Razzi, Esplosioni e Proiettili
Mothergunship è un big bang continuo di razzi, esplosioni e proiettili che pioveranno senza sosta addosso ai giocatori. Il gioco, sviluppato da Terrible Posture Games e Grip Digital, è uno spara-tutto in prima persona peculiare in cui la parte di crafring farà da padrone oltre che una buona dose di riflessi.I gamers avranno quindi la possibilità di creare armi a loro piacimento, mediante la semplice combinazione di moduli per ottenere strumenti di morte sempre più potenti.
La trama del gioco, semplice e lineare, verrà snocciolata da alcuni personaggi non giocanti che spiegheranno come la terra sia stata messa sotto torchio da una gigantesca nave aliena chiamata per l’appunto Mothergunship. Questa nave madre controllerò altre piccole navicelle, ognuna con delle funzioni differenti per conquistare la terra.Il nostro obiettivo principale sarà quello molto semplice di uccidere ogni singola forma di vita aliena senza esclusione. La storia risulterà fin dalle prime battute scontata e poco incisiva, ma verrà rivitalizzata da alcuni dialoghi a tratti geniali con un buon sano umorismo che non guasta mai in situazioni critiche. Non mancheranno le “freddure” o discorsi quasi senza senso e fuori luogo che faranno sorridere anche il giocatore più serio e “pro”. Il classico sistema a livelli non porta nulla di nuovo nel panorama video-ludico ma ciascuno di esso avrà delle interessanti varianti.
Il gioco genera i vari livelli proceduralmente, a parte qualche eccezione a fine livello, e quindi presenteranno diverse stanze, ognuna delle quali ospiterà una determinata quantità di robot alieni da distruggere per proseguire nella stanza successiva. La linearità è interrotta con stanze diverse come ad esempio quella del negozio oppure le stanze dadi e sfide che ci permetteranno di ottenere più materiali per affrontare le successive aree.
Smonta e Rimonta il tuo Arsenale
L’elemento di distinzione in Mothergunship è la possibilità di creare nuove armi partendo dai moduli che raccoglieremo durante le nostre missioni. Questi saranno di tre tipi:
• Connettori, che permetteranno di avere espansioni per l’inserimento di altri moduli
• Le bocche da fuoco, che a seconda del tipo saranno più o meno ingombranti ed andranno a consumare più o meno energia
• I modificatori, espansioni di piccole dimensioni che aggiungono all’arma effetti bonus come danni aumentati o cadenze di fuoco migliorata
Il tutorial presente nel gioco aiuterà i giocatori alle prime armi anche se il processo di assimilazione è più semplice di quanto si possa spiegare a parole.
Il fulcro delle nostre attività nonché missioni sarà un Hub Spaziale in cui viene raffigurato l’ologramma del pianeta terra. Da qui potremo avviare le singole missioni, scegliendo anche i moduli da portare con noi rispettando i limiti imposti dalle missioni che, in caso di morte, verranno persi per sempre. Una volta avviata la missione potremo iniziare il nostro sterminio di alieni ottenendo monete che potranno essere consumate nel negozio; questo metterà a disposizione un massimo di sei moduli alla volta, ognuno con un prezzo diverso in base alla tipologia. Avremo sempre a disposizione un negozio o un banco da lavoro prima di iniziare un livello creando fino ad un massimo di due armi di cui alcune potranno essere impugnate anche contemporaneamente. Inutile dire che, oltre a ripulire il livello di turno, il nostro scopo sarà quello di recuperare più moduli possibili. Questo aiuterà ad affrontare i livelli più ostici con una buona riserva di armi che possono essere classificate in base al tipo di fuoco, ad esempio proiettili, razzi, granate, lame etc.La difficoltà ci è parsa bilanciata, ma dovremo accettare qualche sconfitta e perdita di moduli perché non sempre sceglieremo al meglio il nostro arsenale. Mothergunship incita il giocatore a sperimentare e prima o poi si farà il “passo più lungo della gamba”.
Consigliamo quindi di prepararsi a dovere ad ogni singola session/livello costruendo armi bilanciate e adatte al tipo di situazione che andremo ad affrontare e potenziando l’armatura nell’armeria, altro elemento da tenere in considerazione. Il sistema messo in piedi dal team di sviluppo è soddisfacente ma non riesce a tenere incollato il giocatore a lungo. L’interessante idea di crearsi il proprio arsenale si scontra con un gameplay ritmato ma limitativo dato un banale, seppur appagante, entra in una stanza e compi un massacro.
Tecnica, Engine e l’Asse Y
Tecnicamente il gioco si presenta bene. Buone le texture e gli effetti luminosi e i particellari con una buona attenzione alle bocche di fuoco ed esplosioni in generale. La fisica d’altro canto sembra zoppicare parecchio con situazioni al limite del ridicolo, speriamo presto in una patch correttiva per evitare situazioni imbarazzanti in game.Il frame rate è solido con un 60 fps su Ps4 Pro, questo rende l’esperienza di gioco fluida e ritmata.Le musiche non sono ricercatissime ma riescono ad accompagnare al meglio le serrate sessioni di gioco. Buone le campionature anche se non varie come ci saremo aspettati da un gioco che permette di creare un numero incredibile di armi (tipo sceglierne il suono?). L’ottimo lavoro sulle armi si va in contrasto con una pochezza e ripetitività di nemici da affrontare. Una maggiore varietà avrebbe dato un senso maggiore alle tante possibilità messe in piedi dal sistema di crafting di armi.
Per quelle poche persone che giocano invertendo l’asse Y sarà obbligatorio scaricare una patch che ne abilita l’opzione, una svista che all’alba del 2018 è quasi imperdonabile per quanto sia ridotto il numero di giocatori che utilizzano questa configurazione. Il team di sviluppo ha già confermato l’arrivo ad agosto della modalità coop che potrebbe dare a Mothergunship un boost sia alla longevità che al puro divertimento dando più ampio respiro alla semplice esperienza in singolo.