Chi tra di voi non ha giocato al GDR di Capcom uscito un anno fa, Dragon’s Dogma?
Io sono il primo tra di voi che un anno or sono, preso da altri giochi di varia natura e con un interesse nei confronti dei giappo-giochi di ruolo sempre più calante a causa delle ripetute pugnalate inferitemi da Square Enix, ho lasciato che un titolo degnissimo rimanesse sugli scaffali dei negozi senza neanche dargli una minima opportunità di conquistarmi. Grazie al dio dei videogiochi (no, non Kratos che mi avrebbe sicuramente staccato la testa per usarla come portavivande) adesso Capcom mi da (e ci da) la preziosissima occasione di fare ammenda dell’errore e recuperare il tempo perso.
Il primo Dragon’s Dogma non ha goduto ne di una massiccia campagna pubblicitaria ne di annunci eclatanti ed è forse dovuto anche a queste ragioni il motivo del suo poco successo.
Nonostante questo però, tutti i videogiocatori che hanno messo le mani sul titolo di Capcom hanno potuto constatare in maniera diretta quanto il titolo fosse buono (coloro che non lo hanno fatto invece troveranno nella seguente recensione tanti ottimi motivi per procedere all’acquisto di questa nuova versione) e la stessa software house nipponica, conscia di avere per le mani un prodotto ben al di sopra delle medie di mercato ha deciso di riprovarci proponendo ai videogiocatori di tutto il mondo questa nuova versione del GDR da loro realizzato.
I DLC per Dragon’s Dogma si sono fino ad oggi sprecati, con numerose missioni sparse, add-ons per personalizzare al meglio i vostri personaggi, ma quello di cui andiamo a parlare adesso più che un DLC può essere classificato seriamente come una “nuova versione riveduta e corretta del gioco”.
Infatti Dark Arisen contiene non solo il titolo originale Dragon’s Dogma (riveduto e migliorato sotto molti aspetti), completo di tutti i DLC usciti relativi a oggetti e contenuti sopra indicati, ma garantirà soprattutto anche nuove aree da esplorare e visto il prezzo ridotto con il quale è stato messo sul mercato rappresenta sicuramente uno di quei titoli che vale la pena di avere nella propria collezione.
La nuova storia di Dragon’s Dogma: Dark Arisen, si svolge nelle vicinanze della terra di Gransys, dove è collocata l’isola maledetta di Nerabisso, che nasconde nel suo sottosuolo un regno pieno di creature che fanno la guardia ad un tesoro inimmaginabile.
Naturalmente se avete già giocato a DD e possedete quindi un salvataggio con i vostri progressi di gioco potrete utilizzarlo per trasferire dati e personaggi all’interno di questo nuovo titolo, trasferimento che vi frutterà anche la bellezza di centomila cristalli della faglia, sei nuove armature e una pietra del viaggiatore infinita, utilissima attenuante ad uno dei più grossi problemi di questo prodotto Capcom: gli spostamenti per la mappa di gioco.Una funzione che torna particolarmente utile su Gransys e un pò anche sull’isola di Nerabisso, il nuovo luogo di perdizione.
Quelle che potete leggere qui di seguito sono alcune delle caratteristiche più importanti di questa nuova versione di Dragon’s Dogma rispetto all’ “originale”:
- 14 nuovi personaggi e pedine.
- Un nuovo regno con più di 25 creature mai viste sino ad ora.
- Numerose nuove abilità per ogni classe per potenziare al meglio i pg.
- Numerosi miglioramenti al gioco.
- Più di 100 oggetti inediti.
- Tantissime nuove armi ancora più letali ed armature ancora più solide (ne avrete paurosamente bisogno avventurandovi in Nerabisso).
- L’implementazione della funzione per valutare gli oggetti.
- Ancora più opzioni per personalizzare al meglio il proprio personaggio.
Parlando del gioco partiamo dal presupposto che la nuova questline introdotta da Capcom nel titolo è consigliata dalla stessa software house solo a chi abbia già terminato DD o abbia almeno raggiunto il livello 50 (…ed il raggiungimento del livello 50 credeteci è una visione mooooolto ottimistica viste le difficoltà in cui vi imbatterete nei sotterranei).
La nuova espansione vede la comparsa di una misteriosa e sinuosa ombra femminile, tale Olra, che troverete a Cassardis (nostra città natale), ma solo di notte, e che vi chiederà di darle aiuto investigando su quanto sta accadendo sull’isola incantata per svelare i segreti di una struggente storia d’amore e morte, conducendovi personalmente, una volta accettata la missione, all’ingresso di Nerabisso, luogo in cui si svolgerà l’intera nuova avventura di questa sorta di espansione che è Dark Arisen.
Se iniziate il gioco dall’inizio non avendo quindi a disposizione nessun salvataggio di Dragon’s Dogma non sognatevi nemmeno lontanamente di poter lanciarvi subito in questa nuova avventura (anche perche, materialmente, non potrete farlo), ma concentratevi prima sulla trama principale del gioco, portatela a termine e godetevi anche il gioco con le sue magnifiche atmosfere magari, o quantomeno cercate, come consigliato dagli sviluppatori, di raggiungere almeno al livello 50 (ma potete esserne sicuri, anche qualche decina di livelli in più non vi dispiacerà affatto).
Nerabisso è un dungeon insidioso e assai difficile, pieno di nemici che vi metteranno duramente alla prova e all’interno del quale potrete imbattervi nella morte … e badate bene che qui non stiamo parlando solo ed esclusivamente di mera retorica, in quanto uno dei nemici che vi potrete ritrovare a fronteggiare in questa zona sarà proprio il tristo mietitore. Di fronte alla “Morte” viene da pensare alle parole degli sviluppatori del gioco che volevano rendere l’area di questa nuova espansione “tosta”… ma qui si rischia davvero di eccedere ogni soglia di sopportazione umana! La carissima Morte infatti vi renderà la vita difficile non solo in virtù di una incredibile resistenza, ma anche grazie ad un quantitativo di vita veramente esagerato; essa sarà inoltre in grado di causare status alterati di varia natura e come se questo non fosse sufficiente… bhe… potrà eliminarvi istantaneamente con un semplice tocco, rendendola di fatto uno degli esseri più pericolosi ed assolutamente intollerabili dell’intero dungeon.
In questa zona potremo trovare una bacheca colma di interessanti incarichi secondari, NPC in grado di potenziare ulteriormente il nostro equipaggiamento (anche nel caso si trattasse di quello forgiato dalleFiamme di Drago). Se siamo all’interno di Nerabisso significa che abbiamo già viaggiato in lungo e in largo nel mondo la fuori, siamo forti e consci delle nostre capacità e quindi, al fine di ottenere il meglio da questa nuova espansione, ci toccherà metterci sulle tracce delle belve più pericolose qui presenti; belve che saranno per lo più rappresentate da versioni potenziate di mostri presenti e già conosciuti nel corso dell’avventura su Gransys, ma a volte ci imbatteremo in vere e proprie leggende come la Morte di cui abbiamo parlato prima.
Ovviamente le difficoltà di cui sopra detto non saranno dettate solo ed esclusivamente dalla Morte che si aggira per le nuove zone del gioco, i nemici da temere saranno tanti e spesso anche parecchio fastidiosi; per ricordarne qualcuno a caso possiamo citare ad esempio i ciclopi Gore, versioni “potenziate” di quelli che si trovano in giro per Gransys e che sono dotati di una corazza che rende parecchio difficile l’arrampicata sul loro dorso per sconfiggerli, o anche i mangiauomini, fastidiosissimi esseri che potranno saltare fuori dagli scrigni e che quindi vi imprimeranno parecchia tensione anche nelle fasi di ricerca dei tesori. Quale è il risultato di tutto ciò che abbiamo fino ad adesso descritto? Bhe, semplice, il Nerabisso di Dark Arisen vi metterà addosso la stessa tensione e le stesse non esattamente piacevoli sensazioni frutto di un altro controverso e difficilissimo titolo uscito di recente: Dark Souls.
