La fine e l’inizio, ripetuti ad libitum, sono da sempre due delle colonne portanti di Dark Souls. I mondi immaginifici e cupi di Hidetaka Miyazaki e i nemici (ma anche gli..”amici”) incontrati a Drangleic, Lordran e Lothric ce l’hanno insegnato. Ora siamo giunti alla conclusione di una saga, di un ciclo. Che abbiate ravvivato o meno la Fiamma, cari Unkindled, poco importa: siamo alla fine del viaggio. Ora seguitemi, abbiate fiducia, e scoprite con me cosa le terre di Lothric ci offrono in questo ultimo e atteso DLC, The Ringed City.
Innanzitutto, una rassicurazione: non ci saranno spoiler, non vi rivelerò nulla che potrebbe rovinare l’ultima parte del vostro viaggio. Quelle emozioni, la meraviglia della scoperta, appartengono a voi e non voglio privarmene.
Il familiare sapore d’anime violente
Come Miyazaki ci ha abituati, l’ambiente circostante è sempre uno spettacolo per gli occhi. Come sempre pregno di citazioni ed indizi per i “lore addict”. In questo nuovo DLC due cose mi hanno colpito particolarmente: il modo in cui le varie aree siano strutturate molto verticalmente e la varietà delle ambientazioni. Passare da luoghi cupi come grotte o torri diroccate per poi emergere alla luce e, finalmente, vedere la Città Ad Anelli che si estende sotto di noi per la prima volta è stata una emozione.
Attenzione, però, perché in questo particolare incubo la luce non scaccia i mostri. Che siate in una stanza sotterranea o su un altopiano assolato, dovrete tenere alto il livello d’attenzione e il vostro scudo. I nemici nella Ringed City sono spietati, veloci e brutali.
Alcuni sono stati, la prima volta che li ho incontrati, una vera spina nel fianco. Dotati di grandi resistenze e in grado di apportarci un dolore immenso se putacaso venissimo colti dalle loro mazzate, anche i più semplici mob potrebbero essere un problema se il vostro personaggio non sarà ad un livello medio-alto.
Diversi tra questi nemici, comunque, ricordano molto altri già visti sia in quest’ultimo Dark Souls 3 che nei capitoli precedenti sia per pattern di attacchi che a livello meramente estetico. Fortunatamente i bravi ragazzi di From Software riescono a farsi perdonare questo particolare feticismo per il riutilizzo di asset grazie ad una buona varietà di armi, armature, anelli e incantesimi che vanno ad assommarsi al già vasto arsenale a nostra disposizione.
La longevità è un altro tasto dolente: se non si considerano alcuni boss che potrebbero essere uno scoglio per alcuni giocatori, tutto il DLC è esplorabile in meno di dodici ore, decisamente un po’ poche. Nonostante comunque il tempo che impiegherete per esplorarlo sembri relativamente basso, i nuovi NPC e le nuove subquest (una delle quali rende accessibile un nuovo patto, con i suoi benefici) riusciranno a farvi stare attaccati al pad.
Il sonoro rimane in linea con il gioco base, così come la grafica. Non mancheranno quindi effetti particellari davvero gradevoli e qualche calo di frame rate qua e la davvero sgradevole. Non tutto è oro, ahinoi!
“Fuggite, sciocchi!”
Prima ho menzionato i boss. Senza entrare nel dettaglio (e questo è solo sadismo, adepti: scoprite da voi di che morte morire!) vi assicuro che sono decisamente letali. Con una buona varietà di situazioni, i quattro boss di questo DLC renderanno la vita dura ad ogni Unkindled che provi ad esplorare la Città ad Anelli.
Purtroppo, come per i nemici standard, pare che From abbia voluto usare la mano pesante con questi boss, dotandoli di un quantitativo di HP impressionante e di un potenziale d’attacco in grado di annichilire Havel. Insomma, per dirla fuori dai denti, in alcuni momenti si può arrivare quasi a percepire una sorta di “squilibrio” nella battaglia con uno di questi formidabili avversari. Niente di impossibile, tranquilli, ma di sicuro in questo contenuto troverete almeno un paio di boss fight che entrano di prepotenza tra le più impegnative nella saga dei Souls.
Un ultima parola sulla “lore” del gioco, questa componente così evanescente e vaga ma allo stesso tempo tanto importante per gli appassionati. La Città ad Anelli offrirà molte risposte ai più attenti e tantissimo (una vera montagna) di materiale per “tappare” i buchi nella misteriosa trama dei Souls. Ottima anche la scelta di Miyazaki di inserire diverse citazioni a Dark Souls 2 in modo intelligente e senza che questa scelta possa essere tacciata di mero fan service.
Hidetaka, da bravo papà della saga, ha semplicemente messo una toppa qua e la, spiegandoci diverse cose che erano fino ad ora rimaste avvolte nel mistero ma lasciandoci anche moltissimi dubbi destinati a non avere risposta. Anche se, a dirla davvero fuori dai denti, avrei preferito una diversa proposizione della lore; per una volta mi sarebbe piaciuto che tutti i dubbi rimasti sospesi ci venissero finalmente spiegati senza che dovessimo andare come sempre a spulciare ogni descrizione.
Conclusione e commento dell’autore
In conclusione abbiamo tra le mani un degno finale di una grande opera videoludica. From Software, con la direzione di Miyazaki, è riuscita a mettere il punto ad una epopea in un modo coerente e credibile, correggendo diversi errori e dando agli appassionati alcune di quelle risposte e chiarimenti che erano attesi dalla community sin dal 2011. Un vero e proprio acquisto obbligatorio per i fan dei Souls, senza se e senza ma.
Vi ricordo, inoltre, che il DLC The Ringed City è disponibile per PC, Xbox One e Playstation 4 a partire dal 28 marzo 2017.