Azkend 2 The World Beneath è un puzzle game sviluppato da 10tons che fa calare il giocatore nei panni di un’esploratrice all’interno di luoghi fantastici al centro della terra. Strutturato come i molti giochi della categoria di Bejeweled (come Candy Crush, per intenderci), mischia al genere anche delle meccaniche punta e clicca di osservazione ambientale. Noi l’abbiamo provato su PlayStation 4, e siamo pronti a leggervi il nostro diario di viaggio.
Nelle profondità della terra
Il nostro viaggio inizia a bordo di una nave durante una tempesta. Erano i primi anni del 1900 e gli esploratori partivano da tutte le parti del mondo per trovare meraviglie e tesori nascosti nei luoghi remoti del nostro pianeta. Tra questi, ci siamo noi, o meglio la nostra protagonista.
Purtroppo, come succede spesso in mare, la nostra nave viene affondata dalla forza delle onde, mandando l’impavida esploratrice in fondo agli abissi. Risvegliatasi miracolosamente, si ritroverà in dei luoghi fantastici al centro della terra, con l’unica missione di riuscire a tornare alla civiltà dopo aver ottenuto tutte le informazioni possibili da quei meravigliosi luoghi sotterranei. La trama del gioco è piuttosto semplice e diretta, in modo da fungere come contorno al gameplay, che è il cuore pulsante del titolo.
Come tutti i classici giochi del genere, ci ritroveremo a dover legare simboli su un tabellone, cercando di creare combinazioni sempre più lunghe al fine di raggiungere un obiettivo prestabilito. Azkend 2 non pone dei limiti di mosse, piuttosto preferisce buttarsi sui limiti temporali, che possono essere scanditi dall’orologio globale o da alcuni elementi presenti direttamente nel quadro delle azioni.
Proprio a riguardo di questa meccanica, ci addentriamo in ciò che rende molto più coinvolgente Azkend 2 rispetto ai concorrenti sul mercato, ovvero gli elementi interattivi presenti sul tabellone. Da una parte abbiamo i classici “blocchi” che negano l’accesso a delle caselle, i quali potranno essere distrutti facendo delle combinazioni nelle loro vicinanze, e dall’altra abbiamo elementi originali come gli insetti, che dovremo fermare prima che raggiungano il lato superiore della nostra tabella, e i fiori, che dovremo togliere prima che i loro petali svaniscano nel nulla.
Il gioco presenta moltissimi elementi che aumentano la dinamicità del gameplay, portando a cambiare gli approcci al problema in base alla situazione. Tuttavia, nelle fasi più difficili del gioco, più che una lotta strategica, il game design può risultare come una semplice combinazione di fortuna e istinto. Questo per via del fatto che i limiti di tempo risultano molte volte essere parecchio severi e punitivi, premiando più il “colpo fortunato” che una tattica progressiva di disposizione dei simboli in gioco.
Nonostante questo, Azkend 2 non possiede limiti di vite o altri mezzucci simili e ogni livello potrà essere giocato e rigiocato quante volte si vuole, senza alcun problema. Questo è sicuramente un enorme punto a favore nel mondo concorrente del genere, dove si cerca di imporre dei limiti d’uso al giocatore per portarlo a spendere più soldi possibile.
Principalmente le missioni consisteranno nell’accoppiare tutti i blocchi del tabellone al fine di renderlo del colore prestabilito, per poi far scendere un oggetto fino al fondo del riquadro di gioco. Per aiutarci in questa impresa, ci saranno delle bobine Tesla che emetteranno saette ogni volta che compiremo serie molto lunghe (a partire da 6 simboli) o faremo delle mosse valide al proseguimento della missione. Questi fulmini colpiranno dei bersagli molto utili ai nostri fini, il che sarà d’aiuto per tutto il corso del gioco.
Parlando degli oggetti, questi saranno il fulcro delle nostre esplorazioni sotterranee, le quali vedranno livelli incentrati a raccogliere frammenti di strumenti in grado di poterci portare alla salvezza. Questi ultimi non saranno solamente simbolici, ma ogni oggetto completato andrà ad aggiungere un’abilità attiva o passiva, atta ad aiutarci durante le sessioni di gioco. Ovviamente, si potrà tenere attiva solamente una capacità per tipologia, altrimenti il gioco sarebbe risultato decisamente troppo facile se fossero state tutte abilitate nello stesso momento.
A differenza di molti altri titoli del settore, Azkend 2 non presenta un quantitativo eccessivo di livelli, ma neanche troppo pochi. Tuttavia, una volta completata la modalità avventura, non ci saranno altri metodi per avere nuovi enigmi. A tal fine, è stata introdotta una modalità dove dovremmo fare più punti possibile prima dello scadere del tempo.
Oltre alle meccaniche dei puzzle, sono presenti delle sezioni in cui il giocatore dovrà trovare determinati punti d’interesse in alcune immagini. Trovandoli tutti, si avrà diritto a dei bonus nelle sezioni dei tabelloni, come per esempio l’attivazione delle bobine Tesla. Questa meccanica fa un uso egregio delle stupende immagini presenti all’interno del gioco
La bellezza dell’esplorazione
Azkend 2 presenta un comparto tecnico discreto, che esprime il suo potenziale sopratutto nelle ambientazioni, le quali sono magnificamente realizzate in ogni piccolo dettaglio. Il disegno è molto artistico e accompagna ogni momento del gioco, dando l’atmosfera giusta per il feeling esplorativo del titolo. Seppur non si tratti di un videogame adatto ad una console fissa, le opere artistiche presenti al suo interno vengono rese splendidamente sopratutto su degli schermi molto grandi. Il che è un peccato considerando che, in effetti, si tratta di un titolo molto adatto alle console portatili o agli smartphone.
Il sonoro, composto principalmente da musiche classiche, è rilassante e in armonia con gli ambienti descritti dall’esploratrice, il che allieta finemente le sessioni di gioco lunghe. La protagonista è addirittura doppiata, cosa piuttosto rara da vedere in titoli del genere. Tuttavia non si tratta di un doppiaggio magistrale, probabilmente inserito per evitare un personaggio completamente muto.
Conclusione e commento dell’autore
Azkend 2 The World Beneath si presenta come un altro titolo alla lunga lista dei Bejeweled-like, che in compenso porta sul mercato delle meccaniche originali e divertenti, accompagnate da delle fantastiche illustrazioni esplorabili attraverso le meccaniche punta e clicca. Seppur non si tratti di un gioco adatto alle console “da casa”, è sicuramente un’ottimo acquisto per gli amanti del genere sia su smartphone che su PlayStation Vita. La sua leggerezza e le moltissime meccaniche per facilitare le combinazioni lunghe, lo rendono adatto anche a chi non è un fan di questa tipologia di videogames, sopratutto se è in cerca di un passatempo intelligente e rilassante.
Personalmente ho trovato Azkend 2 come una gemma nel suo genere, in grado di regalare soddisfazioni e un buon grado di sfida. Da non appassionato posso dire di essermi ritrovato a dire “ancora un livello” parecchie volte prima di riuscire a staccarmene, il tutto grazie ai fantastici sfondi che volevo scoprire ogni volta che cambiavo zona. C’è un ottimo comparto artistico dietro questo semplice titolo, che sicuramente merita un apprezzamento. Per il basso prezzo richiesto, direi che i soldi spesi ne valgono decisamente la pena.