Pubblicato lo scorso 15 febbraio, Far Cry: New Dawn può essere considerato a tutti gli effetti un sequel di Far Cry 5, nonché spin-off di una delle serie videoludiche più amate. Le tempistiche per sviluppare un nuovo capitolo erano molto ristrette, soprattutto se Ubisoft voleva tirarne fuori uno memorabile. Nasce quindi questo titolo a sé, con una storia completamente indipendente, ma con alcune vicende ricollegate al precedente episodio. Se siete interessati alla versione PC, abbiamo messo a disposizione tutti i requisiti!
Il presente di Hope County
Il gioco è ambientato 17 anni dopo, in una Hope County post-apocalittica e totalmente messa in ginocchio dall’esplosione nucleare. Gli abitanti della regione sono però decisi a rialzare la testa e riprendere in mano le loro vite, ridandone una anche alla loro terra. Ad intralciare però i piani dei superstiti ecco entrare in scena i Guerrieri della Strada, guidati dalle Gemelle, di nome Mickey e Lou. Sono proprio loro le antagoniste di questa avventura.
A differenza di Far Cry 5 dove il protagonista era un principiante in fatto di armi, in Far Cry: New Dawn vestiamo i panni di un fidatissimo uomo di Thomas Rush, un ex militare che aiuta i più bisognosi girando in lungo ed in largo a bordo di un treno. Carmina Rye, figlia di Nick e Kim, decide di chiamarlo per dare una mano ad Hope County, ma il treno viene fermato proprio dai Guerrieri della Strada che devastano l’intera zona.
A questo punto entra in scena il classico inizio di ogni Far Cry, ovvero quello in cui il protagonista cura le ferite e prepara la vendetta nei confronti del nemico in questione, le Gemelle nel caso di questo capitolo. Veniamo introdotti in una specie di rifugio all’aperto messo in piedi dai superstiti: Prosperity. È qui che avviene la gestione di tutto ciò che riguarda il nostro personaggio, dalle armi ai veicoli, passando per le cure.
Sulla strada dei GDR?
Far Cry: New Dawn non si differenzia di molto da Far Cry 5, almeno per quanto riguarda il gameplay. Le meccaniche di gioco sono infatti le stesse, ormai più che familiari e, in alcuni aspetti, anche piuttosto datate. Ci si accorge dei cambiamenti solo andando avanti nel gioco, partendo da alcuni elementi GDR. Proprio così, gli sviluppatori hanno infatti introdotto i tratti, abilità che possono essere sbloccate utilizzando dei punti esperienza accumulabili nel corso del gioco.
Questo ha causato un cambiamento importante negli scontri con i nemici, che adesso hanno una barra dell’energia visibile sopra la loro testa, con tanto di livello che li contraddistingue. I danni inflitti sono indicati da un numero che cambia in base alla parte del corpo colpita (es. un headshot infliggerà più danno rispetto ad un colpo alle gambe). Ovviamente la quantità dei danni varia anche in base alla tipologia di arma utilizzata.
A proposito di armi, queste sono disponibili in quattro categorie differenti, sbloccabili migliorando le strutture di Prosperity. Per fare ciò, bisogna quindi esplorare la mappa in cerca di etanolo e materiali, questi ultimi necessari per creare oggetti e munizioni. Alcune missioni permettono anche di far unire dei personaggi al nostro gruppo, sbloccando ulteriori oggetti o caratteristiche.
Personaggi che possono essere utilizzati come supporto durante le Spedizioni, novità della serie, ovvero missioni extra ambientate in luoghi al di fuori della mappa di gioco. L’obiettivo è semplice: trovare un pacco e scappare dalla zona, con la difficoltà che aumenta proseguendo di missione in missione. Le Spedizioni possono essere affrontate sia in singolo che in cooperativa e garantiscono materiali extra per permettere al giocatore di grindare più rapidamente. Insomma, sembra proprio che questa serie sia sulla strada di Assassin’s Creed.
Quanto è vario Far Cry: New Dawn?
