Moonlighter è stata una vera e propria sorpresa. Il gioco era già disponibile nella mia libreria da molto tempo, ma ho tardato a metterci mano sopra. L’uscita del DLC Between Dimensions, che mi è stato donato dallo sviluppatore, è stato il momento giusto per finalmente cominciare questo gioco. Inutile dire che già dopo una manciata di ore, me ne era già follemente innamorato.
Professione: commerciante ed esploratore
L’incipit di partenza è alquanto bizzarro e intrigante: nel regno di Rynoka in passato vi erano folte schiere di esploratori che si avventuravano, letteralmente, in dungeon generati fuori dalla cittadina. Portali misteriosi che conducevano in stanze labirintiche dove trovare tanti oggetti, ma anche molti temibili nemici. Molti avventurieri entravano, ma pochi ne uscivano, finché vista la pericolosità, vennero chiusi e la stessa cittadina venne abbandonato dai suoi abitanti.
Rynoka è una cittadina di commercianti e lo scopo di questi avventurieri era proprio quello di entrare nei dungeon, ottenere oggetti, tornare salvi e rivenderli al miglior offerente. Con i dungeon chiusi, l’attività economia della cittadina era diventata inesistente. Noi prenderemo i panni di Will, giovane commerciante senza più merce da vendere. Zaino in spalla e strano amuleto di famiglia al collo, Will forzerà l’apertura di un dungeon, con lo scopo di avventurarsi in questi posti sperduti e riattivare la macchina economica del paese e andare contro a una grandissima avventura.
La notte predatore, il mattino venditore
Come facilmente intuibile, Moonlighter ha due grandi cuori che sorreggono tutto il progetto. Il primo è l’avventura nel dungeon, attraversare le stanza, sconfiggere nemici e recuperare oggetti. Ci sarà la possibilità anche di incontrare segni o consigli scritti di chi è passato lì prima di noi e purtroppo non ce l’ha fatta. Sarà importante leggere tutte le testimoniante sparse nei livelli, per scoprire segreti e punti deboli dei nemici.
Il nostro zaino ha uno spazio ben definito (inizialmente solo 20 slot) e quando avremo esaurito lo spazio, dovremo stare attenti a non perdere tutti i punti vita. Se veniamo sconfitti, perderemo tutti gli oggetti nello zaino – tranne quelli che avremo addosso – e verremo teletrasportati fuori dal dungeon. L’unico modo per avere tutti gli oggetti salvi è concludere il dungeon e sconfiggere il boss finale, oppure usare il talismano per teletrasportarci fuori. Quest’ultimo ci riporterà alla città a costo di spendere una cifra in oro tutto tranne che economica.
Proprio la valuta in oro sarà una risorsa difficile da ottenere in grandi quantità, almeno ad inizio gioco, ma se torneremo nel nostro negozio con il bottino, potremo venderlo. Dunque sarà nostra premura aprire il negozio, posizionare la merce sul bancone, decidere il prezzo di vendita, e attendere i clienti. Attenzione ai classici movimenti di mercato che riguardano domanda e richiesta di un determinato oggetto. Molte volte sarà difficile vendere un oggetto di cui non c’è molta richiesta, momentaneamente. Sarà invece facile e vantaggioso per le nostre tasche, vendere a costi alti, oggetti considerati rari (tutte informazioni che avremo a disposizione tramite un libro contabile).
Entra nel dungeon, esci dal dungeon
I roguelite stanno vivendo un momento particolarmente florido. Non si nasconde che in particolare momento di emergenza Covid-19, proprio titoli di questo genere, grazie al loro fattore ripetitivo, sono diventati un toccasana quotidiano per molti. Moonlighter ha tutt gli stilemi di roguelite plasmati attorno alla meccanica dei dungeon, ma è innegabile che il titolo è davvero molto difficile nelle battute iniziali.
Ci sarà modo di potenziarsi solo grazie all’acquisto di armature e armi, senza nessun sistema di progressione. Il problema è che i costi per costruire l’equipaggiamento richiesto sono davvero salati e ad aggiungersi c’è anche la non facilità a reperire alcuni oggetti particolari. per farla breve, il Dungeon del Golem, quello che è alla stregua del primo dungeon di approccio, dunque quello più facile, è estremamente difficile e ci sbatterete la testa contro decine e decine di volte.
Complessivamente, il lavoro sul titolo è sublime. La pixelart è ispiratissima, la storia semplice, ma coinvolgente e le musiche come la palette cromatica bellissime da ascoltare e guardare. Concretamente è un titolo ripetitivo nella formula, certo, esattamente come tanti altri roguelite. Le vere soddisfazioni vengono nella perseveranza. Si muore e ci si riprova ancora, mentre si vendono gli oggetti recuperati. Ci si equipaggia e potremo anche far evolvere il nostro negozio e vedremo la città riempirsi di persone, tornare viva.
La miglior ricompensa sarà sotto i nostri occhi ogni volta che torneremo a Rynoka, con sempre più abitanti per strada, per non parlare dei tanti altri negozio che apriranno. Saremo un monito per gli altri abitanti che emuleranno le nostre gesta, con l’unico obiettivo di far fiorire di nuovo una città fantasma.
E dunque, Between Dimensions, com’è?
Ho subito ammesso la colpa di aver giocato il titolo solo ora, data l’uscita del DLC Between Dimensions e la possibilità che mi ha dato lo sviluppatore di provarlo. Dunque com’è questo contenuti aggiuntivo? Buono. Mi fermo qui.
Nel senso che questo DLC non è altro che l’aggiunta di un ulteriore dungeon da scoprire, qualche nuova arma da provare all’interno, per poi perderla appena tornati in città e nulla più. Questo è un contenuto strettamente utile a regalare qualche ora in più al titolo e celebrare le giuste lodi che sono state già regalate a Moonlighter. Ad oggi dunque il pacchetto di Moonlighter è incredibilmente ricco, sfaccettato e anche con qualche idea ben innestata. In questo periodo di quarantena, Moonlighter è stata una scialuppa di salvataggio bellissima, comoda e divertente.
Abbiamo giocato il DLC Between Dimensions, grazie a un codice donatoci dallo sviluppatore.