Per quanto riguarda il battle system, già ampiamente apprezzato in Dragon’s Dogma, parlando delle pedine nostre compagne di avventura (tre personaggi controllati dall’ IA che ci accompagneranno in battaglia e che andranno a comporre il nostro party e della cui crescita saremo direttamente responsabili) in questa nuova versione sembra rispondano ai nostri comandi in maniera non proprio consona; delle volte avrete seriamente voglia di spaccare tutto a fronte di clamorose debacle mentre altre esse saranno in grado di utilizzare al meglio le loro specifiche capacità e rendervi orgogliosi dei componenti del vostro party.
Per quello che riguarda le ambientazioni di questo nuovo Dark Arisen salta subito all’occhio come esse si discostino, in maniera decisa e piuttosto netta, dalle verdi colline e dalle affascinanti vallate che abbiamo imparato a conoscere portando avanti la storia principale di DD avventurandoci per le terre di Gransys; il nuovo dungeon in cui muoveremo i nostri passi infatti ci porterà ad addentrarci nell’oscurità che avvolge luoghi lugubri e vagamente gotici; oscurità che sarà di fatto il punto principale di Dark Arisen, con tantissimi corridoi e passaggi nascosti che culminano spesso con porte sigillate.
Un problema con cui il giocatore si troverà di fatto a dover fare i conti ben presto è quello del respawn, problema che sarà reso clamorosamente ancora più serio dal fatto che le carcasse dei mostri uccisi tenderanno a richiamare avversari sempre più grossi e pericolosi in un circolo vizioso che metterà seriamente in difficoltà il giocatore portandolo quasi all’esaurimento nervoso, quindi se vi volete bene prendete in considerazione l’ipotesi nella fuga, senza vergogna … a meno che non vogliate passare ore a fronteggiare nemici uno dopo l’altro bloccati sempre nello stesso punto del dungeon. All’interno di Dark Arisen ci imbatteremo anche in Barroch, un nuovo personaggio nonché Arisen decisamente molto esperto, funzionale al ruolo di negozio all’interno dell’avventura; grazie ad egli avremo la possibilità di gestire al meglio il nostro inventario, vendendo e acquistando oggetti e cambiando le nostre abilità.
Abbiamo fino ad adesso descritto Nerabisso e le difficoltà in cui ci imbatteremo, dettate da una sfida decisamente molto più impegnativa rispetto al gioco base (forse troppo?). Sarete felici di sapere che il tutto garantisce una longevità che va all’incirca dalle quindici alle venti ore, a seconda del completamento delle quests secondarie, ed una quantità di materiale impressionante calcolando nell’insieme anche le nuove abilità, le armature e gli oggetti inediti… e nonostante ciò non abbiamo ancora detto tutto!
Dark Arisen non è infatti solo il Nerabisso, visto e considerato che questa nuova versione del titolo include anche tutta l’avventura principale contenuta nella versione originale di Dragon’s Dogma, avventura che Capcom, prendendo seriamente in considerazione le critiche ricevute dai fans, ha cercato di migliorare il più possibile.
