IL CALCIO E’ UN GIOCO DI… RUOLO

Il calcio è dovunque. In qualunque luogo, in qualunque forma, che lo vogliate o meno, lui è sempre lì a invadere la cultura contemporanea, anche e soprattutto se si parla di videogiochi. Dai classici FIFA e PES, ai vari manageriali, è difficile non trovare qualcosa che abbia il pallone come elemento distintivo. Siamo abituati a incasellare questi giochi nella categoria sportivi o al massimo manageriali. Eppure qualcuno ha reso il calcio un gioco di ruolo. Stiamo parlando di Level-5 e della sua serie Inazuma Eleven. Un RPG che combina gli elementi tipici del calcio (ruoli, formazioni, statistiche) con elementi tipici dei GDR come poteri speciali, punti vita e punti tecnica ed esperienza.

Una serie, quella di Inazuma Eleven, che in pochi anni ha prodotto molte versioni uscite a breve distanza ravvicinata tra loro, anche e soprattutto per seguire e sfruttare il successo dell’omonimo anime televisivo abbastanza famoso anche da noi (in Italia è possibile vederlo sul canale Disney XD).

Il 27 Marzo è uscito l’ennesimo capitolo di questa serie, suddiviso in due versioni, Inazuma Eleven Go: Chrono Stone Tuono e Fiamma.

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DUE CALCI NEL PASSATO

Il gioco segue le vicende degli studenti/atleti della squadra di calcio della Raimon Junior High. La storia ci propone un protagonista, Arion Sherwind, che dovrà salvare il gioco del calcio da una organizzazione che lo vuole cancellare. Per fare ciò andrà a spasso nel tempo alla ricerca dei migliori giocatori per comporre la sua squadra invincibile. Questo saltellare nei vari periodi storici è uno stratagemma molto collaudato quando si tratta di comporre una trama accattivante per un gioco. In questo caso l’esasperazione e le forzature storiche da un lato sono in linea con la natura fantasticheggiante di Inazuma Eleven, ma dall’altro ci danno la sensazione di abbandonare spesso e volentieri il tema calcistico per deviare verso il più articolabile tema fantasy degli RPG. La trama certo non lascia senza fiato, ma mantiene un buon livello e una sostanziale coerenza per tutta la durata del gioco.

Si potrebbe facilmente considerare Inazuma Eleven come un erede spirituale di quel Capitan Tsubusa (Holly e Benji) che spopolò negli anni ’90, ma non è così. Lo stile del titolo pesca a piene mani dalla cultura anime giapponese di cui il calcio è solo una piccola parte. Le armature che si possono indossare ricordano I Cavalieri dello Zodiaco, gli Spiriti Guerrieri da evocare sembrano tanto quelli di Blue Dragon, e così via. In un tripudio di omaggi e furti. Stile jappo insomma, ma che non rinuncia strizzare l’occhio all’occidente.

PARTITE A PUNTATE

Anche il gameplay risente molto dell’influenza della serie animata omonima, con continue interruzioni durante le partite più importanti. L’intrusione perenne di elementi narrativi nelle sfide frammenta a tal punto il gioco da far nascere in noi il desiderio di spegnere e di fare una lunga pausa. Non è noia, ma la necessità di staccare la spina da qualcosa che distrae e distoglie dall’azione spesso e (troppo) volentieri.

Le partite, che restano comunque l’elemento principale del gioco, si dividono in sfide 5 contro 5, che sono frequenti e alle volte ci danno la possibilità di assoldare calciatori extra (utili per allungare la panchina), e in partite vere e proprie 11 contro 11 attorno alle quali si sviluppa la trama principale del gioco. Le sfide a lungo andare risultano ripetitive e monotone, ma necessarie se vogliamo far aumentare il livello della squadra e soprattutto se vogliamo avere nelle prime fasi di gioco giocatori all’altezza degli avversari. Le partite con 11 giocatori sono quelle più combattute e avvincenti, al netto delle onnipresenti cut scene. Ma l’enorme mole di variabili, tecniche speciali, movimenti dei compagni, spiriti da evocare, barra di avanzamento da riempire e poteri da dosare rende complesso e dispersivo il gioco a mano a mano che si va avanti nella storia, ma aumenta anche di un po’ il livello di sfida che comunque rimane non altissimo.

La fase esplorativa è circoscritta a personaggi secondari con i quali l’interazione è minima (per non dire nulla), alcuni scrigni per ottenere equipaggiamento, punti di ripristino, venditori e reclutatori di giocatori da sbloccare andando in giro a fare foto o recuperare temi e oggetti.

SUONA UN’ORCHESTRA

Inazuma Eleven Go: Chrono Stone Tuono e FiammaA tutto questo però si affianca lo stile Level-5 per quel che riguarda design e sonoro e qui, è il caso di dirlo, la musica cambia. Graficamente i personaggi, le ambientazioni e gli effetti visivi sono ottimamente disegnati. Anche il più secondario dei personaggi nella sua semplicità di linee trova carattere e unicità. Un lavoro certosino di cesellatura grafica che si esalta nella cura dei dettagli. Dalle armature ai poteri speciali fino alle ambientazioni, lo stile cartoon del gioco non manca di concedere il piacere della scoperta appena si sblocca una novità. Peccato solo che con la prima versione del 3DS alcune volte questa mole di effetti a schermo rallenti fastidiosamente il frame rate.

Giocare in 3D a patto di sacrificare un po’ la durata della batteria, con l’effetto di immedesimarsi ancora di più nelle ambientazioni e soprattutto nell’uso delle tecniche speciali che piacevolmente oltrepassano lo schermo fino ai nostri occhi.

I dialoghi, interamente doppiati in italiano, sono nella media e sono accompagnati da una colonna sonora dai toni epici che si fonde perfettamente al gameplay e soprattutto alle più riflessive fasi di preparazione delle partite. Le musiche accompagnano con enfatici suoni da grande orchestra ogni fase dell’avventura. Difficilmente vi stancherete di ascoltarle.

Il comparto online è tutta una scoperta visto il poco che abbiamo potuto provare e quindi non ci sentiamo di esprimere giudizi. La certezza è che tra partite online e scambi di giocatori per potenziare la squadra Questo Inazuma Eleven promette qualche ora in più di gioco concedendo la possibilità di giocare senza seguire gli schemi preconfigurati e la forzata presenza di determinati giocatori in campo della modalità storia.

COMMENTO DELL’AUTORE
Inazuma Eleven Go: Chrono Stone Tuono e Fiamma è un gioco semplice che con aggiunte varie al gameplay rispetto alle passate versioni è stato appesantito e articolato senza tuttavia riuscire pienamente nell’impresa di renderlo più avvincente. Troppi nuovi elementi e variabili sono stati inseriti senza tuttavia perfezionare il gameplay che richiede ancora una buona dose di affinatura. Compensano questi difetti la buona realizzazione grafica e sonora. Consigliato ai giocatori della fascia preadolescenziale e a chi segue l’anime in TV. Sconsigliato invece ai gamer di GDR vecchia scuola o di alto livello che potrebbero trovarlo eccessivamente facile, monotono e imperfetto.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve