The Last of Us 2 è stato uno dei protagonisti di questo E3 2018. Il tanto atteso seguito del capolavoro dei Naughty Dog, dopo un’attesa durata 3 anni, si è finalmente mostrato in tutto il suo splendore. Sfortunatamente, a parte questo gioiello video-ludico, la conferenza Sony è stata decisamente sotto tono e non solo a livello di videogiochi proposti; è mancato il ritmo ed il sapore era quello di ministra riscaldata. Il motivo è da ricercare non solo nell’assenza di nuove IP, che probabilmente sono già nei piani dell’azienda giapponese, ma dall’arrivo della nuova console: PlayStation 5.
Andiamo con ordine.

Nascondere l’ovvio

Se Microsoft non ha avuto problemi a nascondere il fatto che i tecnici sono già all’opera per la Nona generazione di console, in Sony tutto tace anche se l’E3 2018 ha indirettamente fatto capire il futuro della console ammiraglia. PlayStation 4 è a fine ciclo e lo dicono i giochi annunciati. The Last of Us 2, Spiderman, Ghost of Tsushima e Death Stranding saranno forse le ultime esclusive per l’ottava generazione targata Sony.
Vero che durante la conferenza Sony si è intravisto un Nioh 2, ma molto probabilmente sarà a cavallo delle due generazioni. Anche le più famose software house, a parte i titoli conosciuti, non sembrano aver calato grossi titoli o, nel caso di annunci, la data di rilascio è rimasta un mistero.
La data più probabile per PlayStation 5, seguendo questo E3 e senza grossi colpi di scena, sarà il 2019.

Perché 2019?

I motivi sono tanti, il primo è sicuramente legato alla concorrenza: lasciare il dominio tecnologico alla One X per 3 anni potrebbe danneggiare la qualità dei giochi third parties, vero cuore pulsante dei guadagni video-ludici. Per quanto le esclusive Sony siano di spessore, a cui solo Nintendo può rivaleggiare, vedere una pesante e costante sconfitta a livello grafico a favore della console Microsoft è difficile da digerire. Una nuova console nel 2019 metterebbe tutti a tacere.
A ruota segue un piano di tre anni: 2013 Ps4, 2016 Ps4 Pro e 2019 Ps5 per un totale di sei anni per la console uscente più mid-gen. Puntare al 2020 potrebbe essere utile per qualche migliorie a livello tecnico ma la tecnologia sarà sempre Ryzen quindi anche Microsoft si troverebbe con lo stesso “silicio” anche un anno dopo.
I giochi: quello che sta facendo la differenza, a livello di esclusive, non hanno avuto molti sussulti sia da parte di Sony che dai Third Parties. Tralasciando l’E3 poco ritmato dell’azienda giapponese anche Electronic Arts, Square Enix, Ubisoft e soprattutto Bethesda hanno faticato parecchio a coprire questa edizione della fiera di Los Angeles. I videogames non si sviluppano in una manciata di mesi e questo momento di stallo odora tanto di fine generazione. Le Software house sono le prime che ricevono Dev-Kit ed hanno una vaga idea dei piani di rilascio dei tre maggiori produttori hardware prima di noi gamer. Le conseguenze per una PlayStation 5 nel 2019 potrebbero riscontrarsi nell’asciutto E3 proprio dei maggiori sviluppatori di videogiochi.
Il prossimo PlayStation Experience, o evento simile, potrebbe essere il giorno in cui caleranno i veli sulla nuova console (inizio 2019?) con a seguire un E3 carico di notizie e, ovviamente, futuri titoli.
Difficile pensare il contrario perché rimanderebbe di un anno l’inevitabile con la conseguente assenza di titoli non anticipati in questo giugno. Ricordiamoci che Sony anticipa spesso e volentieri gli annunci di un nuovo titolo ed il silenzio di questo E3 è stato quasi assordante. La finestra dovrebbe essere novembre come per le console precedenti, salvo slittare a gennaio-febbraio 2020 in caso di ultimi ripensamenti o improbabili problemi di produzione.
PlayStation 5 tecnologia: come già anticipato le nuove console monteranno gli ultimi processori e schede grafiche AMD che si sono di recente rinnovate su tutta la gamma. Dubito che vedremo qualcosa di significativamente nuovo prima del 2021-22 considerando i lunghi sviluppi ed ingegnerizzazione che hanno avuto Ryzen e Vega.

Stesso discorso per le memorie dove avremo le GDDR 6 o HBM2 ma nulla di più nel giro di 2 anni. Vero che le HBM3 sono previste per il 2020 ma quando si parla di console si cerca sempre una tecnologia consolidata anche e soprattutto che possa contenere i costi. I dubbi della loro implementazione su una console Sony o Microsoft sono tanti.

Potenza e Tecnologie

Un breve sguardo su dove si potrà spingere una console nel 2019 o 2020 lo danno i vari punti di riferimento hardware per PC. La nuova console Sony arriverà a 10 TFLOP, più del doppio della PRO, senza troppi patemi. Potrebbero addirittura arrivare a 12, per raddoppiare la diretta concorrente, ma oltre sembra pura fantascienza. A dirlo sono i numeri tecnici dell’attuale top gamma che come tutti sappiamo non può essere adattato in una console da 500$ massimo.Il vero nodo di svolta per Sony, e per PlayStation 5, però sarà lato servizi: retrocompatibilità per primo e apertura di questo stra-maledetto online tra console. Onestamente tutto questo ostruzionismo ha stancato ed è ora che permettano il cross play smettendo di fare le fighette.
La PlayStation 5 dovrà per forza far girare The Last of Us 2, o il recente e fantastico God of War (in caso contrario sarò costretto da dare una lucidata al “Cric”). Quello che tutti si aspettano è una piena compatibilità con i giochi Ps4 e Ps3 anche a margine del Ps Now.


Una piccola nota va spesa per lo storage interno, ancora necessario e forse e purtroppo basato su vecchia tecnologia ed il Blu-Ray. Quest’ultimo potrebbe diventare obsoleto anche se tuttora le infrastrutture online non permettono un supporto al 100% su larga scala (i giochi sono sempre più grandi e le connessioni non sempre ottimali).

Concorrenza e ultimi pensieri

Il mio ingresso nel mondo della Big N si è rivelato un insuccesso. La console è poco utilizzata preferendo le esperienze Sony e Microsoft. Per quanto aggiornato faccio fatica a seguire i futuri piani di Nintendo ma sicuramente avremo un refresh hardware nel giro di due o tre anni. Console che supereranno i 4 anni sono e saranno un lontano ricordo.Microsoft poteva far vedere direttamente i piani futuri per i prossimi 10 anni. Senza troppi peli sulla lingua Phil ha già dichiarato che la nuova console è un sviluppo, molto probabilmente in fase di progettazione, e questo ci fa pensare in un rilascio per il 2020 anche dai recenti rumors sul progetto Scarlett.
Dubitiamo fortemente 2019 data troppo vicina al lancio della One X, ma la cosa che potrebbe sorprendere potrebbero essere diverse versioni dello stesso modello. Al momento sono solo speculazioni, ma una console priva di HD e Blu Ray e perennemente online (come doveva essere la One nel 2013) potrebbe essere molto interessante perché abbatterebbe di molto i costi investendoli tutti in potenza. Ne parleremo a tempo debito con un articolo dedicato.

Anche per questa volta è Todos… see you next time buddies
X-Boss Out