A bocce ferme, come si dice in questi casi, ci si ritrova a fare i conti con le sensazioni portate a casa dalla fiera appena conclusa. Un pudding di suoni, immagini e lunghe code da far invidia al migliore dei minestroni di casa. Per fortuna la penna (o per meglio dire la tastiera) ci aiuta non poco a mettere in ordine i pensieri e a proporre quindi la personale top 3 dei titoli mostrati durante Milan Games Week 2016 di alcuni dei nostri redattori presenti all’evento milanese.

games-week-2016

Il ritorno dei fantasmi

Di Federico Mineri

Eccoci qui di ritorno dalla Games Week. La fiera videoludica milanese, ormai appuntamento fisso per ogni italiano amante dei videogiochi, ci lascia ancora un tripudio di emozioni, ma anche con qualche disappunto, l’ambiente però non ci permette di storcere troppo il naso e dopo poco se ne viene attratti generando quella sensazione di amore e odio che sopraggiunge in tutte le relazioni. Dopo numerosi giri tra gli stand ecco la mia personale top 3 che ha reso davvero interessante questa Milan Games Week 2016, anche se in realtà di cose da dire ve ne sono molte di più e credo che ci sia tanto da parlare.

Partiamo subito con un titolo che già mi conquistò in precedenza, ma che tutt’ora sta prendendo sempre più piede nel mio cuore. For Honor di Ubisoft merita tutte le attenzioni del caso, anche se durante la fiera non è stato mostrato nulla di nuovo visto che la versione di prova era presa dalla closed alpha, il titolo di Ubisoft con il suo gameplay e la sua brutalità riesce nel suo intento di far divertire e appassionare il giocatore, speriamo di poter vedere in futuro qualcosa di più riguardo alla campagna. For Honor direi che si merita senza dubbio il terzo posto di questa top 3.

Al secondo posto troviamo un titolo che nella sua prima incarnazione non trovò vita facile, parliamo di Watch Dogs 2. Il secondo capitolo della saga si appresta a sanare i problemi trovati nel suo predecessore. A conti fatti si nota un miglioramento di fondo a livello grafico, di movimento del personaggio e dell’hacking, forse quest’ultimo reso fin troppo presente ma comunque superiore alla prima incarnazione. Watch Dogs 2 si piazza al secondo posto sperando non provi a tradire la nostra rinnovata fiducia.

ghost-recon-wild-lands

In cima al gradino più alto invece vediamo il ritorno di una saga molto conosciuta e apprezzata, i Ghost stanno tornando. Ghost Recon: Wild Lands merita il primo posto per le idee introdotte nella serie dei fantasmi, una mappa open world e la possibilità di affrontare le missioni con piena libertà tattica rendono il titolo fresco, ma senza stravolgere ciò che ha reso Ghost Recon un must. Lo sparatutto di Ubisoft arriva così in cima al podio e, nonostante all’interno della build mostrata vi fossero ancora problemi di pop-up, qualche frame incerto e glitch, voglio dare la fiducia a uno dei titoli che potrebbe diventare un must have del futuro.

Un grande apprezzamento va a Horizon: Zero Dawn per Ps4, il titolo di Guerrilla Games è davvero appagante, sarà probabilmente l’esclusiva più incisiva in uscita sulla console Sony.

[nextpage title=”Orizzonti di gloria”]

Di Francesco Pagano

Il mio essere fan Nintendo, vista la scarsa presenza in fiera della casa di Kyoto, mi ha permesso di scoprire l’offerta presente sullo shofloor dei vari publisher senza il filtro dell’appassionato, ma come di un visitatore da un altro mondo, da un’altra dimensione. Il panorama offerto dalla concorrenza alla grande N è massiccio e carico di molte aspettative, ma anche velato da quel sentore di più fumo che arrosto tipico di un marketing più votato all’apparenza che alla sostanza. In ogni caso non si può dire che la qualità delle esclusive mostrate non sia stata all’altezza delle aspettative. Di seguito troverete i tre titoli che mi hanno fatto più strabuzzare gli occhi.

Il terzo posto se lo aggiudica sicuramente The Last Guardian.  Una tech demo, per la verità già vista parzialmente all’E3 2016 e nemmeno giocata in prima persona ma solo vista giocare, che ha restituito la perla che tutti si aspettano e che, salvo ulteriori rinvii, vedremo su PlayStation 4 il 7 dicembre prossimo. Stilisticamente è pregevole, il rimando è ovviamente a Ico e Shadow of the Colossus, con una atmosfera più intima e per questo pacata che ben si bilancia con alcuni momenti più concitati e dinamici.

Giusto un gradino sotto la prima piazza ci va Cuphead, sviluppato da Studio MDHR, la cui pubblicazione è prevista per il secondo quarto del 2017. A metà tra uno shooter e un platform, il titolo colpisce per la peculiare scelta stilistica che pesca a piene mani dalla storia passata dei cartoni animati anni trenta. Con un gameplay dalla difficoltà paragonabile a Ghost ‘n Goblins, il titolo è un concentrato di atmosfere retrò e pochi netti colpi di colore: una tazza di non ben precisato intruglio, incattivita e spavalda, piantata in una versione tutta unica dei platform del Regno dei Funghi. Da provare assolutamente su PC o Xbox One appena ce ne sarà occasione.

