Un omicidio da risolvere
In The Infectious Madness Of Doctor Dekker vestiremo I panni di un dottore psicologo che prende il posto del defunto Dekker. Oltre ad ereditarne tutti i pazienti con i loro problemi più strampalati, dovremo anche capire chi lo ha assassinato. Se nelle prime sessioni ci troveremo un po’ spaesati dopo pochissimo tempo capiremo che il nostro ruolo è quello di fare domande e capire lo stato mentale dei pazienti, a volte assecondandoli a volte no, per capire chi tra di loro è il nostro killer.Per chi fosse già pronto a cercare su google la soluzione arriva la prima perla del gioco: ad ogni match l’assassino cambierà ruotando tra i protagonisti presenti. Questo sarà uno stimolo per mantenere una buona attenzione ai dialoghi considerando che, tra le tante risposte e domande dei nostri pazienti, dovremo scovare la verità.
La storia è accompagnata da una buona interpretazione con qualche attore che spicca maggiormente per impersonificazione ma, nella sua totalità, il lavoro svolto a livello di recitazione è sicuramente di discreta fattura. Tra domande, risposte e prove che lentamente snoccioleranno il complicato ma non troppo intrigo il tempo passerà velocemente soprattutto per chi apprezza quei tipi di racconti che dalle nostre parti sono conosciuti come “romanzi gialli”.
Gameplay
The Infectious Madness Of Doctor Dekker non ha un vero e proprio gameplay, ma un livello ben strutturato di interazione. L’idea ricorda quella di Quantum Break anche se il girato del gioco di Remedy era sicuramente più adrenalinico.
Con pochi tasti potremo muoverci tra i vari spezzoni di registrato seguendo una sorta di linea temporale condizionata dalle risposte dei personaggi che si alterneranno nelle nostre sedute.Avremo la possibilità di chiedere dei suggerimenti per velocizzare le nostre risposte o andare a fondo delle varie personalità che ci verranno messe davanti domandando il più possibile. Oltre a poter muoverci tra i pazienti come meglio vorremo The Infectious Madness Of Doctor Dekker avremo la possibilità di controllare e valutare indizi che verranno portati alla luce durante le nostre investigazioni. Saremo dottori si, ma dovremo in primis scovare l’assassino.
Se il gameplay potrebbe sembrare asciutto e ridotto all’osso dobbiamo anche capire l’immenso lavoro svolto per coordinare scene di gioco con recitazione. La regia, seppur ristretta ad una sola location, svolge un ruolo importante almeno quanto i personaggi stessi, alcuni dei quali veramente be riusciti. Quello che manca è forse una vera interazione con gli indizi riducendo l’esperienza a muoversi tra elementi senza veramente poterli utilizzare.
Una gabbia di matti?
A far da padrone nel gioco non è sicuramente il comparto tecnico. Al netto di un gameplay ben studiato e buone ma semplici musiche che accompagneranno le nostre sessioni da psichiatra, saranno i personaggi il nostro piatto forte. Ciascuno di esso è caratteristico anche se qualcuno risulta più nella sua parte rispetto ad un altro. Avremo chi crede di vivere un’ora in più al giorno, mentre il resto del mondo è come congelato nel tempo, chi ha blackout e si risveglia nuda su una spiaggia e chi pensa di poter trasformarsi, tipo mistica degli X-Men, in altre persone.
Tutti i personaggi, compresa la segretaria del defunto dottor Dekker, lentamente faranno parte di un puzzle ben più grande di quello che inizialmente credevamo e molto probabilmente tutti cercheranno di finire il gioco almeno una volta per capirne i risvolti finali. Per quanto invece concerne la rigiocabilità, nonostante l’assassino in questione cambierà di partita in partita, abbiamo qualche dubbio per la lentezza generale del gioco. Il ritmo è quello di un film in cui l’azione è ridotta al minimo se muoversi intorno o sul divano si può chiamare azione.
Per gli amanti del genere forse The Infectious Madness Of Doctor Dekker potrebbe concedere una seconda run, anche per terminare il gioco nel meno tempo possibile, potrebbe avere senso ma lato nostro forse non riprenderemo in mano il gioco se non in caso veramente disperato.