Qualche accenno alla storia
In Antiquia Lost vestiremo i panni di Bine, un giovane ed anonimo ragazzo che vive in un piccolo villaggio rurale chiamato Crysta.
Come nei più classici RPG il protagonista nasconde un incredibile forza che scoprirà durante il suo viaggio. Inizialmente controlleremo solo un personaggio ma man mano che proseguiremo nella storia avremo la possibilità di ampliare il nostro gruppo.
Il primo personaggio che incontreremo sarà l’amica Lunaria, una ragazza che vive vicino al villaggio, che chiederà al nostro Bine di accompagnarla nella capitale reale. Poco dopo il nostro primo incontro, faremo subito conoscenza di altri due personaggi fondamentali per la storia: il primo sarà Jade, una sorta di uomo-gatto e l’altro Safira, un’altra creatura sempre dalle sembianze feline, che veste il ruolo di un soldato della famiglia reale.
Assemblato quello che può sembrare il più classico dei party, all’inizio dell’avventura dovremo confrontarci con semplici ed introduttive quest per capire le meccaniche del gioco. Fin dalle prime battute però ci ritroveremo ad investigare sulla sparizione di alcuni personaggi chiave per mantenere la pace tra le tre tribù . Ha così inizio il nostro lungo viaggio per capire cosa sta accadendo ad Edelstein, il mondo di Bine.
Come nei più rispettabili RPG
A livello di gameplay, seppur con una impostazione leggermente datata, ogni personaggio avrà le sue caratteristiche e di conseguenza ci saranno anche armi e attacchi diversi tra loro.
Inoltre solo alcuni personaggi potranno effettuare determinate azioni in gioco. Lunaria è sicuramente uno dei personaggi più caratterizzati salendo di livello in maniera particolare, ovvero mangiando le gemme dei nemici. Mangiare le gemme dai nemici non è però l’unico modo che le permetterà di salire di livello, poiché vi sarà possibile anche creare delle gemme extra che aiuteranno a incrementarne il suo potere.
Tutti gli altri componenti del nostro parti saliranno di livello in maniera classica, uccidendo mostri di vario genere o compiendo azioni che daranno esperienza. Ad ogni livello potremo quindi assegnare nuove abilità in modo da migliorare e rendere più forte ogni singolo personaggio del nostro gruppo.
Alcuni personaggi come Jade avranno delle abilità particolari come quella di distruggere le rocce presenti nella mappa. Grazie a questa caratteristica potremo aprire varchi particolari nella mappa ed esplorare parti più nascoste. Molto utile per trovare un altro elemento classico di un RPG che si rispetti: l’equipaggiamento.
Antiquia Lost non si risparmia nella caratterizzazione degli oggetti trovati. Questi non saranno tanti, non a livello di un Diablo per capirci, ma ci garantiranno un costante aumento ai danni e alle difese del personaggio in questione. Potremo cambiare di fatto l’aspetto di ogni personaggio come più ci aggrada anche se è consigliabile scegliere in base ad un miglioramento statistico rispetto ad un gusto personale.
Le meccaniche sono quelle da gioco di ruolo giapponese, con battaglie a turno per intenderci, ma con una piccola trovata capace di spezzare la monotonia tra un’esplorazione e l’altra. Questo si traduce nell’inserimento di un vasto status dove potenziare i propri personaggi, inserendo sementi vari in grado di creare pozioni dall’effetto benefico permanente.
Il titolo presenta anche un’altra interessante caratteristica, che riguarda i finali oltre alle
sempre ben gradite side quest utili per spezzare la linearità della missione principale.
Antiquia Lost potrà essere terminato con ben quattro differenti conclusioni che dipenderanno da chi possiede il grado di fiducia più elevato. In soldoni, rispondendo correttamente ad alcuni dialoghi del gioco, guadagneremo della fiducia tra i diversi personaggi del gruppo. Questo quindi determinerà il finale più consono alle nostre scelte.
Il sistema ci permetterà inoltre di sbloccare altri elementi di gioco come la Brave Arts per Bine.
Il gioco ha quattro livelli di difficoltà che vanno dalla possibilità di godersi l’avventura senza particolare sforzo, un livello normale che aggiunge quel pizzico di sfida (consigliato), uno difficile e la modalità “hell” per chi non vuole ricevere sconti.
Engine e Tecnica
Fin dalle prime battute di gioco si capisce subito che Antiquia Lost non vuole essere un titolo maestoso e da impatto.
In un momento storico in cui i videogiochi stanno facendo il salto dal full HD al 4k, trovarsi con una grafica 2D piatta e paesaggi spogli fa un po’ storcere il naso. Anche la direzione artistica non è proprio ispirata con un riciclo costante di elementi che con l’avanzare del gioco potranno anche stancare. L’unica nota positiva sono i disegni dei personaggi duranti i dialoghi anche se statici e, di fatto, sempre gli stessi.
L’aspetto relativo al comparto tecnico che non brilla per la sua complessità però non deve far scoraggiare chi cerca lo spirito di un vecchio classico del genere. Il gameplay è quello che conta se si vuole dare una possibilità ad Antiquia Lost chiudendo più di un occhio anche ad animazioni ed interazioni datate. Le musiche e le campionature del gioco non alzano il livello tecnico generale del titolo sviluppato da Exe Create. Sicuramente orecchiabili, i temi non lasciano di fatto il segno risultando a tratti banali e mediocri. Assente una locazione in italiano e dovremo abituarci a lunghi testi facendo a meno del parlato.
Il titolo da noi provato sul Nintendo switch, sia con i Joy Con che con il pad, ha dato una sensazione di staticità a cui ci si abitua dopo qualche ora di gioco.