Sviluppato da Ghost Town Game, Overcooked è un gioco di cucina cooperativo fino a quattro giocatori. Attraverso diversi stage, ed una storia quantomeno bizzarra, il giocatore dovrà vedersela con la preparazione di diversi piatti in un limite di tempo cercando di soddisfare al meglio la clientela. Pronti a salvare il mondo delle cipolle?
TRAMA
Ebbene sì, il mondo delle cipolle è in pericolo e con esso tutto il pianeta. Per salvarlo ci saranno fino a quattro cuochi che dovranno imparare a destreggiarsi al meglio in cucina prima di arrivare allo “scontro finale”.
La storia del gioco fa sicuramente da “contorno”, apprezzabile nella sua semplicità e per come viene narrata, manca però il bersaglio se voleva essere divertente e simpatica. I pochi spezzoni presenti in Overcooked non sono sufficienti a dare quella solidità ai personaggi e alla storia ma in fondo, per il tipo di gioco proposto, possiamo evitare di concentrarci troppo sulla storia ed armarci di coltello e pentole.
GAMEPLAY
Il gioco proposto dai Ghost Town Game è semplice ma funzionale. Nei diversi stage che affronteremo durante la campagna, o online, avremo una postazione in cui tagliare gli alimenti come carne, pomodori, insalata e cipolle, una dove cuocerli ed una per servire e lavare i piatti. Si, per tutti gli amanti della lavastoviglie qui dovremo lavarci i piatti a mano.
Le operazioni, che in sequenza si possono tradurre in: taglia, cucina, prepara e consegna (lava), sono disposte in su diversi livelli che dovranno essere studiati per riuscire a seguire al meglio le ordinazioni. Nel gioco infatti non solo avremo bisogno di una buona coordinazione, ma anche stare attenti a cosa prepariamo per non perdere clienti. I piatti da cucinare vanno dalle semplici zuppe agli hamburger senza dimenticare il più famoso piatto inglese: fish & chips.
Overcooked è strutturato a stage a tempo in cui dovremo consegnare più ordinazioni possibili per raggiungere un certo numero di punti per passare alla sucessiva “cucina” in un crescendo di difficoltà. Ciascuno di essi ha le consuete tre stelle che indicheranno la nostra bravura con cui abbiamo concluso il livello.
Se il tutto può sembrare semplice, una volta imparato ad utilizzare i pochi comandi richiesti per gestire le azioni del nostro cuoco, a complicarci la vita saranno le bizzarre cucine in cui dovremo muoverci per preparare le nostre ordinazioni. Alcuni stage infatti presentano parti in movimento che o bloccheranno in parte le nostre azioni o, spostando alcuni elementi, faranno in modo di farci cadere perdendo cinque preziosissimi secondi prima del respawn. Da ricordare che nel caso di caduta fuori dallo schema di gioco perderemo quanto stavamo trasportando, se è un’insalata appena tagliata pazienza me nel caso di una pietanza pronta per essere gustata…
Il gioco presenta una mappa un cui potremo muoverci nelle varie locazioni sbloccate permettendoci di migliorare un risultato precedentemente ottenuto, anche in questo caso ci saremo aspettati di più che un semplice “pulmino” per muoverci tra gli schemi con l’aggiunta di eventi casuale per migliorare le nostre skill da cuochi. Man mano che procederemo con la “campagna” sbloccheremo nuovi personaggi, ma sfortunatamente saranno solo delle icone e non daranno nessun vantaggio o svantaggio nel gioco elemento che avrebbe dato sicuramente più longevità e profondità al titolo.
SI GIOCA MEGLIO IN COMPAGNIA
Inutile dire quanto questo semplice ma divertente gioco sia particolarmente indicato per passare del tempo in compagnia. Sia in locale che in rete Overcooked dà il meglio di sé perché, come in una vera cucina, cooperare è l’unico modo per soddisfare i clienti. Non mancheranno situazioni esilaranti e divertenti da vivere insieme a cui vanno aggiunti un consueto numero insulti quando un amico taglia delle cipolle invece di profumatissimi funghi o, peggio, manda a fuoco l’intera cucina.
Il dividersi le mansioni diventa quindi essenziale ma anche coordinarsi in caso di emergenza dato che l’errore è sempre dietro l’angolo: un cibo lasciato cuocere troppo a lungo può mandare all’aria tutto il lavoro di squadra fatto per passare lo schema.
Overcooked è un gioco alla portata di tutti ma, se si vuole prendere le tre stelle di ogni schema, sarà necessario creare un team di cuochi che lavorano velocemente e alla perfezione dato che non saranno quasi ammessi errori.
GRAFICA SOTTO TONO?
Per quanto riguarda gli elementi grafici e tecnici del gioco Overcooked risulta a tratti sotto tono.
Il gioco manca di dettaglio e definizione, cosa molto evidente su monitor grandi, e la paletta di colori risulta non molto variegata nonostante i cambi di stage. Il design delle varie cucine è sicuramente positivo ma anche qui si va verso un appiattimento data la ripetitività degli elementi a schermo ed in generale una certa sensazione di “statico”. Un pizzico di dettalio e varietà in più sicuramente non avrebbe guastato.
I comandi hanno una buona risposta nonostante una certa facilità a selezionare elementi sbagliati (quadrati) dato che il nostro cuoco non ha sicuramente nelle sue doti un 360 fatto come si deve (sembra di più un movimento a croce per intenderci).Sempre lato grafico si fa fatica a vedere il piatto sotto alcune pietanze con relativa perdita di tempo nel consegnarlo non finito.
Chiude il comparto sonoro con musiche che risultano anche divertenti e ritmate ma non lasciano particolarmente il segno, ci saremo aspettati qualcosa di più originale ed a tema. Il gioco è localizzato in italiano ma è tranquillamente usufruibile in lingua inglese (anzi può essere un buon modo per cominciare a masticarlo).
CONCLUDENDO
Grazie ad Overcooked mi sono ritrovato a giocare sulla mia PlayStation 4 con mia moglie. Questo è sicuramente l’elemento più bello che mi ha potuto regalare questo gioco tra un hamburger ed una zuppa di cipolle. Il titolo sviluppato da Ghost Town Game è consigliato per chi vuol spendere del tempo in famiglia, soprattutto con i più piccoli ma anche con i più grandicelli senza troppi orpelli e tasti per super-abilità-speciali-spaccatutto. Il gioco ha delle ovvie mancanze, come un sistema di crescita base del proprio cuoco, ma riesce a centrare l’obbiettivo di far divertire cucinando in compagnia.