Digimon World Next Order è il nuovo capitolo del franchise Digimon prodotto da Bandai Namco e B.B. Studios. La serie “World” è una di quelle molto datate, tanto da arrivare all’era PlayStation 1 con il primo Digimon World, classico intramontabile che i più nostalgici ricorderanno con amarezza, data la sua enorme difficoltà.

Next Order segue le vicende del titolo appena citato, proponendosi come diretto sequel della sua storia. A differenza di Cyber Sleuth, che aveva una trama complessa ed un approccio più narrativo, Next Order punta ad altri lidi esplorati in precedenza. Noi abbiamo avuto modo di catapultarci a Digiworld per portarvi questa recensione. Sarà riuscito il nuovo capitolo a superare il suo predecessore?

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Vola nel tuo mondo, isola virtuale

La storia di Digimon World Next Order è piuttosto semplice e lineare, in modo da lasciare ampio spazio al gameplay, di cui parleremo più avanti. Il nostro protagonista, del quale potremmo scegliere sesso e nome, è un giovane liceale che alle elementari era un campione nei tornei digitali dei Digimon. Quest’ultimi, visti come un semplice gioco in stile tamagotchi, erano trattati come un e-sport moderno. In questo contesto, l’eroe e pochi altri ragazzi erano arrivati a livelli nazionali, guadagnandosi il titolo di Digimon Masters.

Ad un certo punto, il nostro personaggio deciderà di rispolverare il suo Digivice in memoria dei vecchi tempi. Purtroppo però verrà risucchiato all’interno di esso e mandato nel mondo digitale, in una maniera simile a quanto accaduto nel primo Digimon World. Qui incontrerà Jijimon, il quale gli spiegherà che anche altri umani sono stati trovati all’interno del gioco e che questo fenomeno è causato da dei Digimon maligni. Con queste premesse, il nostro compito sarà quello di salvare i Digimon dalla minaccia incombente mentre nel frattempo tenteremo di tornare al mondo reale, insieme ai vari Digimon Masters sparsi nel gioco. Naturalmente non mancheranno tante sorprese e colpi di scena, che sostanzialmente reggono da sole l’intera struttura narrativa.

La trama, come si evince dalla sua descrizione, è abbastanza basilare e senza troppe pretese. I personaggi sono caratterizzati in maniera esaustiva ma non ottima, infatti tendono ad essere i tipici studentelli senza arte né parte. Naturalmente ci sono una o due eccezioni, che però non possiamo descrivere nel dettaglio in quanto spoiler, ma possiamo dirvi che sono impostate in maniera nettamente superiore a quella dei compagni del nostro eroe, principalmente per via dei loro scopi nella storia.

Mentre gli umani sono di discreta fattura, i Digimon assumono un ruolo importantissimo nello svolgersi degli eventi. Ciò permette al giocatore di assistere alla crescita dei legami tra i vari domatori e partner, punto focale della narrazione e del gameplay. La tematica delle relazioni con i nostri Digimon è trattata egregiamente e in maniera più fedele alla produzione animata rispetto al passato. Dove in CyberSleuth gli abitanti digitali apparivano o come strumenti o come terze parti con i loro interessi, qui vediamo un’interconnessione presente in tutta l’opera, in grado di dare significato sia allo svolgersi della trama sia alle varie meccaniche di gioco.

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Il giocatore si sentirà dunque emotivamente coinvolto ed affezionato più ai suoi partner che al vero e proprio cast umano, il che può sembrare un punto a sfavore ma in realtà è l’esatto opposto. Il focus di Digimon World è proprio quello di garantirvi un’esperienza di allevamento e crescita di Digimon, portandovi in mille avventure con i vostri partner, permettendogli di raggiungere livelli sempre più alti grazie alla vostra amicizia e comportamento nei loro confronti. Purtroppo però, questa sorta di immersione viene rotta dalla totale assenza di dialoghi da parte del protagonista e dalla scarsa qualità del parlato in generale.

Sebbene Digimon World Next Order segua il format di Cyber Sleuth, qui abbiamo delle battute sottotono che vanno ad esaltare la mancanza di “voce” del nostro eroe, a differenza di Cyber Sleuth dove le vicende ed i dialoghi erano così ben realizzate da nascondere questo design. Nonostante il protagonista abbia un doppiaggio, e il modello nei dialoghi, sostanzialmente non dirà mai nulla. Ciò comporta delle notevoli falle in tutte le scene in cui lui interagisce con qualsiasi altro personaggio.

