A fine conferenza è apparsa Aloy, lanciata in Horizon Forbidden West, sequel di quel Horizon Zero Dawn che si è palesato non pochi anni fa come esclusiva PlayStation 4 che è riuscita a stregare milioni di giocatori in tutto il mondo. I ragazzi di Guerrilla dunque abbandonano momentaneamente Killzone per dedicarsi a questa nuova IP, con già risultati più che soddisfacenti.
L’epopea di Aloy, nonostante una gestione narrativa che ha mostrato in ben più di un momento di inciampare proprio quando la storia, la scoperta del disastro passato che ha portato a quel futuro fatto di macchine feroci e uomini a ritrovarsi a vivere come tante e piccole tribù, ognuno con il loro credo, era tanto affascinante e pessimista, quanto narrato con un ritmo sottotono.
Certo è che a questo difetto si contrapponeva un open world bello da mozzare il fiato, con giochi di luce e location ispiratissime. Il tutto poi era condito da un gameplay frenetico, vario e accattivante. Superate le difficoltà iniziali e presa confidenza con tutte le abilità e le armi di Aloy, era un vero godimento girare per la mappa a caccia di robot.
L’avventura continua
Già durante il finale del primo capitolo, era ampiamente mostrato che la storia di ADE, villain del gioco, andava a collegarsi con il destino di Sylens, personaggio oscuro ed enigmatico.
Nonostante aiuti Aloy per gran parte della sua avventura, si è sempre mosso per un proprio tornaconto e nonostante la sconfitta di ADE e dell’Eclissi, lui si è allontanato dalla città Meridiana per intrappolare l’essenza di ADE e avvicinarsi ad un Horus, un Demone di Metallo sconfitto e disattivato da tempo, di cui si possono vedere gli arti congelati sopra la montagna a guardia della mappa di gioco.
Adesso l’avventura di Aloy sembra spostarsi su altri territori dove l’infezione e il controllo di ADE continua senza sosta. Dal trailer vediamo anche Aloy immergersi sott’acqua dove ci sono ancora vecchie strutture del mondo precedente dove ormai la natura ha preso il sopravvento.
Anche in queste zone acquatiche ci saranno nuove macchine da abbattere o controllare, il tutto per ampliare notevolmente la zona di gioco. Non si sa nulla ancora della trama ufficiale, ma dal trailer vediamo Aloy in azione e proprio lui, Sylens, che sembra muoversi ancora per scopi oscuri e per il suo solito tornaconto.
Nonostante l’alone di mistero, la presentazione di questo sequel è stato l’annuncio più atteso quanto quello con il trailer più sbalorditivo per la resa grafica delle zone di gioco. In parte è dovuto all’entusiasmo di chi ha già giocato al primo capitolo, dunque consapevole di trovarsi a breve davanti un titolo dalle incredibile prestazioni grafiche e da meccaniche di gioco più che ottimizzate.