C’è qualcosa di veramente magico in Expand, dalla grafica minimalista e monocromatica fino alla spettacolare colonna sonora che ci accompagna. Un puzzle game composto da cerchi concentrici e cunei, che si espandono e restringono in modo ipnotico. Sviluppato da Chris Johnson e Chris Larkin, è disponibile per PC e PS4.
Sarò sincero, prima che mi venisse affidata la recensione non avevo idea di che titolo fosse e Expand né tantomeno chi fosse lo sviluppatore. Non avevo alte aspettative inizialmente, perché non credevo che un gioco del genere potesse essere ciò che realmente è: una piccola perla. Scopriamo insieme la versione PS4.
Storia di un quadrato rosa
Noi impersoneremo un piccolo quadrato rosa che dovremo guidare all’interno di questo ambiente mutevole, caratterizzato da cerchi e cunei. L’obiettivo è di raccogliere quattro parti, una in ogni livello, per sbloccare la zona finale.
In alcuni momenti il percorso si rivelerà solamente se ci muoveremo, altre volte cambierà costantemente. Un particolare interessante è che ogni volta che moriremo, il percorso subirà una piccola variazione: se prima il punto di partenza era in basso a sinistra, morendo si sposterà un pochino più in alto, non modificando però la difficoltà.
I primi livelli di gioco sono un tutorial semplice ma efficace. Si tratta semplicemente di imparare a muoversi e a schivare gli ostacoli ragionando, evitando di toccare le linee rosse e di farci schiacciare dalle forme in movimento, che ci faranno tornare al checkpoint.
Il gioco consta di quattro zone con difficoltà simili, che potranno essere giocati in qualsiasi ordine. Potete andare a simpatia, in pratica. In ogni livello ci saranno meccaniche diverse, che dovremo apprendere per superare poi la zona finale, composto da tutto ciò che avremo imparato precedentemente. Ogni zona è enorme, anche se all’apparenza può sembrare strutturata in uno spazio limitato.
La più grande abilità di questo gioco è quella di catapultare in uno stato profondo di meditazione, mentre il livello si sviluppa ipnoticamente intorno al giocatore e la colonna sonora fa perfettamente da contorno.
Una pecca che però si fa molto sentire durante il gioco è il fatto che le sfide siano divertenti ma cozzino contro l’obiettivo principale, cioè la meditazione. Il fatto di essere un quadrato in un mondo sferico è molto penalizzante, perché è difficile evitare i bordi degli ostacoli, soprattutto se bisogna farlo senza sbagliare il timing. A lungo andare la situazione diventa parecchio stressante.
Insomma, se il gioco si concentrasse di più sui puzzle e non sulla precisione e i riflessi, sarebbe più facile raggiungere lo stato meditativo necessario per godere appieno del titolo.
Grafica minimal: scelta azzardata?
La grafica è talmente minimalista che non c’è molto da dire a riguardo. I livelli si basano solamente su tre colori: il bianco delle “strade” percorribili, il nero dei bordi delle zone e il rosso degli ostacoli.
Anche se potrebbe sembrare una scelta un po’ azzardata quello di utilizzare solo tre colori per l’ambiente, è stato fatto un lavoro egregio e i livelli sono visivamente puliti ed eleganti, si lasciano giocare con piacere. La quasi totale mancanza di scritte inoltre lascia che a parlare sia solo il gameplay.
Colonna sonora da tripla A
Il punto forte del titolo è la colonna sonora, composta da Chris Larkin utilizzando un engine chiamato FMOD, che permette alla musica di cambiare e adattarsi in base alla posizione del giocatore. Per approfondimenti, potete trovare una spiegazione completa sul sito dello sviluppatore.
Sull’aspetto sonoro non ci sono critiche da fare, è stato fatto un lavoro eccezionale, studiato nei minimi dettagli per agevolare e rilassare il giocatore.
In conclusione
Expand è un titolo veramente valido e offre un’esperienza unica. È perfetto per passare del tempo a meditare su qualcosa oppure per staccare il cervello dai problemi. Grafica minimale, la quasi totale mancanza di scritte e la colonna sonora eccezionale lo rendono estremamente consigliato a chiunque, anche ai non amanti del genere.