L’inverno è arrivato e nelle lande, ormai ghiacciate e bianche, di Fade to Silence la resistenza è basata su rarissime risorse. Il gioco sviluppato da Black Forest Game e pubblicato da THQ Nordic è disponibile dal 30 aprile ed è principalmente un survival, con la possibilità di giocare anche in modalità cooperativa, ma attinge da altri generi, come il combat system dalla serie dei Souls o dai gestionali. La neve è grande protagonista ed Ash, il protagonista, sarà impegnato nel rimuovere la corruzione che ha ormai inglobato la natura circostante. È possibile acquistarlo su Amazon con una cifra che si aggira intorno ai 40€. Mentre da queste parti potete controllare i requisiti per farlo funzionare al meglio sul PC.
Sopravvivere
In Fade to Silence si controllerà Ash, un sopravvissuto che ormai non ha più niente. Risvegliato si ritroverà davanti la bianca desolazione dell’inverno perenne, mentre il suo accampamento è in preda alle fiamme. Ash, però, ha dalla sua la possibilità di liberare il mondo dalla corruzione interagendo con cristalli oppure con i nidi che amplificano questo male e dentro di lui si annida uno spettro che non mancherà di metterlo alla prova più e più volte. L’ultima frase del tutorial che insegna la base del gioco, quali il movimento, la purificazione e il combattimento dice: “Esplora, sopravvivi e scopri il tuo passato”. Niente di migliore per descrivere l’esperienza di gioco in cui stiamo andando incontro. Perché Fade to Silence è questo, una continua esplorazione per sopravvivere in cerca di risposte.
Morte dall’alto
L’inizio del gioco è poco intuibile ma la schermata di inizio mette in guardia. C’è la possibilità di scelta tra due modalità, o livelli, quello denominato “esplorazione” con vite infinite e più semplice e quello chiamato “sopravvivenza” con un numero limitato di morti e che sblocca gli obiettivi. È facilmente intuibile che Fade to Silence è pensato per la seconda modalità, mettendo il giocatore nella facoltà di scegliere ed agire pensando e calcolando ogni mossa, in quanto il permadeath potrebbe essere sempre dietro l’angolo. L’inverno non sarà l’unico ostacolo, creature mostruose sono sempre pronte a mettere il giocatore alla prova, tra mostri gracilini che colpiscono alla distanza o esplodono a nemici più corazzati che non cadono facilmente, l’attenzione dovrà essere sempre alta, mentre letali tormente obbligheranno a cercare velocemente un rifugio per non perire prima del dovuto. E anche dall’alto è possibile che arrivino colpi spesso mortali.
Costruzione
La componente survival basata sul raccogliere risorse e backtracking può essere intervallata con la gestione e costruzione dell’accampamento. Ash è in grado di creare piccoli oggetti, come pozioni curative oppure armi e accessori base. Ben presto inizieranno a diventare poco efficaci, quindi l’unica soluzione è affidarsi alle costruzioni e ai compagni di viaggio che si troveranno nelle varie zone della mappa e “liberabili” grazie ad una piccola quest. Essi possono andare a caccia di carne, di legna o di metalli che serviranno per la sopravvivenza del piccolo accampamento che pian piano riprenderà vita e si porrà come ultimo baluardo contro l’inverno e la corruzione. Nelle fasi avanzate del gioco creare delle difese e delle palizzate saranno vitali per la sopravvivenza, in quanto il nemico non si limiterà ad aspettarci, ma inizierà a cercarci.
L’inverno in compagnia
Ogni compagno è unico, avrà la sua storia e le sue abilità dove può dare il massimo, ma non si muoverà senza una meta. Il giocatore dovrà prima trovare il luogo adatto al “farming”, poi iniziare per primo la raccolta e solo alla fine potrà mandare un alleato a raccogliere i materiali. Le costruzioni permettono l’utilizzo di risorse che Ash non può utilizzare, oppure per la creazione di oggetti di potenza superiore. Ogni edificio o area di raccolta dovrà essere gestito da un compagno, e non sarà immediato. Ognuno di questi compiti sarà svolto in ore di gioco, come una qualsiasi giornata lavorativa. Inoltre bisogna sempre tenere conto dei bisogni dei compagni, quali la stanchezza, la fame oppure il freddo, perché ognuno di loro è una risorsa indispensabile ma dispendiosa.
L’ultima morte
Fade to Silence mette a disposizione del giocatore 3 vite, che è possibile aumentare di numero grazie a determinati oggetti, ma inesorabilmente scenderanno in caso di dipartita. Esaurire le vite equivale alla morte e, cosa non così improbabile, al ricominciare da capo l’esperienza, ma con piccoli benefit. Il permadeath porta con sé un simil albero delle abilità dove sarà possibile migliorare l’inizio del gioco, tutto il resto sarà resettato, come se fosse il primo avvio. Quindi si ritorna alla solita routine, liberare gli avamposti distruggendo i nidi, anche se gli elementi principali del mondo di gioco non vengono mossi, permettendo al giocatore di scegliere quale strategia attuare prima di ributtarsi in mezzo alle tormente e nemici.
Impugnare la spada
Il combat system fa il verso a quello visto nei giochi di From Software. Purtroppo non riesce nell’intendo di rendere questa meccanica divertente, la legnosità del personaggio e il basso valore della stamina non permette combo o combattimenti più adrenalinici. Così come la purificazione dei nidi e cristalli che si basa sul premere un tasto ripetutamente. Queste due meccaniche sembrano un grande placeholder, che stonano con il resto che per essere un team quasi indipendente è fin ottimamente curato. Stesso discorso per la grafica, arretrata e al limite del monocromatico, ma l’atmosfera restituisce un buon colpo d’occhio anche se tutti questi toni di bianco e grigio alla lunga stufano anche un amante del bianco.
Mix imperfetto
Per farla breve Fade to Silence è pieno di generi, così come di alti e bassi. Nella parte survival, così come quella della gestione e costruzione, mostra i muscoli e riesce a mantenere il giocatore incollato nonostante il backtracking tipico del genere, mentre nella realizzazione tecnica e nel combat system cade malamente. Questo mix è pur sempre un’esperienza videoludica valida e difficilmente frustante, ma anche quello che potrebbe essere definiti un “vorrei ma non posso”. Se siete alla ricerca di un survival correte, se invece cercate un simil Souls scappate. Se siete alla ricerca di un computer che permette il funzionamento di questo e altri titoli potete dare un’occhiata a questo articolo.