In concomitanza dell’uscita al cinema di Lego Movie 2, lo sviluppatore Traveller’s Tales e l’editore Warner Bros Interactive Entertainment colgono la palla al balzo e presentano la trasposizione videoludica delle avventure di Emmet e amici del maxi schermo. Disponibile dal primo marzo per PC, Playstation 4 e Xbox one, sarà invece disponibile il 29 dello stesso mese per la console Switch. Il gioco segue la precedente filosofia dei giochi Lego dove la distruttibilità e la struttura sandbox si abbraccia in modo eccellente con un impianto action-adventure.
Apocalisseburg
Tutto Lego Movie 2 – Videogame, viene narrato da Lucy, mastra costruttrice al pari del suo migliore amico, nonché protagonista, Emmet, che impersoneremo nel gioco. L’avventura inizierà ad Apocalisseburg, città costruita nei cinque anni successivi l’attacco degli invasori alieni Duplo. In totale saranno presenti sette mondi principali che seguiranno le vicende tratte nel film, inoltre ulteriori sei pianeti, ispirati alle location del primo, dove non sarà obbligatorio esplorarli ma saranno indispensabili se si vuole raccogliere tutti i 475 mattoncini principali per completare il gioco al 100%. La mappa aiuterà sempre mostrando la loro locazione, ma molti di essi avranno bisogno di determinati oggetti per essere sbloccati, altri di completare quest secondarie e tantissimi si troveranno con la semplice esplorazione.
Lavora solo Emmet
Gli sviluppatori provano ad innovare la base di quello che è sempre stato un videogioco Lego, almeno quelli degli ultimi anni, purtroppo il risultato è altamente inconcludente, peccato perché è inutile restare sempre incollati al passato, ma con molte probabilità questo non era il titolo esatto per iniziare l’innovazione. Tutto il gioco si completa utilizzando Emmet, che è sì il protagonista della pellicola, ma ci siamo sempre ritrovati davanti a personaggi diversi che potevano costruire solo oggetti a loro appartenenti, che si completavanoa vicenda, nel classico stile le gioco dove tutto viene incastrato nel migliore dei modi, invece troveremo tutto nelle mani di un qualsiasi partecipante, è pur sempre inerente alla trama in quanto essendo mastri costruttori abbiamo la possibilità di costruire tutto ma in questo modo ci troviamo spesso in grandi ripetizioni in termini di gameplay.
Costruiamo in fretta
Il gioco permette di essere giocato con qualcuno in locale, grazie al classico schermo condiviso, non so perché hanno abbandonato da tempo il sistema con lo schermo dinamico che permetteva di ricongiungere le due metà nel caso si fosse nella stessa schermata, giocare in coop non presenta alcuna variazione. Lego Movie 2 – Videogame può essere concluso in meno di 5 ore se si prosegue per la storia principale senza preoccuparsi minimamente di tutto ciò che può essere considerato secondario, ma il tempo aumenta in modo esponenziale se si decide di raccogliere tutti i mattoncini principali. Per completare questa impresa è necessario aver finito il gioco perché gli ultimi oggetti utili per superare certi puzzle vengono presi in carico nell’ultimo mondo.
Tutto in movimento
Come di consueto per i giochi Lego, l’animazione dei mattoncini, relativa a personaggi ed effetti è molto buona, anche se dal punto divista prettamente grafico non si grida al miracolo per conta di poligoni o effettistica, ma sicuramente non è questo l’obiettivo. Diverso il discorso per il level design che appare sciapo e privo di mordente. L’impressione che molte cose siano state fatte grossolanamente è parecchio accentuata, come per la narrazione della storia che viene raccontata come se tutto fosse già successo e fa storcere il naso anche a chi ha visto il film. Il target del videogioco è molto basso come età, ma la sensazione è che forse è più bassa di quel che sipensa, lasciare agire e quindi di conseguenza sbagliare, avrebbe lasciato una migliore impressione del gioco, invece ci si ritrova presi per mano all’inverosimile ed è impossibile commettere errori.
Non resterà in testa
Alla fine Lego Movie 2 – Videogame è una semplice operazione commerciale atta a sfruttare il film, ma va dato atto a Traveller’s Tales di provare un minimo di innovazione, anche se non ha portato buoni frutti. Tutto è costruito per riproporre il film in salsa giocabile, ma non viene minimamente considerato il senso della pellicola, realizzando per l’utente un gioco facile e poco ispirato che difficilmente verrà ricordato. Peccato per il brand Lego ma che non verrà minimamente toccato da quest’uscita. Nella speranza che il prossimo titolo cambi molte carte in tavola, magari iniziando a pensare di esplorare mondi e generi che, al momento, sono solo un mero ricordo.