Liberemo Digiworld, una flessione alla volta

Il gameplay è ciò che l’esperienza di Digimon World Next Order vuole proporre al giocatore. Nella serie di questa tipologia, l’utente è chiamato ad allevare le creature digitali nel loro ciclo vitale completo. Fondendo meccaniche manageriali all’esperienza RPG, questo gioco ha molto da offrire a chi è pronto ad affrontarne le numerose avversità.

In principio, ci verranno affidati due partner al loro primo stadio evolutivo con cui condurre la nostra avventura. Grazie all’aiuto di Jijimon (che starebbe per “vecchiomon” se italianizzato, ndr.) potremmo usufruire di Floatia come nostra base operativa, centro nevralgico di tutti gli elementi di gameplay. I nostri Digimon possiederanno statistiche e forme evolutive, ma non dei livelli veri e propri. Ciò può spaventare i neofiti della serie, che si ritroveranno in mano ad un’esperienza piuttosto bizzarra.

In Digimon World Next Order ciò che dovremo fare è curare i nostri partner nei loro bisogni (mangiare ed “espellere il mangiato”) ed allenarli nella palestra. Questo meccanismo, punto focale di tutto il gameplay, ci permette di alzare le statistiche dei Digimon con vari bonus e accorgimenti per evitare che si affatichino troppo. Nonostante l’allenamento sia migliorato moltissimo rispetto al passato, risulterà comunque tedioso e ripetitivo per chi non è abituato a questa meccanica. Purtroppo però, sarà molto più utile che passare intere ore a fare battaglie per ottenere punti casuali.

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Floatia potrà essere espansa con tante strutture, fino a diventare una vera e propria metropoli, trovando Digimon volenterosi in giro per il mondo. Alcuni degli edifici in gioco saranno decisamente molto utili, fornendo risorse, vantaggi ed upgrades al giocatore. Il tutto è contornato dal proprio livello domatore: una statistica che fornisce abilità in grado di agevolare la vostra esperienza in gioco. Nonostante le varie facilitazioni descritte, Digimon World Next Order risulterà un’esperienza inizialmente frustrante per chi non conosce minimamente il sistema di gioco, portando a risultati piuttosto avvilenti come vedere i propri partner diventare degli orribili Sukamon, vederli morire, raggiungere aree con Digimon troppo forti (di cui il gioco è pieno zeppo) e infine rimanere bloccati nella storia perché situata in zone troppo remote.

Il sistema di gioco richiede tempo e attenzione per essere appreso e controllato, ma una volta scavalcati i primi scogli, Next Order risulta essere un’impresa divertente e piuttosto soddisfacente da affrontare. Più sforzi e tempo metterete nel gioco, più risultati otterrete, proprio come ai vecchi tempi. Se siete parte della generazione del “tutto e subito”, questo titolo non è per voi.

Il mondo di gioco è diviso in aree interconnesse esplorabili a piacimento, con diversi elementi da raccogliere per potenziamenti ed altri accorgimenti. Naturalmente Digiworld è disseminato di nemici da combattere in battaglie semi-automatiche. I vostri partner, non controllabili direttamente se non in una ruota di abilità, lotteranno per proprio conto mentre voi potrete: determinare le strategie, lanciare oggetti ai vostri partner e supportarli per accumulare punti da usare per impartire comandi. Attraverso il livello domatore, sarà importante insegnare il comando “Difendersi” e sbloccare ulteriori slot abilità per avere la meglio nelle lotte.

Naturalmente sono presenti diverse abilità speciali uniche, come in ogni capitolo del franchise. In casi specifici, i vostri partner possono digievolversi insieme in quella che viene chiamata “ExE Evolution“, la quale durerà solo per lo scontro e vi garantirà di utilizzare un Digimon molto potente, come per esempio Omnimon. In generale l’intelligenza artificiale si comporta bene e l’interazione concessa è abbastanza ampia da non rendere il giocatore un semplice spettatore, il che crea il giusto mix tra le abilità effettive ed i frutti dell’allevamento.

Il mondo digitale

Venendo al lato tecnico, dobbiamo fare la doverosa premessa che questo titolo per PlayStation 4 è in realtà un porting da PlayStation Vita. Con ciò ovviamente andiamo a contestualizzare il motivo dietro la qualità grafica nella media. Quest’ultima fa il suo dovere ed è stata potenziata moltissimo rispetto alla sua controparte originale, tanto che Bandai stessa ha voluto pubblicare un video che confronta le due versioni. Effettivamente il mondo che si presenta su schermo è vivido, pieno di elementi e colori che mischiano la realtà con elementi informatici e pezzi hardware. Questo concept è molto creativo e si adatta perfettamente al tono del franchise, soprattutto perché permette di rappresentare il mondo virtuale come qualcosa di realmente collegato ai computer, piuttosto che ad una dimensione fantastica parallela.

