Sviluppato da Ubisoft Reflections, Grow Up è un platform game che ha fatto il suo debutto nel 2015 con il nome di Grow Home che era una sorta di demo volta a mostrare sul campo nuove procedure per la gestione di alcuni elementi di game design. Grazie ad una idea semplice ma di qualità, la demo ha avuto un inaspettato successo spingendo Ubisoft a portare sulle nostre console e PC una versione “finale” del gioco.
Il titolo rientra nella categoria di giochi indie e come tale è venduto ad un prezzo contenuto (9.99€), ma nel suo piccolo, nel suo lento far crescere e scalare, Grow Up potrà far sorridere e divertire molte persone.
LA NAVE, IL PIANETA, LO SCHIANTO
La trama del gioco non brilla sicuramente per originalità ma, nella sua linearità, risulta funzionale al gameplay proposto. Durante il suo viaggio nello spazio, il robottino BUD sta perdendo diverse partita a Tic Tac Toe con MOM. Il risultato degli incontri è tutto a favore di quest’ultima e, durante l’ennesima rivincita, i due si trovano nel bel mezzo di una pioggia di asteroidi che manda in frantumi la loro nave spaziale. Il nostro BUD si ritrova così su un pianeta sconosciuto e dovrà capire come recuperare tutti i pezzi della nave e salvare MOM. Ad aiutare il nostro piccolo protagonista avremo POD, una sorta di intelligenza artificiale sbucata dal nulla che adora, molto probabilmente, dare supporto a chi ne ha bisogno.
Le prime differenze che si avvertono dalla demo dell’anno scorso sono sicuramente il pianeta che potremo esplorare per tutta la sua superficie. Seguono le varie zone in cui BUD si dovrà destreggiare al meglio in diverse regioni caratterizzati da climi caldi e freddi e spesso ricche di vegetazione. Proprio grazie alle piante che troveremo in giro potremo raggiungere le zone sospese e destreggiarci così tra i livelli che compongono il gioco.
Per i giocatori alle prime armi i primi minuti di gioco sono all’insegna della frustrazione più totale. Vuoi l’abitudine ad uccidere sempre qualcosa e comunque, vuoi l’incapacità di capire i comandi a schermo, il gioco necessita di qualche minuto di assestamento prima di essere padroneggiato la meglio.
Grow Up propone in tutto ventiquattro diverse piante che dovranno essere utilizzate nei migliori dei modi per riuscire a proseguire la nostra avventura. Questo elemento da libero sfogo alla nostra fantasia, ma non possiamo nascondere il fatto che quelle davvero utili sono quattro, con una di bonus solo in determinate situazioni. A complicare le cose c’è da riportare una sorta di macchinosità nella gestione del nostro caro BUD. Voluto o meno, come per dare un senso di gravità, questo aspetto aumenta il livello di agitazione nelle prime fasi di gioco.
Sono presenti dei comodi teletrasporti che, una volta attivati, rendono il gioco meno frustrante (cadere da 50 metri dopo averci messo mezz’ora per arrivarci è da lancio del pad nel televisore). Per completare il gioco serviranno circa quattro o cinque ore ma per finire tutto quello che ha da offrire Grow Up si può tranquillamente superare indicativamente le otto ore. Il gioco infatti offre, oltre alla “storia”, ci sono anche una quarantina di sfide da completare entro un tempo limite.
In aggiunta per gli amanti del “platino” potrete dedicarvi alla ricerca dei centocinquanta cristalli, migliorando inoltre le abilità di BUD. Il nostro robottino avrà un totale di sei abilità da sbloccare che ci permetteranno di planare, rimbalzare e di rotolare, elementi che ne miglioreranno significativamente il controllo. Assenti del tutto delle vere quest secondarie che possano sviare il giocatore dal recuperare i pezzi dell’astronave rendendo di fatto Grow Up molto simile alla demo da cui deriva. Tirando le somme possiamo catalogare questa versione come un corposo aggiornamento di quanto visto precedentemente, ma che non stravolgerne lo spirito che lo aveva caratterizzato.
UPGRADE GRAFICO MODERATO
Il motore grafico non ha ricevuto grossi aggiornamenti rispetto all’anno scorso, ma si nota un frame rate più stabile ed una pulizia generale degli elementi di gioco. La fisica del gioco dovrebbe essere stata perfezionata ma, pad alla mano, non abbiamo notato tutta questa differenza. Tecnicamente parlando l’elemento che colpisce di più è la verticalità del gioco: è possibile superare i 5000 metri di altezza ed arrivare sulla Luna, dopodiché buttarsi ed esplorare il mondo fluttuando al di sopra di esso.
La paletta dei colori è stata ampliata, ma rimangono molte compenetrazioni poligonale che in alcune situazioni impediscono di proseguire e obbligano quindi a dover tornare sui propri passi per aggirare il problema. A livello di design in generale possiamo apprezzare le scelte stilistiche, già viste precedentemente, con l’aggiunta di nuovi elementi come animali ed altri elementi di contorno. Orecchiabili le musiche d’accompagnamento ed a tratti evocative, ma il comparto sonoro sicuramente non è uno degli elementi più significativi ed incisivi del gioco.
Commento Finale
Grow Up è di fatto il gioco completo nato dalla demo di Grow Home. Per chi ha apprezzato il genere si troverà tra le mani una versione del gioco più ricca di elementi e riveduta ma senza troppe profonde novità. Una modalità cooperativa sarebbe stata apprezzata ed avrebbe allungato significativamente la longevità del gioco oltre che il divertimento. Il titolo è consigliato a chi ha apprezzato la prima incarnazione e per chi ama e vuole provare un genere alternativo a buon prezzo.