Quello che era un mercato florido ora è diventato una nicchia, Anno 1800, gestionale nato dallo studio Blue Byte e pubblicato da Ubisoft non fa eccezione. Il gioco in uscita il 18 aprile per PC è la settima uscita del brand nella serie principale. Partendo dal 1400 ed arrivando al 2200 le epoche storiche sono state visitate quasi interamente. In questo capitolo il focus è, come suggerisce il titolo, nel 1800, anni che hanno portato alla scoperta del “nuovo continente” e alle prime rivoluzioni industriali. Come da tradizione il giocatore avrà il compito di costruire una città partendo da una tavola bianca, dove i colori saranno i milioni di click del mouse. In questo portale potete trovare sia i requisiti di sistema, sia il contenuto delle versioni deluxe.
Risorgere
Anno 1800 presenta una campagna che, una volta completata, sfocerà nella modalità sandbox. La trama mette il giocatore nei panni del figlio di colui che ha costruito una delle più grandi realtà cittadine. Purtroppo sarà accusato di tradimento e tutto il suo impero passerà nelle mani di vostro zio, il vostro compito sarà quelli di ripartire da zero su un’isola limitrofa, lottando per costruire una città e per scoprire la verità sui fatti successi a vostro padre. La storia principale non è così ispirata come sembra, soprattutto per la lunghezza della stessa che, nonostante la possibilità di completare i compiti assegnati con i propri tempi, si attesta sulle 8 ore senza correre troppo. Altro punto a sfavore è la mancanza di un vero e proprio tutorial, gli incarichi che svolgeremo avranno lo scopo di spiegare a semplici passi il procedimento per poter costruire una città economicamente perfetta ma lascia troppi buchi nella comprensione del gioco.
Tu chi sei?
La parte diplomatica e commerciale, fulcro di un gestionale, è nascosta e soprattutto limitata. Stesso discorso per la costruzione in altre isole che viene lasciata completamente alla scoperta del giocatore. Esclusa la diplomazia, che utilizza frasi quasi sempre ricorrenti e molto limitata e si può evitare di utilizzarla, l’approdo sulle isole abbandonate permette una maggiore scelta di prodotti che possono essere vitali per lo sviluppo cittadino, aumentando la felicità oppure con risorse indispensabili. In Anno 1800 non è necessario costruire edifici residenziali vicino ai posti di lavoro. Quest’ultimi hanno solo tre necessità per funzionare: una strada di collegamento, un magazzino nelle vicinanze e abbastanza cittadini del rango corretto. Inverso il funzionamento delle abitazioni che obbligano a costruire strutture di utilizzo pubblico nel raggio di influenza, obbligando il giocatore di soddisfare i requisiti richiesti dai cittadini per poterli portare ad un ceto sociale maggiore.
Mondo vivo
Ogni tipologia di abitante avrà diverse risorse da soddisfare per “evolversi”, portando il giocatore in un circolo vizioso che costringerà all’aumento delle risorse per potenziare i cittadini e di conseguenza di case per aver la manodopera necessaria per le costruzioni. Tutto questo aumenterà il costo di manutenzione ma nonostante ciò non è impossibile rimanere in attivo con il bilancio, permettendo al giocatore di sbagliare leggermente. Diverso il discorso per l’avventore che prende sotto gamba l’impegno, rischiando il game over se l’errore persiste. La grande quantità di edifici disponibili, ordinati in modo da sapere fin da subito la strada dalla risorsa iniziale al prodotto finale, semplifica il gameplay unito al dettaglio scritto pocanzi riguardante ai requisiti degli edifici. Ogni magazzino mette a disposizione ogni risorsa presente in qualsiasi altro magazzino dell’isola istantaneamente, permettendo di non avere troppo a cuore la distanza effettuata dalla merce.
Completamente personalizzabile
Completare la campagna non è essenziale, la modalità sandbox è disponibile sin dal primo avvio e permette molteplici opzioni per poter configurare al meglio la propria esperienza, partendo dalle risorse iniziali fino ai concorrenti controllati dall’intelligenza artificiale. Sin dai primi minuti della partita l’isola di partenza sarà viva, con animali selvatici che correranno in paesaggi bucolici, per poi lasciare spazio ai cittadini che tra attività ricreative o lavorative affolleranno le strade. Inoltre ogni personaggio che introdurrà una quest sarà doppiato interamente in inglese con sottotitoli in italiano ed è dotato di un avatar 3d ben realizzato e animato, nonostante sia solo la faccia. Stesso discorso le per musiche che accompagnano il giocatore durante l’avventura che sono sia in tema con l’ambientazione, sia di buon numero.
Anno 1800 (Original Game Soundtrack)
Ultima risorsa
Anno 1800 è un ritorno al passato della serie, lasciandosi alle spalle gli ultimi due capitoli futuristici che avevano fatto storcere il naso a molti appassionati. Blue Byte e Ubisoft sono riusciti a confezionare un gioco senza stravolgere la formula, anzi aggiungendo solo il minimo indispensabile come la meccanica dei progetti che permette di impostare la città occupando già gli spazi per gli edifici per poi costruirli in un secondo momento oppure quando le risorse sono disponibili. Nonostante dei piccoli difetti sparsi in tutto il gioco, questi non minano l’esperienza di gioco, anche se una maggiore cura di molti aspetti avrebbe giovato. Nelle ultime settimane tra Anno 1800 e Tropico 6 i patiti dei gestionali avranno da divertirsi per molte ore ad avvenire.