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Il design degli elementi disegnati è eccezionale, tanto da farci chiedere se non fosse il caso di inserirne di più all’interno del gioco stesso. L’originalità degli artwork traspare sia dai paesaggi che dai personaggi, i quali sono esteticamente perfetti. Le scene generalmente sono realizzate dal motore di gioco, ma alcune volte delle sequenze in CGI fanno la loro apparizione. Quest’ultime sono ottime e vanno ad esaltare alcuni momenti chiave della trama.

Purtroppo però, l’HUD ed altri menu soffrono della conversione da PS Vita, essendo eccessivamente grandi e graficamente poco in tema con il resto del comparto visivo. Un altro punto negativo sono alcune mappe troppo vuote, che stonano con altre sezioni più ricche.

Passando all’audio, abbiamo un’ottima opening cantata che è così bella da farvi dispiacere di saltarla per la fretta. Questa qualità è in generale presente anche negli altri brani, prettamente ambientali, che raggiungono il loro apice durante le battaglie. Purtroppo però, alcune eccessive ripetizioni potranno stancare i giocatori più attenti al sonoro, facendo perdere la magia che alcuni pezzi riescono a regalare.

Il doppiaggio è buono in entrambe le lingue disponibili, ma come sempre quello Giapponese supera la controparte Inglese. Se avete giocato a Cyber Sleuth ritorneranno molte voci a voi già note. Anzi, forse quasi tutte. Scarsa attenzione è stata invece riposta negli effetti sonori, quasi terribili, e nei versi dei nostri partner digitali. Queste due mancanze, decisamente evidenti, compromettono un’altrimenti ottima colonna sonora.

Una menzione particolare, nel lato tecnico, va fatta al numero di Digimon presenti nel titolo. Con ben oltre 200 esemplari, ci si aspetterebbe una varietà piuttosto ampia, giusto? Sbagliato. In Digimon World Next Order esistono decine e decine di Digimon uguali, semplicemente di colore diverso. Mentre alcuni sono contestualizzati, tipo Agumon e Black Agumon, altri sono totalmente messi lì a caso, giusto per riempire il bestiario, al fine  di avere tanti mostriciattoli da acchiappare per il trofeo. Ciò non è accettabile in un franchise pieno zeppo di mostri da cui attingere, con ben più di 5 stagioni alle sue spalle. Perfino Cyber Sleuth aveva più varietà.

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Conclusione e commento dell’autore

Digimon World Next Order di Bandai Namco è sicuramente un buon RPG che mantiene la qualità generale del franchise. Ritornando alle origini e proseguendo la storia del primo Digimon World, questo videogame presenta una buona trama che intrattiene il giocatore quanto basta, puntando ad esplorare il tema dei legami tra i Digimon ed i loro allenatori.

Sebbene i personaggi non siano memorabili e la narrazione non abbia tante pretese, la storia principale fa da spalla ad un gameplay profondo ed ostico, che calca le orme della serie “World”, migliorandone molti aspetti. Purtroppo però, risulta ancora pregno dei difetti di sempre ed eccessivamente frustrante per chi si affaccia ad esso per la prima volta. Tuttavia, dopo aver superato le prime difficoltà, il gioco assicura un buon grado di divertimento e sfida.

Per quanto riguarda il lato tecnico, abbiamo un motore grafico che fa il suo dovere, nonostante sia un porting da PlayStation Vita, ed un sonoro che vede il suo punto forza nelle musiche. In generale dunque non riesce ad elevarsi sopra Digimon Story Cyber Sleuth, ma resta un buon titolo adatto per gli appassionati dei mostri digitali e per chi vuole avere un’esperienza diversa dal solito.

Personalmente mi ricordo quando da piccolo trovai il primo Digimon World in uno di quei dischetti delle bancarelle. All’inizio ero decisamente contento di poter giocare con i Digimon, del resto ero un grande appassionato, ma il gioco risultò decisamente ostico per un bambino come me. Soprattutto perché era in inglese e non capivo nulla di quello che dovevo fare. Ricordo ancora che ogni volta provavo ad uscire subito dal villaggio, cercando di combattere qualcuno, per venir puntualmente ucciso brutalmente.

Next Order mi ha riportato a quei vecchi tempi e sono stato felice di poter fare questo viaggio nella nostalgia. Tuttavia, per quanto divertente, il gioco contiene gli stessi errori del passato e devo dire che Cyber Sleuth mi ha divertito molto di più. Però insomma, solo Digimon World può regalarti determinate sensazioni con il suo gameplay particolare.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve