Il titolo pubblicato dal Team17 e realizzato da MakinGames ha un che di agrodolce, riportando alla memoria dei videogiocatori di vecchia data un genere di titoli oramai quasi perduto con i quali tante generazioni sono cresciute.
Raging Justice è la più classica personificazione delle trashose trame videoludiche anni 90.
Una città nel chaos, crimine e corruzione ad ogni angolo, orde di cattivoni vestite nelle maniere più discutibili, boss fight classiche contro dei tipi di dubbio gusto e dialoghi classicamente pseudotrash.
A mantenere alta l’atmosfera retrò anni 90 ci penseranno anche le ambientazioni 2D be realizzate e le musiche in classico stile picchiaduro a scorrimento retrò.
Il tutto affrontabile potendosi calare nei panni di tre differenti protagonisti, anch’essi stereotipati come si conviene. Il poliziotto maturo e burbero, più lento nei movimenti, ma dai colpi devastanti; il ragazzino molto “pop” rapido nei movimenti ma dai colpi più leggeri e, infine, la via di mezzo rappresentata dalla donna ex militare, mediamente veloce e dai colpi mediamente pesanti, la via di mezzo perfetta tra i due precedenti.
Il gioco (giocabile anche in co-op locale) si snoderà su vari scenari, affrontabili alle classiche tre differenti difficoltà avendo a disposizione una sequela di vite. Ad ogni scenario saranno associati, oltre al classico di portarlo a termine, obiettivi secondari relativo ai più svariati compiti: dalle armi da usare e le modalità con le quali mandare ko i nemici, al numero di nemici da arrestare, dopo averli storditi, piuttosto che mandarli ko, in modo da ottenere bonus per recuperare la salute e ottenere i bonus “poliziotto buono”.
Obiettivi che riuscirete a seguire nella maggioranza dei casi al livello di difficoltà più basso, ma che raramente, aumentando la difficoltà del gioco, vi impegnerete a perseguire dovendovi concentrare MOLTO sulla mera sopravvivenza in mezzo alle orde di nemici.
Per sbaragliare i nemici avrete a disposizione, oltre ai classici calci e pugni, le prese e alcune mosse aeree, nonché una sorta di supermossa (che però avrà degli effetti negativi sui vostri punti vita) e lo scatto rapido che manderà ko i nemici sulla vostra traiettoria.
Oltre a ciò avrete, come lo stile classico impone, la possibilità di raccogliere armi e usarle un numero limitato di volte per colpire i nemici o per lanciarle dalla distanza contro di loro (coltelli, mazze, martelli, candelotti di dinamite… Vale tutto) e se ciò non bastasse potrete scagliare verso di loro anche alcuni elementi dello scenario, come le classiche casse o… Idranti, dopo averli sradicati dall’asfalto…
Se un difetto devo segnalare, posso parlare della legnosità dei movimenti dei personaggi. Nonostante ognuno abbia un moveset differente e si sia cercato di mantenere un ponte con le meccaniche del passato, alcuni movimenti, in particolar modo il raccogliere gli oggetti, risulta poco preciso e legnoso, rischiando di non permettervi di raccogliere l’arma al primo colpo e di prenderle sonoramente dai nemici.
Le meccaniche di gioco sono piuttosto varie e divertenti, anche in virtù del buon numero di nemici differenti che vi troverete ad affrontare. Forse al livello di difficoltà più alto le fasi avanzate dell’avventura potranno scoraggiare i giocatori meno avvezzi, ma in co-op avrete sempre e comunque una buona combinazione di sfida-divertimento garantita.
Oltre alla classica modalità storia che vi porterà a mettere ko orde di nemici scenario dopo scenario, boss dopo boss, il gioco metterà a vostra disposizione la modalità rissa, nella quale, dopo aver scelto uno scenario di vostro gusto, potrete mettervi alla prova e vedere quanti nemici riuscirete a mandare al tappeto prima di finire voi stessi ko.
Un’ulteriore spinta alla godibile longevità del titolo che comunque vale l’acquisto se vi piace il genere, a 12.99€.