39485-horizon-zero-dawn-presentazione-al-tgs-2015

Primo posto nella mia personale Top 3 dalla Games Week lo merita indubbiamente Horizon Zero Dawn. Oltre ad una presentazione giocata è stata data anche l’opportunità di saggiare con mano le sconfinate praterie del mondo postapocalittico governato dalle macchine immaginato dagli sviluppatori. Il lavoro di Guerrilla Games su ambientazione, trama (quel poco presentato), e gameplay sembra davvero ottimo sotto ogni aspetto. Da non possessore di PlayStation 4, sarà difficile non lasciarsi tentare da qualche eventuale offerta sulla console in attesa dell’uscita del gioco il primo marzo 2017.

[nextpage title=”La vittoria della realtà virtuale”]di Domenico De Martino

Ormai la Games Week di Milano è giunta al termine e come ogni anno si tirano le somme su quanto visto in fiera. Per questa edizione il catalogo è ricco di giochi provati e visti, come ovvio che sia alcuni di questi hanno colpito maggiormente non solo i visitatori ma anche la stampa specializzata. Sony, Microsoft, gli indie, case di sviluppo minori e aziende atte a mostrare le loro periferiche il loro hardware si son contesi uno spazio nella kermesse milanese, lottando arduamente per prevalere nella calca e nell’affollato mondo videoludico. Per quanto riguarda il sottoscritto ho inaspettatamente modificato ampiamente le mie aspettative pre-fiera, arrivando a stilare una top 3 totalmente diversa da quanto preventivato.

HTC Vive

Inusualmente voglio dare il terzo posto di questa Games Week all’HTC Vive. Non è un gioco; è una periferica fruibile per giocare, e forse questa cosa è anche più importante. Dopo aver provato il PlayStation VR e l’Oculus Rift con annessi Oculus Touch non posso che constatare senza remore alcuna che il Vive di HTC è attualmente il miglior casco per la realtà virtuale in circolazione. Niente motion sickness, schermi di qualità discretamente maggiore rispetto ai riveli citati poc’anzi e totale immersione nel gioco.

Motion controller alla mano mi sono addentrato in gioco che prevedeva orde su orde di morti viventi da dover uccidere ora con la pistola, ora con un coletto. Mi son divertito davvero tanto, voglioso di poter continuare ad utilizzarlo. Dopotutto è questo che conta nel settore dei videogames, riuscire a divertirsi senza dover sacrificare tranquillità e pazienza. HTC Vive è quindi bronzo per me.

Horizon: Zero Dawn

Probabilmente Horizon: Zero Dawn è il gioco che ha ricevuto il miglior trattamento durante la Games Week, parlando di presentazione al pubblico e alla stampa. Era infatti possibile assistere ad una demo giocata dagli sviluppatori, che illustrava una quest del gioco a circa 3-4 ore dall’inizio della campagna e suggerendo alcuni interessanti retroscena sul mondo di gioco e sulla protagonista Aloy.

Dopo questa presentazioni ecco che veniamo invitati a provare una demo di circa 15 minuti ove poter prendere un po’ di dimestichezza con i controlli e con le bestiali macchine che popolano l’universo creato dalla software house. A parte qualche leggera incertezza non posso che ritenermi ampiamente soddisfatto di quanto ho visto.

Graficamente il titolo è prepotente, forte anche di un livello artistico molto ispirato. Il gameplay invece sembra studiato, complesso ma non per questo inaccessibile e stancante. Le incertezze non mancano, si rischia di cadere nella ripetitività o di scadere in un plot dalle forti premesse ma difficile da evolvere senza divenire banale. Marzo 2017 non è poi così lontano, intanto Horizon si becca la medaglia d’argento della Games Week per quel che mi riguarda.

cuphead

Cuphead

Lo scettro come miglior titolo di questa Games Week voglio darlo senza esitazione a Cuphead. Il titolo firmato Studia MDHR è riuscito con una singola postazione di gioco a colpirmi senza esitazione, dandomi le sensazioni che mi aspetto di ricevere da un “provato”. Pad alla mano e guardando anche gli altri giocatori provarlo e divertirsi mi ha convinto della bontà del suo stile, probabilmente di nicchia, ma qualitativamente ineccepibile. Impossibile non lodare il comparto grafico che riesce ad emulare appieno lo stile dei cartoni anni 30’, rievocando l’immagine di quelle puntate di Topolino ai suoi esordi.

Ma non basta solo il lato artistico però raggiungere la vetta. Cuphead è estremamente divertente, tosto da affrontare e con un level design che suggerisce tanto impegno e tante risate. Insomma lo stand di Microsoft è riuscito a proporre una perla rilegata in un piccolo angolino della fiera. Non vedo l’ora di poter metter mano alla versione definitiva, che qualora dovesse mantenere queste premesse riuscirebbe a dare una ventata di aria fresca al panorama dei videogames con tanta qualità ed un pizzico di follia.