  Anche la rimozione del sistema del Karma ha contribuito a peggiorare la libertà al giocatore, fornendo il più delle volte scelte essenzialmente lineari e senza una conclusione “personale”.

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Fermo restando in ogni caso che non ho mai preteso un titolo dalla qualità ruolistica di New Vegas, (di Obsidian ne abbiamo solo una) sicuramente la decisione di orientare il gioco a un genere più action ha potuto far avvicinare il titolo a più giocatori, lo testimonia l’incredibile successo del titolo, il problema fondamentale è che ha fatto distaccare un numero notevole di appassionati della saga, perchè qui non si parlava di “evoluzione”, poichè io ho sempre ritenuto sgradevoli e ingiustificate le critiche a Resident Evil 7 per il suo cambio di “stile”, così come ho sempre difeso Fallout 3 dai fan dei titoli Interplay, però qua si parla di aver rimosso i punti fondamentali della saga e rendendo di fatto questo quarto capitolo qualcosa di estremamente diverso da un Fallout ruolistico.

 

WAR, WAR NEVER CHANGES

Forse sono stato troppo egoista in questo mio articolo, mi rendo conto che un titolo che punta di più alla semplicità e all’intuitività può garantire una fetta di mercato decisamente più grande al solo genere GDR, in effetti è sbagliato persino definire Fallout una saga ruolistica, ma era da così tanto tempo che attendevo questo quarto capitolo che quando uscì e andai a ritirare la mia Pip boy edition non vidi l’ora di tornare a casa dall’università e immergermi di nuovo in un mondo in cui io e le mie scelte avrebbero cambiato la mia storia. Ora la mia paura deriva dal fatto che difficilmente rivedrò un Fallout improntato al ruolismo, come avrete certamente notato ho parlato di questo capitolo al passato, questo perchè lo considero uno di quei titoli che difficilmente riprenderò in mano, anche a causa del fatto che almeno personalmente non ha saputo lasciarmi nulla. La mia domanda nasce spontanea, voi cosa ne pensate?