Nella nottata del 13 settembre Nintendo ha tirato fuori un altro dei suoi Nintendo Direct, momenti magici, unici in cui i fan della casa di Kyoto possono sognare annunci, trailer e immagini di nuovi giochi in arrivo, in questo caso, per 3DS e Switch. E proprio durante questo direct, Nintendo e Square Enix si sono ricordati di un piccolo progetto annunciato ad inizio anno in in esclusiva per Nintendo Switch, stiamo ovviamente parlando di Project Octopath Traveler. Rilasciando, a sorpresa, una demo subito dopo un nuovo trailer del gioco a cui io ho presto messo mano per vedere che cosa può regalare questo nuovo JRPG targato Square Enix e Team Bravely.
Proprio così, il team Bravely, che nell’ormai lontano 2012 rilascio per 3DS quella piccola perla di Bravely Default, che in men che non si dica, si creò una fanbase solida portando il brand Bravely Default a diventare un franchise. E lo stile di Bravely Default in Project Octopath Traveler (nome ancora non confermato) lo si nota subito: i personaggi, la mappa, il sistema di combattimento, tutto ricorda quel “giochino” e questo non può essere che un bene.
A far scalpore tra i fan dei JRPG non è però solo lo stile che quasi fa pensare a POT come un “successore” di Bravely Second, bensì la grafica del gioco, un “2D-HD” con sprite a 16bit che regala incredibili effetti di luce soprattutto in modalità portatile (720p), differente invece in modalità fissa, POT non è bellissimo da vedere in televisione così da sembrare un gioco da 10 euro fatto con RPG Maker, un peccato ma non una tragedia, per gli sviluppatori c’è ancora tempo per risolvere questa ottimizzazione in modalità televisione del gioco essendo questa una demo non in beta, ma addirittura in alpha.
Da sottolineare anche come il team Bravely abbia utilizzato al meglio la nuova vibrazione della Nintendo Switch sfruttandola in momenti particolari della storia, un esempio è quando Primrose vedrà per la prima volta uno degli uomini che sta cercando da una vita e che ha ucciso il padre, la nostra Switch vibrerà in modo da far capire lo stupore e allo stesso tempo lo spavento della protagonista rendendo l’esperienza ancora più immersiva.
Inoltre la demo presenta fin da subito doppiaggio in inglese e giapponese, entrambi i doppiaggi mi sono sembrati validi, soprattutto quello giapponese che presenta nomi di alto livello tra le loro fila. Le musiche sono invece spaventosamente belle, anche se manca un brano portante che ti rimanga in mente, il lavoro però svolto sotto questo aspetto è solo da applausi.
La parte più interessante del gioco è sicuramente il gameplay particolare di questo JRPG, è stato infatti deciso che, tutti gli 8 personaggi che andremo ad interpretare nel gioco, avranno un modo unico e peculiare su come andranno ad interagire con il loro mondo. Olberic, il guerriero forte e possente degli 8, potrà con la sua abilità sfidare tutti i personaggi presenti nella mappa, da vecchi capi del villaggio a bibliotecarie, e ricevendo nel caso di vittoria, exp e oggetti. Mentre la danzatrice, Primrose, potrà portare sotto il suo controllo qualsiasi pg della mappa che vi aiuterà nel combattimento per un tot di tempo. Entrambe le abilità sono contestualizzate nella demo, nel senso che il gioco vi farà usare entrambe per motivi di storyline, il problema è come queste abilità sono bilanciate. Se Primrose ha dei limiti di tempo nel controllo di un personaggio, Olberic non avrà limiti, quindi potrete veramente sfidare chiunque in una mappa potenziando lo spadaccino a più non posso e rendendolo troppo OP per chiunque nei futuri scontri, non una cosa bellissima.
Per il resto, POT è un JRPG a turni classico, ogni nemico che andremo ad incontrare avrà una o più debolezze che dovremo andare a sfruttare per buttare giù lo scudo dell’avversario, quando il numero di scudi sarà a zero, il mostro o il bandito rimarrà per un turno confuso che noi dovremo sfruttare. Inoltre, ogni turno, il nostro personaggio andrà a collezionare punti potenza, attraverso questi punti potremo scegliere o di attaccarlo con più attacchi di fila, oppure usare un’abilità ad un livello di potenza maggiore. Nel caso specifico di Olberic potremo addirittura utilizzare i punti per aumentare la nostra difesa in modo da proteggerci dagli attacchi più distruttivi dei boss.
A livello di trama invece POT convince solamente a metà, a mio parere la storia introduttiva di Olberic è molto piena di clichè, con un guerriero che, alla morte del Re per colpa di un amico e collega, si ritira in un piccolo villaggio fino a quando un gruppo di banditi non decide di attaccarlo. Olberic a quel punto combatterà il capo dei banditi scoprendolo essere allievo di colui che ha ucciso il Re facendo partire la serie di eventi. Insomma, la storia di Olberic non incuriosisce e sembra qualcosa di già rivisto, diverso invece la storia di Primrose che come accennato prima, avrà l’importante missione di vendicarsi su chi ha ucciso suo padre e confrontarsi con il suo mondo da ballerina sotto gli ordini di un capo viscido e sinistro.
Il mio consiglio è quello di giocare prima la storia di Olberic e poi introdurvi in quella di Primrose, noterete ben presto la differenza di qualità tra le due basi delle due storie.
Tirando le somme posso dire che questa demo in parte stupisce, soprattutto a livello grafico e portatile, ma fa incrociare le dita a livello di trama. Introdurre 8 personaggi per poi unirli tutti insieme può essere difficile, molto difficile, e già la storia di Olberic si collega in maniera molto poco credibile al continuo della sua avventura. A livello di gameplay invece ci troviamo davanti ad una variabile curiosa di un JRPG classico, soprattutto grazie alle abilità peculiari e uniche, che porterà il giocatore a chiedersi che cosa possano avere gli altri 6 per rendere la loro e la nostra avventura ancora più bella e unica. Per ora attendiamo e nel frattempo, prepariamoci psicologicamente per questo lungo viaggio che inizierà nel 2018.