Mancano ormai pochi mesi all’uscita del primo vero gioco Pokémon sulla console ibrida di Nintendo. Pokémon Let’s GO è stato un esperimento con delle interessanti meccaniche ma, come prevedibile da un remake, con delle mancanze. Quel capitolo era stato presentato come una versione aggiornata di Pokémon Giallo, ma mancante di tutte quelle caratteristiche tipiche della serie. Un banco di prova per la console e per gli utenti. Quindi è ora di archiviare Let’s GO e prepararsi per il meglio all’ottava generazione, con una lista di speranze su determinati elementi migliorabili da Game Freak e Nintendo.

Storia più matura

Il brand Pokémon è il più famoso al mondo e come tale tutti vogliono e devono giocarci. Purtroppo la storia negli ultimi capitoli è semplice e fin troppo stereotipata. Per migliorare questo aspetto non serve guardare lontano, basta dare uno sguardo al manga (disponibile su Amazon a 25€ e che vi consiglio vivamente). Le vicende narrate sulla carta sono più crude, ricche di avvenimenti e riescono a mantenere incollato il lettore. Non sono di uno spessore tale da richiedere trattati di filmologia per essere capiti, ma funzionano estremamente meglio di ciò che accade nel videogioco, dove spesso si è vittima degli eventi.

Pokémon viene considerato un gioco per bambini ma essi sono i primi che non si scandalizzano per un po’ di pepe in più. I valori che la casa di sviluppo vuole insegnare saranno sempre possibili inserirli in qualsiasi trama, bisogna pur sempre ricordarsi che siamo passati dalla seconda generazione dove il rivale ci accoglieva con un “amichevole” calcio nel sedere, alla settima dove il rivale ci ringrazia ogni volta che viene battuto. Inoltre perché accontentarci di un solo “nemico” quando buona parte degli avversari vuole raggiungere il nostro stesso obiettivo?

Sfida reale

Non è una traduzione sbagliata di battle royale sia ben chiaro. Avanzando con le generazioni si è passato ad una semplificazione della sfida del gioco. La questione era passabile all’inizio, dove lo spazio di archiviazione limitato unito ai limiti fisici della console non potevano adattarsi al giocatore, voci dicono che Mew fu inserito nel gioco solo per riempire completamente la cartuccia di gioco. Ora a più di 20 anni di distanza ci si ritrova a combattere la battaglia più importante nella storia con almeno un Pokémon in più dell’avversario, senza considerare i livelli di differenza.

Con la tecnologia attuale è possibile sia creare dei livelli di difficoltà, i classici facile, normale e difficile, senza andare troppo nel complesso come il “new game +”, sia realizzare un sistema dinamico che si adatta alla squadra del giocatore per poter realizzare una sfida degna di questo nome. Non mi aspetto che le battaglie nel percorso 1 contro l’immancabile allenatore del Rattata di turno sia impegnativa come lo scontro con Rosso nell’endgame della seconda generazione con il suo Pikachu talmente allenato da far sfigurare un qualsiasi concorrente per Mr.Olimpia, ma che obblighino il giocatore a fare scelte ed impegnarsi.

Continuità nelle scelte

Nella terza generazione sono state introdotte le gare Pokémon, sparite subito dopo, in sesta le mega evoluzioni disponibili solo per determinati mostri tascabili e disperse per la settima, che ha introdotto le mosse Z e le forme regionali. Le gare Pokémon davano una maggiore varietà al gameplay ma non aggiungevano niente in termini di trama, le mega evoluzioni sono disponibili per qualche Pokémon delle prime tre generazioni con il massimo punto raggiunto con i due leggendari, Groudon e Kyogre, nelle loro versioni archeorisveglio e sono sparite nei giochi ambientate ad Alola. La domanda è semplice:” nell’ottava generazione spariranno anche le due nuove feature?” Al momento non ci è dato saperlo, ma i precedenti non sono incoraggianti.

