Nel corso della GDC tenutasi nei giorni scorsi a San Francisco, sono state molte le personalità di spicco che hanno tenuto importanti discorsi ed annunci sul palco della fiera. Molte delle presentazioni tenutesi sono state delle vetrine per i nuovi giochi e le nuove periferiche in arrivo, come la PlayStation VR, mentre altre conferenze hanno avuto dei temi più “profondi”.

 

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Frank Cifaldi di Digital Eclipse, ha tenuto un dibattito su quello che rappresenta l’emulazione delle console e su come questa sia importante per preservare la storia dei videogiochi.

Stando ad un rapporto della Film Foundation, oltre il 50% dei film prodotti prima del 1950 sono stati persi, e per persi non intendo che non sia possibile acquistarli su DVD, ma semplicemente che non esistono più. E la cosa diventa peggiore per quelli prodotti prima del 1920, dove circa l’80% di essi non esiste più”.

Questa cosa mi terrifica. Non sono un amante dei film, ma l’idea che queste pellicole diventino irrecuperabili mi rende particolarmente ansioso.

Per questo sto iniziando a chiedermi se anche ai videogiochi succederà lo stesso.

Per questo la domanda che mi pongo è se esiste qualcuno che sta evitando che la stessa sorte capiti anche ai videogiochi? La risposta è si, ci sono persone che stanno facendo in modo di preservare il ricordo dei videogiochi. Queste persone non le chiamiamo archeologi digitali o qualcosa di simile, li chiamiamo pirati informatici.

Cifaldi sostiene quindi che l’emulazione non sia una cosa sbagliata, in quanto aiuta a tener viva la memoria dei titoli che altrimenti andrebbero perduti. Ma non è tutto, Frank spende anche due parole contro Nintendo.

Nintendo si batte da anni contro l’emulazione dei propri hardware, ma alla fine con la Virtual Console fa esattamente la stessa cosa.

In rete ho trovato per caso il codice di un titolo emulato e della controparte per Virtual Console, Sembra che siano uguali… E’ come se Nintendo lo avesse scaricato dal web e lo avesse venduto.

Ovviamente la ragione, come sempre in questi casi, sta nel mezzo e Cifaldi, anche se ha fatto un discorso di senso logico, bisogna dire che comunque la pirateria è un reato e in quanto tale sbagliata. Tuttavia la preservazione della storia del videogioco è un problema da mettere sul tavolo oggi per evitare che si ripeta la stessa esperienza della filmografia passata.