E siamo arrivati a due: Microsoft ha portato finalmente sulle nostre console il seguito di Killer Instinct, il reboot del famoso brand. Andiamo a vedere insieme che cosa è cambiato e come in questa nuova versione!
ROSTER… PARLIAMONE.
La prima cosa che salta all’occhio è il roster: diviso in due sezioni, in una troveremo disponibili i lottatori della passata stagione, nell’altro, per ora, solo due: TJ Combo e Maya, gli altri arriveranno nel corso del tempo a cadenze regolari, rilasciati come contenuti aggiuntivi gratuiti per chi ha acquistato il titolo completo e come add-on a pagamento per tutti i fruitori della versione “standard” di questo gioco.
Prendiamo quindi TJ come nostro campione (misoginia, portami via!) e proviamo a farci strada a suon di cazzotti nelle varie modalità che il gioco offre.
COME… TUTTO QUA?
Selezionato il nostro guerriero, è ora di testare la nostra forza e la nostra abilità nella sacra arte degli schiaffoni: selezioniamo quindi la modalità Storia solo per scoprire, ahimè, che parimenti a (molti) altri contenuti sarà rilasciata solo nel corso del tempo. Ok, nessun problema, viriamo quindi verso le modalità arcade e allenamento.
La modalità arcade prevede la classica scalata al vertice, in un susseguirsi di combattimenti con una difficoltà sempre maggiore, niente di nuovo sotto il sole quindi. La curva di accrescimento della difficoltà è ben calibrata e riesce a tenere il livello di sfida alto al punto giusto, riuscendo a non risultare frustrante.
La modalità allenamento è molto curata e presenta un tutorial ben fatto, che riuscirà a trasformare, con un po’ d’applicazione, ogni lottatore in una macchina di morte dedita a combo lunghissime ed esteticamente appaganti, il tutto supportato da una modalità “sfida” molto divertente e abbastanza longeva.
Rimane comunque il fatto che solo due o tre modalità fruibili e la mancanza della storia danno l’impressione di un titolo “castrato”, in parte manchevole di qualcosa.
UN NOTEVOLE BALZO GRAFICO! E ANCHE L’AUDIO NON È MALE!
Una delle cose che saltano subito agli occhi è il miglioramento del comparto grafico rispetto alla scorsa edizione del titolo: miglior definizione, imperfezioni come compenetrazione di poligoni e texture “slavate” sono ridotte all’osso, anche gli effetti particellari sembrano nettamente migliorati; stesso discorso per le animazioni dei personaggi, meno legnosi e rigidi rispetto al passato. Insomma, da questo punto di vista non abbiamo da dire nulla, è effettivamente uno spettacolo appagante per i nostri stanchi bulbi oculari!
L’audio è ottimo, ben definito, nitido; sarà un piacere sentire il rumore delle vostre nocche che impattano contro le gengive dell’avversario di turno. I temi sono azzeccati e riescono a non risultare noiosi o pedanti durante i nostri combattimenti.
PICCOLE CHICCHE PER I NOSTALGICI!
Già, anche Double Helix non è riuscita a rimanere immune al fascino dei vecchi cabinati, ragion per cui nella Ultra Edition di Killer Instinct Season 2 è compreso anche il porting del titolo originale Killer Instinct 2 in versione cabinato. Riproposto esattamente così com’era nei lontani anni ’90, è una chicca imperdibile per tutti i fan del brand, in grado di far rivivere l’esperienza della sala giochi… quasi. Purtroppo si sente la mancanza di un arcade stick!
IN CONCLUSIONE.
Un ottimo titolo anche se la formula scelta per la distribuzione non gioca del tutto a suo favore. I combattimenti sono tecnici, molto; non vi basterà strapazzare il vostro controller per vincere, ne’ contro la CPU ne’ contro avversari online. La grafica è nettamente migliorata rispetto al passato, idem per il sonoro. Qualche piccolo difetto nei controlli persiste, ma dopotutto titoli di questo genere sono da giocare con un arcade stick e non con un gamepad, ed in definitiva gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro anche in questo campo. Sicuramente potevano fare qualcosina di più anche a livello di contenuti, magari riuscendo ad inserire qualcosa in più in termini di fruibilità e modalità di gioco, cosa che avrebbe aumentato la rigiocabilità ora come ora pari quasi a zero.