Molti sul web stanno ipotizzando che ci sarà un cambiamento importante nel battle system, complice il suggerimento dato dal titolo nella versione giapponese ormai da qualche anno a questa parte (il logo giapponese mostrava la megapietra in sesta generazione e il cristallo Z nella settima). Un cambiamento nei combattimenti equivale alla rimozione di mosse Z peculiari o ulteriori Pokémon in grado di mega evolversi? Non dovremmo aspettare troppo per avere la risposta ma i Pokémon che camminano liberi nelle mappe di gioco sono già spariti nella presentazione della nuova generazione. Game Freak inserisce un’idea e poi la toglie, non sembra un comportamento di chi conosce quello che sta succedendo.

Combattimenti migliorati

I combattimenti nei giochi Pokémon si sono migliorati ma non sono mai stati portati ad un livello superiore. Sono state aggiunte abilità, nature, oggetti e tante altre funzioni ma siamo ancora fermi ad osservare due o più mostriciattoli che si fissano in attesa che qualcosa succeda. Non dico che si dovrebbe adottare un sistema preso dai videogiochi action perché si perderebbe lo spirito dei giochi, compresa la parte tattica che non ha nulla da invidiare ad altri titoli. I giochi Pokémon necessitano di una rivisitazione di tutte le animazioni sia riguardanti i “combattenti” sia le mosse e le abilità. Al momento l’uso di quest’ultime è basato su delle righe di testo che restano per qualche secondo e poi spariscono nel nulla.

Per farvi qualche esempio: la mossa idropompa utilizzata da Blastoise parte dalla sua bocca e non dai cannoni che ha sulla schiena. Stessa cosa per le abilità, parafulmine assorbe l’attacco elettrico del nemico ma non si vede e soprattutto non viene spiegato e stessa cosa per assorbacqua, queste abilità succedono e un occhio non esperto o non attento non capisce e si trova spaesato. E di abilità simili ne è pieno Pokémon. Il gioco non insegna queste meccaniche, ma basterebbe potenziare le animazioni del combattimento per riuscire a mostrare con maggior efficacia tutte queste caratteristiche che sembrano nascoste consapevolmente dagli sviluppatori. Potrei andare avanti con gli esempi per ore ma basta avviare il gioco per vederne a bizzeffe.

Competitivo

Cercherò di essere breve. Il regolamento ufficiale delle battaglie pokémon dice che gli incontri sono combattimenti 2v2. Durante la storia i pochissimi combattimenti in doppio sono ridicoli e inutili. Come scritto nel paragrafo precedente l’impressione è che gli sviluppatori vogliano nascondere questa modalità. Le battaglie in doppio sono in primis lotte mentali, non è un semplice colpisco più forte possibile, ma ogni scelta deve essere oculata su una quantità esagerata di opzioni. E nulla viene spiegato. Un neofita che si interessa al competitivo non può utilizzare il videogioco per imparare le basi di questa modalità, deve ricorrere a siti esterni, scollegati con Game Freak e Nintendo. Sembra una barzelletta.

Tralasciamo la creazione del team (troppo complessa da descrivere in questo articolo), tutte le statistiche semi nascoste dei pokémon vengono rivelate tra grafici nelle schede dei mostriciattoli difficilmente intuibili ed enigmi degli npc. Niente di diretto, per fare un esempio è come chiedere la velocità massima di un automobile e la risposta è “va veloce ma non troppo, però non è così lenta come sembra”, può significare tutto e niente, esattamente come il “quanto basta” nelle ricette, come può un qualsiasi nuovo giocatore iniziare ad approcciarsi ad una competizione, anche a livello base, se può basarsi solo sulle battaglie effettuate nella campagna in single player, che ricollegandosi al secondo punto, sono di difficoltà infima e con meccaniche completamente diverse? Semplicemente non può.

Innovazione vs tradizione

Eppure una volta preso confidenza con le lotte competitive ci si ritrova in un mondo complesso ed allo stesso tempo affascinante, così come deve essere il miglior brand al mondo. E come tale deve dimostrarsi superiore, con la costanza nelle decisioni, migliorare non avendo paura di innovare. Se Game Freak e Nintendo hanno creato dal nulla questo impero hanno senza ombra di dubbio tutte le capacità di mantenerlo trovando il giusto compromesso tra giocatori occasionali, zoccolo duro e nuovi arrivi. In fondo tutti abbiamo dovuto compiere la scelta più difficile mai creata in un videogioco. Così come è fin troppo semplice acquistare il gioco su Amazon a soli 54€.