Star Ocean 5 poteva essere il titolo responsabile dell’ascesa della saga tri-Ace ai piani alti della classifica di gradimento mondiale dei JRPG, ma così non è stato, perché di fatto anche il nuovo capitolo della serie, come i suoi più recenti predecessori, si assesta sul livello medio di qualità.

Sono anni oramai che la serie Star Ocean non riesce a venir fuori dal pantano nella quale è rimasta bloccata dopo i primi brillanti e assai apprezzati episodi. L’impegno che i ragazzi di tri-Ace mettono nella realizzazione dei propri titoli sembra non essere destinato a incontrare, ancora una volta, il favore del pubblico, ecco perché.

Fantasy o Fantascienza?

L’universo di gioco di Star Ocean è caratterizzato, da sempre, dal connubio fantasy-fantascienza che, seppur nelle prime fasi di gioco ci porta a muoverci in mondi colorati e ricchi di natura, nella fasi finali ci porta a spasso nello spazio a bordo di fantascientifiche astronavi. Sotto questo punto di vista l’ambientazione del gioco può piacere o non piacere, si tratta meramente di gusti personali, ma comunque si tratta di una forte caratteristica contraddistintiva del titolo, praticamente unico nel suo genere.

Il gioco, stavolta, ci porterà sul pianeta Faykreed, a vestire i panni del maestro di spada Fidel Camuze, affiancato nella sua avventura dalla sempre fedele e a tratti appiccicosa amica d’infanzia Miki Sauvester, insieme andranno alla scoperta delle origini del potere della giovane Relia, ragazza venuta da chissà dove e capace di spigionare un devastante potere.

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Dopo aver passato svariate decine di minuti in compagnia dei due protagonisti della storia e aver ampliato il party con nuovi personaggi (sì, perché avrete quasi da subito a disposizione nuovi rinforzi per la vostra squadra) si palesa al giocatore ciò che non gli si augurerebbe mai, il nostro protagonista ha un livello di fascino e interesse decisamente al di sotto di quello degli altri elementi della nostra squadra (fatta eccezione per Miki).

Per quello che riguarda gli ambienti nei quali ci muoveremo, si tratta, come detto poco sopra, di luoghi piuttosto colorati, ma il backtraking, in maniera esagerata nelle prime fasi di gioco e poi in maniera più lieve anche in seguito, vi porterà a percorrere e ripercorrere ripetutamente gli stessi spazi e vi farà presto notare i difetti di suddetti spazi, che ben presto vi appariranno spogli e ripetitivi. Se a ciò aggiungete anche la comparsa dei nemici sempre negli stessi punti della mappa di gioco, viene da sé che il fattore ripetitività rischia di incrinare pesantemente la godibilità del gioco.

Altro elemento negativo è il posizionamento dei punti di salvataggio, che non appare propriamente studiato a tavolino, soprattutto se valutato in combinazione con la ripetitività di certi scontri che potrebbero portarvi a morire e ripetere la stessa frazione di percorso più volte.

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Per quello che riguarda comparto grafico e cura dei dettagli, il gioco si presenta in maniera degna e godibile pur soffrendo della natura cross platform (in Giappone è uscito anche su PlayStation 3 e ve ne accorgerete quando inizierete a storcere il naso per degli inopportuni tempi di caricamento tra un ambiente e l’altro). Possiamo quindi limitarci a parlare dell’attenzione riposta dagli sviluppatori nella realizzazione dei personaggi principali dell’avventura proposta da Star Ocean 5 Integrity & Faithlessness, lasciando invece gli NPC quasi al proprio destino, dettando una linea minimale per l’intero gioco, abbandonando le lunghe cutscene che avevano caratterizzato i capitoli prima di questo e puntando a un gameplay rapido e veloce, quasi privo di ogni elemento di contorno, eccezion fatta per la possibilità di pescare, estrarre risorse e creare oggetti.

A questo punto della recensione forse vi starete chiedendo se il gioco abbia, alla fine della fiera, anche degli aspetti positivi. Uno in particolare ci sentiamo di elogiarlo.

Il battle system

Divertente e ben studiato, soprattutto quando a disposizione all’interno del vostro party avrete non solo i giovani Fidel e Miki.