Essendo Far Cry: New Dawn uno spin-off della serie, di certo non potevamo aspettarci un titolo della grandezza di Far Cry 5, ed effettivamente non lo è. Questo lo si può evincere già dalla mappa, un terzo più piccola rispetto a quella del “capitolo padre”. Come scusante, nel gioco viene detto che non è possibile andare oltre a causa di nubi tossiche che delimitano la zona.
In quanto ad attività, il titolo non offre molto da fare, ma sommando missioni principali e secondarie si arriva intorno alle venti ore di gioco, un quantitativo piuttosto accettabile. Presenti anche in questo capitolo gli storici ed immancabili avamposti, dieci in totale. Al fine di ottenere più materiali ed etanolo, è possibile conquistarli e saccheggiarli più volte, aumentando il livello di sfida e dando al giocatore la possibilità di livellare più velocemente.
Purtroppo il grinding sembra essere indispensabile, in quanto risulta praticamente impossibile sconfiggere i nemici con un livello di molto superiore a quello del nostro personaggio, anche sparando un colpo di lanciarazzi sotto i loro piedi. Stesso discorso per quanto riguarda gli animali, dotati anche loro di un livello. Infine, l’intelligenza artificiale sembra essere rimasta la stessa di quella presente in Far Cry 5.
Comparto tecnico singolare
L’impostazione GDR sulla quale è stato basato Far Cry: New Dawn rende questo titolo piuttosto differente rispetto ai suoi predecessori. Discorso simile può essere fatto riguardo la grafica, decisamente più affascinante se si va a guardare l’aspetto ambientale. La Hope County post-apocalittica è attraversata da un rosa acceso, che rende l’ambientazione diversa dal solito, quasi a farla sembrare pacifica. Gli edifici, quasi distrutti, sono coperti da infinite piante rampicanti, ad indicare un abbandono pressoché totale.
L’atmosfera notturna invece sembra quasi magica. Tutta la mappa è infatti attraversata costantemente da una specie di aurora boreale che illumina il cielo, dando al giocatore la possibilità di ammirare il tutto. La realizzazione dei personaggi sembra invece essere rimasta la stessa di Far Cry 5, con una qualità abbastanza accettabile.
Forse si sarebbe potuto fare qualcosa in più sui Guerrieri della Strada, ispirati senza ombra di dubbio ai soldati presenti in Mad Max. Con uno stile tra il punk ed il rider, sono caratterizzati da armature con corazze molto simili a tute da piloti di motocross. Il rendering grafico sulle lunghe distanze pecca di qualità, con l’ambientazione che appare opaca o, in alcuni casi, del tutto sfocata. Tutto sommato però possiamo ritenerci soddisfatti di ciò che abbiamo visto.
In quanto al sonoro, Far Cry: New Dawn resta molto fedele alla serie, con musiche che accompagnano molto bene tutta l’avventura, senza dimenticare la voce trasmessa dalla radio dei veicoli. Un occhio di riguardo vogliamo darlo al doppiaggio, realizzato in maniera ottima e che si adatta perfettamente alle situazioni di gioco.
Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro?
Dal giorno dell’annuncio, le aspettative su questo titolo non sono mai state molto alte. Considerato quasi un DLC di Far Cry 5, gran parte del pubblico era convinta che questo gioco fosse stato il classico spin-off senza grandi aggiunte e con le caratteristiche classiche della serie. Purtroppo però sono state apportate novità significative.
Ho scritto “purtroppo”, sì, perché con Far Cry: New Dawn, sembra quasi evidente che Ubisoft voglia spingere la serie verso un GDR a tutti gli effetti, così come fatto con Assassin’s Creed. Questa cosa è assolutamente da non sottovalutare, in quanto si andrebbe a snaturare completamente quella che da sempre è la caratteristica migliore di Far Cry, ovvero il poter annientare interi plotoni di nemici, senza preoccuparsi di non farcela a causa del livello.
Far Cry: New Dawn sarebbe stato molto soddisfacente se non fosse per quelle meccaniche GDR. Speriamo quindi che la software house rifletta attentamente sul futuro della serie, prendendosi magari anche qualche anno di pausa, ma mettendo sul mercato un titolo qualitativamente migliore, ma con le caratteristiche principali che hanno avvicinato milioni di videogiocatori a questa serie.