Di FPS all’arma bianca ne esistono ben pochi, fortunatamente Mordhau, sviluppato e pubblicato da Triternion ed in uscita in esclusiva per PC il 29 aprile, aumenta questo numero. L’ultimo titolo del genere uscito era Chivalry: Medieval Warfare nel lontano 2012, a distanza di 7 anni troviamo un altro esponente e al momento sta vendendo in quantità su steam. Il gioco è stato finanziato su Kickstarter con 300.000$ nel 2017 ed ora è pronto a mostrare i muscoli, anzi le armature.
Uova, luce e scioperi
Partiamo col dire che Mordhau è stato tradotto utilizzando lo strumento messo a disposizione da Google, quindi sentiremo parlare di scioperi quando dobbiamo colpire (strike), sceglieremo un punto di uova per tornare in partita (spawn) e indosseremo un’armatura di luce, perché quelle leggere non sono belle (light). Essendo un gioco in multiplayer non c’è la ben che minima traccia di una storia, quindi i testi in questo modo fanno sorridere anche se mettersi le mani nei capelli penso che sia la soluzione ideale. Diverso il discorso per il tutorial che, tradotto in modo grossolano, crea non poche difficoltà ad essere capito e considerando l’importanza delle meccaniche spiegate è un problema non di poco conto. Fortunatamente il doppiaggio in inglese è di buona fattura quindi basta stare attenti al parlato più che allo scritto. L’addestramento iniziale è anche vitale per sbloccare i primi crediti in game, approfondito in seguito.
Semplice da giocare, difficile da padroneggiare
Nonostante sia un genere quasi inesplorato, Mordhau riesce nell’intento di essere immediato, soprattutto se completato il tutorial di 15 minuti, semplice e divertente sin dall’inizio. Presto si inizia a capire che non è abbastanza e si scopre un universo di informazioni e statistiche nascoste. Ogni arma reca un danno in base alla zona del corpo colpita, in base all’armatura, poi c’è da considerare la velocità in cui viene rilasciato il colpo e la distanza dei due corpi. Il fattore interessante è che è possibile scegliere tra più di 40 oggetti utilizzabili in battaglia, ripartiti tra spade a una o due mani, armi dalla distanza, scudi, mazze, padelle, picche e via discorrendo, in un sistema di creazione del personaggio quasi infinita, sia per quando riguarda lo stile che si vuole adottare, sia per la fisionomia. In un deathmatch mi sono trovato davanti Jon Snow ed era stato creato grazie all’editor.
Senza limiti
La costruzione del personaggio è un passo imprescindibile nello scacchiere di Mordhau. Si può utilizzare una delle 9 classi preimpostate ma la libertà offerta dal sistema è impressionante. Oltre alle già suddette armi si può scegliere il tipo dell’armatura, passando da quelle cosmetiche che non riducono i danni subiti, a quelle pesanti che, a discapito dell’agilità del personaggio, riducono sensibilmente i danni subiti. Oltre ad esse sono presenti elementi cosmetici da sovra applicare. Concludono 19 abilità da conferire al personaggio appena creato. Ovviamente non sarà possibile applicare tutto ad un singolo personaggio, ognuno di essi avrà 16 punti da spendere, concludendo il tutorial ci verranno consegnate 2500 monete, ogni elemento avrà un costo sia in denaro, solamente la prima volta, sia in punti. Le armi più potenti e pesanti, così come le armature avranno un costo maggiore, scendendo di pari passo, sia di prezzo che di punti, con le armi e le armature leggere.
Nessun prigioniero
Una volta scelto il personaggio, che sarà possibile modificare in qualsiasi istante, si dovrà testarlo in battaglia. Mordhau propone il classico deathmatch e la variante a squadre, una modalità orda contro i bot, una battle royale da 64 giocatori e frontline. I primi non hanno bisogno di spiegazione, anche se molti server sono stati creati per duellare contro altri giocatori, combattimenti 1v1 senza interferenze esterne, in palio l’onore, questa variante è molto interessante, sia per la varietà di stili che si incontrano, sia per imparare molti tecnicismi. Inoltre essere preso a padellate non ha prezzo. La modalità orda non inventa niente di nuovo, si parte con poche monete ed armati di soli pugni, ogni ondata regalerà al giocatore qualche moneta per equipaggiarsi, finchè tutti i partecipanti non vengono sconfitti in un’unica ondata si avanza.
Strenua conquista
La battle royale è simile al funzionamento della modalità orda, ovviamente senza bot, l’area esterna si restringe mentre la corsa all’equipaggiamento e alla sopravvivenza si fa sempre più incalzante. Frontline è, invece, la modalità più giocata al momento. Sono battaglie tra due squadre da 32 giocatori che devono conquistare e difendere i punti di interesse. Come dice il gioco è un grande tiro alla fune ed è la modalità principale del gioco. Nel campo di battaglia non ci saranno solo uomini pronti a rischiare la vita per la conquista, ma saranno presenti cavalli, balliste fisse e catapulte, il fuoco amico è presente e inevitabile, in mezzo alla battaglia essere colpiti o colpire l’alleato è all’ordine del giorno.
Tra neve, castelli e campagne
Le mappe disponibili non sono tante e traggono ispirazione da elementi medievali, spaziando tra paesaggi rurali, distese innevate e castelli. Al momento c’è un piccolo problema di bilanciamento a favore della squadra rossa che ha dei leggeri vantaggi nelle mappe con tre punti di conquista. Mordhau è mosso dall’Unreal Engine 4 e si vede, fluidità e pulizia grafica vanno di pari passo con tutta l’effettistica presente, dal sangue su armi e combattenti, dal fumo alzato dai macigni scagliati delle catapulte. Anche gli effetti sonori sono creati con grande cura, le spade che collidono, le frecce scoccate e tutto il resto rilasciano una sensazione sublime. Un difetto è presente, essendo le due squadre divise tra rosso e blu, spesso capita di non capire di che squadra fa parte un giocatore ricoperto di sangue, ma nel dubbio basta colpire per primi.
Il nuovo che avanza
Il lavoro svolto dal team Triternion è encomiabile, riuscendo a creare un gioco multiplayer all’arma bianca divertente, semplice e allo stesso tempo complesso e tecnico. Ogni caratteristica di Mordhau è calibrata e minuziosamente controllata, così come i colpi sferrati che non sono preimpostati ma vengono realizzati in tempo reale, stessa cosa per i danni localizzati in grado di spezzare guardie o mutilare gli avversari. Al momento non c’è niente di meglio che una sana sgambata all’aperto virtuale brandendo uno spadone contro un corazzato nemico.