Una volta avviato il gioco pronti per iniziare la nostra avventura saremo catapultati immediatamente in una sorta di tutorial sul campo che ai più sembrerà inopportuno e piuttosto avventato e confusionario dato che di ciò che farete vi rimarrà ben poco. Terminato il tutorial la vostra avventura (re)inizierà nella maniera più consona per un GDR … creazione del personaggio e inizio della storia in quel di Cassardis, un tranquillo villaggio di pescatori dove comparirà il “Drago” e voi: pescatore e guerriero improvvisato, una volta impugnata la spada vi ritroverete a dover fronteggiare il suddetto mostro sulla spiaggia. Ovviamente il combattimento durerà una manciata di secondi al termine dei quali sarete messi ko dal drago che vi strapperà via il cuore. Vi risveglierete su una spiaggia piena di cittadini che compiangono i cari uccisi dal drago appena apparso mentre il protagonista, privato del suo cuore, sarà vivo e sarà chiamato dal drago stesso a divenire Arisen ed impugnare la sua spada per sfidarlo. Starà adesso a voi scegliere la vostra arma per divenire un Guerriero, un Mago o un Arciere (con abilità, colpi, tecniche speciali e parametri associati che ne conseguiranno).
“E’ arrivato il momento di iniziare la tua avventura come Arisen.
Il cammino che hai davanti prima di poter riconquistare il tuo cuore del drago è molto lungo”
Il mondo su cui muoveremo i nostri passi tra quests principali e secondarie è veramente molto vasto, piacevole da esplorare e ricco di dettagli.
La vasta gamma di incarichi da portare a termine rende il gioco particolarmente lungo e piacevole da giocare, con una longevità che può arrivare anche a raggiungere 100 ore se si è intenzionati a portare a termine tutte le missioni disponibili nel gioco.
Capcom si è adoperata nella migliore maniera possibile al fine di migliorare il comparto grafico già assai buono, ha reso ancora più numerose le possibilità di personalizzazione del pg, sono stati anche notevolmente limitati i rallentamenti rispetto alla versione uscita un anno fa. L’esperienza di gioco è stata inoltre resa più piacevole andando a smussare quegli spigoli che con la versione originale avevano fatto storcere il naso a non pochi videogiocatori; primo fra tutti il problema dei cristalli per il teletrasporto, cristalli che sono adesso reperibili con maggiore facilità, disponibili ad un prezzo ridotto ed inoltre sono numericamente aumentati i portali. Tali miglioramenti al gioco saranno sicuramente maggiormente apprezzati da chi inizia l’avventura dal principio e non si avventura solo ed esclusivamente in Nerabisso, il che rende la pubblicazione di questo titolo assolutamente legittima da parte della software house nipponica, rendendo questo titolo come già ampiamente detto ben più che un semplice DLC o espansione del Dragon’s Dogma uscito un anno fa.
Tuttavia non è tutto oro quello che luccica e anche per questo titolo, tirando le somme, è giunto il momento delle dolenti note.
Ci troviamo cosi infatti costretti a parlare di alcuni difetti che perdurano anche in questa nuova versione nonostante siano limitazioni tecniche scarsamente tollerabili, come ad esempio l’assoluta impossibilità di nuotare, ma in particolar modo l’odiosa presenza delle bande nere, probabilmente necessarie per non mettere ancora di più sotto pressione il motore proprietario MT Framework che porterà ancora qualche rallentamento soprattutto nelle fasi più confusionarie degli impegnativi scontri che avranno luogo nel Nerabisso. L’area attiva su schermo risulta quindi limitata dandoci un senso di costrizione e portandoci a sognare la possibilità di un seguito a schermo pieno sulle console della prossima generazione.
Ad una nuova campagna duratura ed impegnativa oltre qualsiasi previsione, Capcom accompagna una serie di miglioramenti al gioco base, rendendo il titolo sicuramente molto appetibile a chi lo gioca per la prima volta e non scontentando chi aveva bisogno di una nuova e maggiormente difficile sfida.
Se non avete giocato a Dragon’s Dogma questo è sicuramente un titolo da prendere.
Tantissimi miglioramenti al gioco e numerosissime nuove armi ed armature rendono il titolo sicuramente un boccone appetitoso per tutti i videogiocatori nella speranza che Capcom si decida a regalarci un bellissimo seguito.