Nel mondo ci sono sempre state rivalità e il mondo videoludico non fa eccezione.
La più grande sfida, dopo i recenti duelli sul miglior FPS e quelli sul miglior simulatore di guida, è l’eterno conflitto tra FIFA e Pro Evolution Soccer.
Ogni anno si ripropone con l’inizio della stagione calcistica questo avvincente duello fatto a colpi di innovazioni e filosofie di pensiero con in comune solo il gioco in questione: il calcio.
Anni fa era Pes ad essere riconosciuto unanimemente come il gioco di calcio più realistico, la migliore simulazione, mentre a Fifa giocavano quelli che volevano un´esperienza più leggera, immediata e spettacolare.
Con l’arrivo di nuova generazione, come PS3 e Xbox360, la situazione si è invertita, così come la benevolenza della critica, che un tempo osannava senza sosta PES e oggi incensa FIFA.
Milioni sono gli appassionati del titolo Konami che urlano il ritorno del re a dominare le scene videoludiche calcistiche.
Che sia l’anno giusto?
PAD2HANDS
PES Full Control è il nome ufficiale di quello che rappresenta il più importante cambiamento in termini di gameplay, il gioco sul campo, proposto in PES 2013.
Finalmente sarà possibile calibrare con precisione il controllo di palla e il tiro in porta rendendo più realistico e vario il gioco.
Ad essere certosini si avverte ancora la presenza dei binari in alcuni movimenti dei giocatori in campo, come pure qualche problema con l´intelligenza artificiale dei portieri, ma il miglioramento complessivo è netto.
L’altro grande miglioramento è quello dell´intelligenza dei giocatori non controllati dall´utente, decisamente più reattivi e presenti sul terreno di gioco.
Sarà difficile utilizzare il fenomeno di turno per scartare tutta la squadra e andare a segnare grazie a movimenti di squadra meglio congegnati rispetto al passato.
Pad alla mano si ha veramente la sensazione di essere su un terreno di gioco, ragionare i passaggi, attendere il momento giusto per lanciare l’attaccante nel corridoio apertosi dopo un attento giro di palla.
Buona attenzione è stata messa anche sul controllo della palla, capiterà spesso di non agganciare il pallone per un passaggio mal calibrato e dover rincorrere la palla, o dover far a “sportellate” con il difensore per mantenerne il possesso.
Presenti come sempre le due modalità carriera giocatore e allenatore, con quest’ultima ben realizzata ma decisamente lenta.
Sicuramente apprezzabile il lavoro svolto ma gli intermezzi rallentano pesantemente un gioco che è già un po’ lento di suo (calcisticamente parlando).
IA-ENGINE e LICENZE
La grafica di PES rimane la migliore per quanto riguarda coreografie e immedesimazione nella partita.
L´atmosfera, le scene introduttive, il fisico dei giocatori è praticamente perfetto ormai da anni e qualche piccola aggiunta di edizione in edizione non fa che consolidare l’ottimo lavoro da parte di konami per la perfetta trasposizione videoludica di campioni come Ronaldo e Messi.
Meno bene il comparto animazioni nonostante i grandi passi avanti e la quasi totale rimozione dei fastidiosi binari che hanno caratterizzato gli ultimi titoli.
I contrasti sembrano ancora poco realistici con alcune compenetrazioni e movimenti innaturali del corpo.
Capiterà sporadicamente di veder assegnato un fallo senza vedere il reale tocco del giocatore come se la massa del giocatore fosse superiore a quella realmente visualizzata.
Il problema più grosso però, trattandosi di un titolo calcistico, sono le licenze.
E´ vero che come gli anni scorsi avremo il fascino della Champions League, di cui Konami detiene i diritti da un po’ di anni, ma non è ammissibile che manchino quasi tutte le squadre tedesche e che quelle inglesi abbiano nomi e stemmi tra cui è davvero difficile individuare le controparti reali.
Inoltre all´acquisto del gioco ci troviamo di fronte a un mercato ancora tutto da completare, con tanti giocatori nelle squadre sbagliate.
Entro ottobre, per fortuna, arriverà un aggiornamento che completerà le rose, ma se andiamo a guardare quello che fa la concorrenza fa sicuramente storcere più di un naso.
La fisica è buona e il pallone è decisamente credibile ma non raggiunge livelli eccelsi.
AUDIO E TELECRONACA
Quasi perfetta la telecronaca italiana con Pierluigi Pardo e Luca Marchegiani che interpretano nel modo migliore lo svolgersi di una partita (nonostante si tratti di una coppia di commento che non lavora insieme nella realtà).
Possiamo affermare che la telecronaca di PES 2013 ci mette davvero tanto tempo a stancare e risulta credibile soprattutto quando a scendere in campo sono giocatori e squadre importanti.
Stancheranno prima le musiche del gioco, ripetitive e decisamente commerciali e quindi già sentite milioni di volte.
Di ottima fatture anche i cori, in questa edizione un po´ più realistici e in grado di contrassegnare con più credibilità i vari momenti della partita, col pubblico che si infiammerà in maniera meno meccanica rispetto al gioco dello scorso anno.
Chiudono il cerchio una buona campionatura del pallone, lontano il brutto ricordo del suono del pallone dell’edizione 2011 (più che un pallone di calcio sembrava un bongo).
MULTIPLAYER
Il multiplayer soffre direttamente di tutti i difetti di licenze (la premier league!), di aggiornamento completo delle rose e di un comparto online sicuramente non al pari della concorrenza.
Nonostante il gameplay regala le stesse emozioni sia offline che online in quest’ultimo non riesce a fare il salto richiesto.
Un delle novità riguardanti l’online sono legate all’organizzazione delle community intorno a 240 città diverse sparse per il globo, che lotteranno tra di loro attraverso l’analisi delle prestazioni dei propri iscritti, per imporsi sulle altre.
Tornano anche tutte le funzioni di condivisione social che tanto vanno di moda ultimamente: con myPES potrete collegare il vostro account Facebook al gioco, in modo da condividere statistiche, risultati e immagini con tutti i vostri amici.
Netcode si sta dimostrando abbastanza solido anche se non granitico un po’ meglio il matchmaking , veloce e immediato.
Qualche problema per eventuali partite con microfoni ma quello può dipende sia dal microfono utilizzato che dalla console.
CONCLUDENDO
PES 2013 segna un passaggio profondo per la Konami.
Il titolo è veramente ben fatto e possiamo dire che è sicuramente il migliore della serie sulle console attuali.
Ma non è il consueto “meglio di quello passato ma”, il salto è veramente notevole paragonando le differenze tra PES 2011 e 2012 questo 2013 ha veramente sorpreso.
Manca ancora lo scatto deciso, quel guizzo in area con un misto di velocità, potenza e fiuto del goal.
Video e Audio sono notevoli, come al solito, ma le licenze mancanti sono una piaga ormai gravissima.
L’assenza quasi totale dei binari e un realismo profondo fanno di questo titolo il primo vero avversario di Fifa che mancava dal 2008.
Un gioco che non può mancare per gli appassionati di calcio e consigliato anche ai forti sostenitori di Fifa.
Una nota conclusiva sul menù: personalmente lo trovo vetusto e macchinoso, capisco l’attaccamento al passato, alle radici del gioco, ma sono apprezzabili, ogni tanto, anche delle vere e proprie rivoluzioni.