C’era una volta il Subbuteo, un gioco da tavolo basato sul calcio molto di moda negli anni settanta e ottanta divenuto negli anni sempre più di nicchia, vuoi per la sua complessità sotto certi aspetti, vuoi per l’avvento dei videogame. Proprio un videogioco tenta di rimettere in un certo senso in luce le meccaniche di questo gioco arricchendole della potenza delle tecniche informatiche dei nostri giochi.
La italianissima 3GoGames è la software house che sembra voler provare questo esperimento con CapRiders: Euro Soccer, uno sportivo indie disponibile su Steam in accesso anticipato che mette in campo (è il caso di dirlo) una serie di buone idee per spezzare la monotonia del gioco del calcio nelle sue forme più tradizionali. Abbiamo già parlato di questo gioco nel nostro speciale dedicato agli indie provati all’ultima Milan Games Week, ma rispetto alle prime impressioni avute durante la fiera c’è qualcosa in più da aggiungere. Tra abilità e campi di gioco variegati vediamo se dopo il riscaldamento il giovane CapRiders riuscirà a entrare subito in partita o non riuscirà a emergere nel match contro i più grandi.
N.B. Un ringraziamento va ai ragazzi di 3GoGames per averci concesso in così breve tempo i codici per questa recensione.
Il Super-Subbuteo
L’idea dietro CapRiders: Euro Soccer è semplice: i giocatori sono delle miniature simili a dischi di air hockey dai nomi familiari, seppur senza licenza, di calciatori di squadre nazionali europee che si sfidano in numero variabile, dal 1vs1 all’11vs11 avendo come obiettivo ovviamente quello segnare più reti dell’avversario. I calciatori avranno a disposizione tre abilità: tiro, scatto e magnete.
Queste abilità non saranno sempre disponibili ma consumeranno una barra di energia che si ricarica rapidamente durante la partita. Sarà quindi compito dell’utente amministrare al meglio questa barra e sfruttare ogni occasione per metterla dentro. Queste tre abilità e la barra di energia sono il vero elemento unico di questo gioco che concede a CapRiders quella giusta dose di difficoltà e strategia una volta presaci la mano con le prime tre o quattro partite di riscaldamento.
Le meccaniche presenti hanno la base solida del Subbuteo (anche se il tocco a punta di dito è stato sostituito dai movimenti del controller) sulla quale sono stati innestati elementi provenienti da giochi molto diversi tra loro: qualche accenno di air hockey, una mai nascosta tendenza al flipper e al biliardo e un po’ di Rocket League (che non guasta mai) fanno per certi versi di questo CapRiders un omaggio a molti dei giochi da tavolo e da bar.
I comandi sono semplici: quattro tasti, quattro comandi (le tre abilità + il dettare il passagio del pallone). Un sistema di gioco adatto a tutti e che non dovrebbe essere sgradito neanche agli amanti dei virtuosismi del pallone virtuale, viste le tante possibilità di creare trick e azioni spettacolari tra colpi di sponda, rimbalzi e
Senso unico di gioco
I terreni di gioco per ora sono in totale 7 di cui quattro disponibili per le partite a 1 e 2 giocatori per team, uno per partite da 2 a 3, uno per quelle con 3 o 4 player per squadra e uno per le partite da 5 a 11 giocatori. I campi per le partite 1vs1 e 2vs2 sono quelli più variegati e particolari con elementi di disturbo e forme diverse che danno una maggiore varietà al gameplay (il campo con gli elementi rimbalzanti del flipper è il più folle e divertente da giocare, ndr.
Si potrà scegliere tra 16 squadre nazionali con i nomi dei giocatori non su licenza: un tuffo nei ricordi al pensiero dei tanti Winning Eleven e SEGA Soccer giocati con nomi improponibili. Per ogni match si potranno settare alcuni parametri come il numero di giocatori e di miniature in campo, la durata del match, la difficoltà, il golden gol e l’arbitro.
Questi sono gli unici parametri che è possibile modificare nell’unica modalità disponibile al momento. Infatti è possibile giocare solo amichevoli tra due squadre in locale; niente multiplayer online. Gli sviluppatori che abbiamo incontrato durante la Games Week di Milano ci hanno confermato che in futuro non è da escludere un aggiornamento che inserisca modalità online. Oltre a ciò non esistono coppe, né un campionato, né una modalità carriera, ma CapRiders non è un titolo sportivo convenzionale è non aspira ad essere tale.
Controller per tutti i gusti
La cosa che mi ha più stupito è la possibilità di giocare fino a 22 giocatori tutti insieme sullo stesso schermo e usare come controller la tastiera, scomoda e imprecisa, dei controller normali, meglio se quelli Xbox, e addirittura lo smartphone. Scaricando infatti una leggerissima app sul dispositivo e tenendo collegato il Wi-fi ci si ritrova tra le mani un pad virtuale semplice, ma ben studiato che ha da invidiare ad uno fisico solo un po’ di resistenza in più dello stick di movimento.
8-bit… Un po’ troppo
La scelta stilistica operata dal di 3GoGames è stata quella di un gioco 8-bit vecchia scuola con pochi fronzoli e tanta sostanza. I dettagli sono minimi e tutto, dai giocatori agli scenari è un tripudio di grossi pixel ed effetti minimi. Premiare l’azzardo old-style in un mondo dove gli utenti dei giochi calcistici cercano sempre il foto-realismo in campo è lecito, tuttavia nelle partite con molti giocatori questa assenza di dettaglio mostra il fianco alla confusione e alla sfocatura delle immagini anche con risoluzioni alte. Più il campo è grande più i calciatori-miniature si fanno sbiaditi e poco riconoscibili (è capitato di giocare con l’Irlanda e non riuscire a distinguere i giocatori dal terreno di gioco). Un neo minimo considerato l’inevitabile numero basso di partite con più di quattro giocatori, ma comunque un peccato visto il potenziale numero massimo di giocatori multiplayer.
A sistemare un po’ le cose ci pensa il sonoro che riporta indietro con il pensiero al passato di quelli che furono i primi giochi sportivi. Alla lunga potrà sembrare ripetitivo il motivetto che accompagna tutto il gioco, ma difficilmente sarà così fastidioso da volerlo mutare. Piacevoli anche le voci in inglese e i rumori di contorno che mai risultano invasivi.
Commento finale
Come scritto nel titolo di questa recensione CapRiders: Euro Soccer la versione del Subbuteo con i superpoteri. Il calcio è mixato con numerosi altri giochi per un esperienza ludica alternativa, ma comunque familiare a molti. Un titolo che ci riporta al passato e rievoca ricordi di bambino per i più grandi (i nomi stravolti dei giocatori sono un tuffo al cuore) e con la sua grafica minimale non perde in carattere e riconoscibilità.
Peccato che manchino delle modalità aggiuntive e soprattutto che, per ora, si possa giocare solo in locale e senza un vera e propria modalità in singolo. Sicuramente i ragazzi di 3GoGames avranno il tempo e tutte le intenzioni di perfezionare questo CapRiders nei prossimi mesi seguendo i consigli dell’utenza.
A questo si aggiunge un prezzo più che accettabile (6,99€) per un gioco dalle tante prospettive future che potrebbe diventare un piccolo gioiello da mettere in libreria e tirar fuori per qualche partita di svago con gli amici nelle fredde serate invernali.