I ragazzi di Zen Studios, che abbiamo già recentemente recensito quando hanno rilasciato un altro loro assai apprezzato titolo come KickBeat, di cui potete leggere la nostra recensione qui, ritornano con un altro di quei giochi che vi regaleranno parecchio divertimento sulla vostra console portatile.
Il gioco, tecnicamente un RTS Tattico, a conti fatti una sorta di incrocio tra Worms e Andry Birds (con un pizzico di Lemmings) ci vedrà scendere in campo per vivere in prima persona l’incalzante battaglia tra i guerrieri del Regno guidati da Sir Gareth e i Vichinghi di Freia (vichinghi al comando dei quali poterete intraprendere la campagna principale una volta terminata la prima parte della stessa ed aver portato le truppe di Sir Gareth alla vittoria).
Spiegare a parole le meccaniche del gioco in se può risultare complesso e non rendere l’idea di cosa effettivamente stiamo giocando, tuttavia, prestateci orecchio…(o, nel caso, dateci un occhio!)
GAMEPLAY
CastleStorm si compone di scenari alle cui opposte estremità si trovano due castelli, il nostro e quello degli avversari che dobbiamo sconfiggere, la lotta per chi la spunta invece viene combattuta fondamentalmente su due fronti.
A terra si scontreranno le truppe che, partendo dal proprio castello si scontreranno con i nemici partiti dal castello rivale al fine di raggiungere il fortino nemico.
Suddette truppe verranno create con meccanismi già comprovati e visti in numerosi RTS, ad inizio partita la quantità di cibo a nostra disposizione (necessaria per creare truppe) inizia ad aumentare e appena ragiunto il livello sufficiente avremo la possibilità di iniziare a spedire i nostri uomini sul campo “generandoli” con l’apposito tasto e scegliendoli tra le varie tipologie a nostra disposizione.
Una volta sul campo il soldato si farà strada automaticamente verso il fortino avversario, fermandosi e lottare qualsiasi forma nemica gli si pari davanti.
Le tipologie di truppe a nostra disposizione sono ben 9 per ogni fazione e ovviamente godono di importanti differenze nelle loro caratteristiche (si spazia dagli arcieri ai cavalieri, da golem a draghi/grifoni…).
I combattimenti a terra, al di la della scelta nella generazione delle truppe, avvengono in modo prettamente automatico visto che la nostra attenzione, per gran parte della durata dello scontro, sarà dedicata all’utilizzo della balista (antica macchina d’assedio utilizzata per lanciare a grande distanza proiettili ed oggetti di ogni tipo, Angry Birds insegna); balista che, oltre che a dare una mano alle truppe di terra con appositi colpi mirati, servirà per abbattere il fortino nemico, fase di gioco, questa, che riprende grandemente quanto già visto proprio in Angry Birds.
I proiettili a nostra disposizione saranno svariati, dalle semplici lance utili per colpire i nostri nemici, agrappoli di sassi utilizzati per colpi multipli e che si divideranno in area a nostro piacimento non appena premeremo il tasto X, bombe esplosive utilissime ad arrecare danni al fortino nemico e addirittura pecore a propulsione posteriore (si si, è esattamente quello che pensate!).
Ogni arma in virtù del suo potenziale distruttivo avrà un necessario tempo di ricarica e quindi anche qui, come per la creazione delle truppe, sarà fondamentale fare le scelte giuste al momento giusto.
La partita è vinta se:
× le nostre truppe sfondano il fortino nemico e conquistano la bandiera,
× riusciamo a distruggere il castello nemico grazie all’appropriato utilizzo della balista.
Alle due meccaniche di gioco sopra descritte va aggiunta una lieve punta di “hack’n’slash” dettata dalla componente “incantesimi” che vi permetterà, oltre ad erigere barriere, attaccare i vostri nemici epotenziare temporaneamente le vostre truppe, di teletrasportare il capo delle nostre truppe per un breve periodo sul campo di battaglia a spaccare le ossa ad un paio di nemici.
Avere a disposizione l’armamentario completo avrebbe tuttavia reso il gioco troppo semplice e monotono e cosi, all’inizio di ogni battaglia, toccherà scegliere un massimo di 5 slot per truppe, incantesimi e proiettili da portare con se in battaglia.
Vincendo le varie battaglie otterremo dell’oro che potremo utilizzare per potenziare l’inventario a nostra disposizione, ridurre i tempi di ricarica e migliorare il nostro castello.
Proprio il castello è un importante elemento di questo titolo, molto di più di quanto abbiate potuto immaginare fino ad adesso.
Esso è infatti personalizzabile tanto esteriormente quanto internamente nella organizzazione delle stanze che servono a migliorare le prestazioni del vostro esercito e che, se distrutte dalla balista avversaria, comprometteranno l’efficacia e l’efficienza delle vostre truppe (le stanze che regolano le funzioni più importanti viene da se che vanno messe nelle zone più protette del vostro fortino!!).
Fondamentalmente questa è la descrizione a grandi linee di un gameplay che può essere veramente apprezzato e compreso solo se vissuto in prima persona nelle varie modalità che sono:
- Campagna, modalità di gioco principale suddivisa in scenari per l’avanzamento della trama
- Schermaglia, altro nome di chiamare la classica “partita veloce”
- Sopravvivenza, in cui vi troverete a dover difendere il vostro fortino da ondate di nemici sempre più forti e potenti
- Multiplayer, praticamente nulla di più rispetto a quanto già descritto sopra, ma contro un avversario pensante (?) piuttosto che contro la IA.
COMPARTO TECNICO
Graficamente il gioco è ben realizzato, con scenari davvero molto colorati, animati e variegati che spazieranno da campi innevati a sentieri in mezzo ai boschi, dalle montagne ai fiumi, e saranno tutti estremamente piacevoli da vedere, mentre nelle scene di intermezzo è possibile osservare la grande cura riposta nella realizzazione dei dettagli dei personaggi da parte degli sviluppatori.
L’audio che vi accompagnerà nelle varie fasi di gioco è assai piacevole, con delle musichette di sottofondo molto ispirate ed un bagaglio di effetti sonori davvero apprezzabili.
L’aspetto ironico e simpatico del gioco vi aiuterà a portare avanti la trama principale accompagnati da stereotipati (ma non per questo scadenti) personaggi come il prode cavaliere con la corazza d’argento, il frate panciuto o il burbero vichingo, senza dimenticarci del simpaticissimo ed anziano re!