Seppur le battaglia siano basate su un sistema di combattimento in tempo reale, i ragazzi di tri-Ace hanno introdotto la possibilità, per i meno avvezzi a questo genere di sistema di combattimenti, di aprire un menù statico, mettendo di fatti in “pausa” la battaglia, scegliendo con calma cosa fare e con quale personaggio farlo.

A proposito dei personaggi, in battaglia potrete ovviamente controllare tutti i membri del party al vostra disposizione, cambiando da uno all’altro in qualsiasi momento in modo da rendere varia la vostra esperienza di gioco e i vostri attacchi. I personaggi che non controllate saranno affidati all’IA e si comporteranno in maniera appropriata nelle varie fasi di battaglia, seppur prenderne il controllo in maniera diretta, a giro, vi permetterà di rendere la vostra squadra ancora più performante. Inoltre avrete la possibilità di dettare le “linee guida” del loro comportamento nel corso degli scontri, in quanto ad ogni personaggio potrà essere assegnato, modificandolo ogni qualvolta ne sentirete la necessità, un ruolo specifico (Attacker, Defender, Healer e via discorrendo) con un set di abilità specifiche da utilizzare in battaglia.

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Di base il sistema di combattimento, nella sua incarnazione in tempo reale, si basa su tre elementi fondamentali, rappresentati da parata, colpo potente e colpo rapido.  Questi tre elementi strutturano un sistema di gioco circolare nel quale la parata blocca gli attacchi veloci, che però a loro volta sono in grado di bloccare gli attacchi potenti, necessari però a rompere la parata nemica. L’opportuno utilizzo di queste dinamiche vi garantirà successo e ottime performance in battaglia. Migliore sarà la vostra performance, più velocemente riuscirete a riempire la barra “Reserve” che ci permetterà poi di scagliare contro il malcapitato nemico di turno dei prepotenti e devastanti attacchi speciali presentati con appaganti coreografie.

A questi tre, che sono gli elementi fondamentali delle meccaniche di lotta di questo nuovo Star Ocean, si aggiungono la schivata, realizzata con un apposito tasto dedicato e attacchi speciali selezionabili dall’apposito menu a tendina e realizzabili solo dopo esser stati appresi.

C’è da ammettere però che la tanto decantata brillantezza del combat system si infranga in maniera fragorosa contro il muro rappresentato da un party numeroso. In alcune fasi di gioco vi ritroverete a scendere in battaglia con un party composto perfino da sette personaggi e, come se non fosse già sufficiente il caos dettato da una simile folla, a rendere il tutto ancor meno digeribile interverrà anche la pessima gestione dell’inquadratura di gioco, che tutto farà fuorché aiutarvi nella lotta.

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Conclusione

Come per gli ultimi episodi della serie precedenti a Integrity & Faithlessness, anche Star Ocean 5 appartiene al filone del “poteva essere, ma non è stato”. Sono tanti gli elementi mal sopportabili da un giocatore medio, dalla banalità di troppe situazioni agli ambienti spogli, dalla non brillante gestione delle telecamera al comparto grafico non eccelso, dalla mancanza di sottotitoli in italiano che potrebbe allontanare una buona fetta di giocatori al sovrapporsi della traccia audio (rappresentata comunque da una bellissima colonna sonora realizzata da Motoi Sakuraba) ai dialoghi in battaglia rendendoli di assai difficile comprensione, dalla ripetitività di alcune sessioni di gioco a una mancata ispirazione generale che si avverte lungo tutta l’avventura, finendo con una longevità che non regge minimamente il confronto con la concorrenza, assestandosi sulle 25 ore a voler prendersela con estrema calma, magari portando a termine tutte le side quest proposte sui tabelloni delle piazze principali dei centri cittadini che ci troveremo a visitare.

Se cercate un titolo “top gamma” appartenente al genere JRPG dovreste indirizzare la vostra attenzione altrove, ma Star Ocean 5 Integrity & Faithlessness può comunque vantare un intrigante sistema di combattimento che contribuisce quasi da solo a tenere a galla l’ultimo titolo di casa tri-Ace.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve

Utilizzando uno stile discorsivo, segui la seguente scaletta:

1. Motiva perché hai scelto quella valutazione e se vale il suo prezzo attuale
/ Se la valutazione è “Ni”, specifica a quale categoria ti riferisci

2. Principali punti di forza

3. Principali punti a sfavore

4. Ci giocherai ancora tra 6 mesi?

5. Un tuo personalissimo commento