La cultura nordica di Jotun: Valhalla Edition, dopo essere approdato su PC, punta la sua prua verso PlayStation 4, PlayStation Vita, Xbox One e Wii U. Abbiamo potuto mettere le mani sulla versione per la console casalinga di Nintendo e ci siamo spinti fin nel cuore della religione e delle credenze vichinghe per sfidare divinità e conquistare il nostro posto nel Valhalla.
Una valchiria contro gli dei
Tema portante del titolo e il viaggio di una donna vichinga, vittima di un naufragio, alla conquista del proprio posto nel Valhalla, il paradiso dei popoli nordici. Per fare ciò la nostra eroina dovrà impressionare le divinità sconfiggendole grazie alla sua fidata ascia bipenne e ad alcuni poteri divini conquistati durante le sue peregrinazioni nei vari angoli del Ginnungagap, l’abisso cosmico che c’era prima della creazione.
La mitologia nordica è il tema attorno al quale ruota questa avventura. Un susseguirsi di scenari e figure provenienti dagli antichi culti dei vari Odino e Thor. Una storia raccontata da una voce fuoricampo che parla in lingua norrena (per fortuna ci sono i sottotitoli anche in italiano) con pochissime scene di intermezzo e una regia capace di sorprendere e accompagnare l’azione senza essere mai invadente né ovvia, puntellando le fasi meno “giocate” delle varie aree con stralci di racconti ben strutturati.
La semplicità di una fiaba
In linea con questa volontà di raccontare più che di far giocare c’è anche una grafica essenziale che traccia linee e figure da libro delle fiabe. Pochi tratti di penna e colori netti sono bastati ai disegnatori per trasportare su schermo le figure mitologiche che popolano l’aldilà vichingo. I disegni dei personaggi in alcuni casi sembrano perfino così semplici paiono essere stati disegnati da un ragazzino, ma che in realtà sono iconici proprio per la loro semplicità e pulizia di colori.
Stesso discorso per i (pochi) elementi da scenario con i quali è possibile interagire, mentre i fondali sono quadri estemporanei prerenderizzati dai colori armoniosi entro i quali la nostra eroina si avventura con una schermata sulla quale sono presenti le informazioni essenziali, barra della vita di personaggi e boss e poco altro, proprio per dare risalto alle scelte stilistiche dei game designer.
Purtroppo la visuale isometrica dall’alto si allarga spesso durante alcune fasi contro i boss o nella risoluzione di alcuni enigmi riducendo le dimensioni e la chiarezza dell’azione. A complicare le cose si ci mettono anche alcuni pesanti cali di frame rate, soprattutto negli scontri più affollanti, che rovinano l’atmosfera e rendono difficoltose alcune azioni di gioco.
Questa versione Wii U non sfrutta appieno le peculiarità del pad della console poiché non è possibile trasferire l’azione sullo schermo secondario (cosa che sarebbe stata molto utile) lasciando allo stesso solo le funzioni di visualizzazione (microscopica) della mappa e l’utilizzo dei poteri tramite il tocco touch.
Ascia umana e poteri divini
Tra rune e poteri da recuperare e boss da sconfiggere il ritmo di gioco è lento e poco spazio è lasciato all’azione vera e propria o alla risoluzione dei puzzle ambientali, complici anche i non frequenti scontri con gli avversari e una IA molto bassa. Un viaggio in una storia con pochissima interazione con nemici ed elementi di scenario che se, come detto, da un lato concede la libertà di godersi il racconto, dall’altro in alcuni frangenti rende monco il gameplay con alcune aree troppo vuote e prive di un reale interesse.
Gli enigmi da risolvere sono perlopiù semplici e l’esplorazione è pressoché lineare con le uniche deviazioni sul percorso dettate dalla ricerca delle mele d’oro, utili per aumentare la barra della vita, e le statue, necessarie per acquisire i poteri divini, entrambe segnate in maniera molto approssimativa sulla mappa sulla quale non è visibile la nostra posizione esatta, ma solo l’area del livello in maniera poco dettagliata.
Il livello di sfida non raggiunge picchi di difficoltà elevata, ma nelle battaglie contro i boss l’asticella si alza, costringendo a ripetere più volte lo scontro o a visitare altre aree alla ricerca di più energia e più poteri. Per fortuna l’esplorazione è libera anche se molto spesso la macchinosità dei movimenti della protagonista e la lunghezza dei livelli riduce il gusto dell’avventura, soprattutto se si riaffrontano le stesse zone più volte per recuperare tutti i power up.
Pochi anche i pattern d’attacco disponibili (attacco semplice, attacco potente, poteri e schivata) che, complice una leggera legnosità dei movimenti, rendono alcuni scontri davvero frustranti. Multiplayer assente, ma è una mancanza che non si sente per nulla considerando la durata complessiva del gioco discreta (meno di dieci ore) e un prezzo (13.99€) davvero interessante.
Commento finale
Peculiare, narrativo, snello; con queste tre parole si può facilmente semplificare il cuore di Jotun: Valhalla Edition. Una avventura più da vivere che da giocare, ma che regala immagini fiabesche rare nel comune gusto videoludico contemporaneo.
Peccato per qualche lacuna di programmazione (almeno per la versione Wii U, non sappiamo se valga anche per le altre) e una leggera pochezza di interazione e di gameplay che avrebbero potuto dare a questo gioco un valore maggiore. Consigliato certamente a tutti quelli che cercano un gioco diverso da tanti altri e per il quale non occorra un monte ore eccessivo.