Ci sono momenti in cui la nostalgia canaglia ci prende e non ci lascia finché non riusciamo ad ottenere ciò che vogliamo, questo è il caso di uno dei videogiochi che è stato protagonista della mia infanzia: Starcraft.

Quest’ultimo è una delle pietre miliari di un genere ormai destinato a diventare sempre meno giocato, anche a causa dello sdoganamento del genere MOBA, un ramo proprio degli strategici.

Starcraft Remastered esce ben 19 anni dopo, mantenendo invariate le meccaniche, migliorando unicamente l’aspetto visivo complessivo dell’originale del 1998. Sarà riuscita Blizzard a ridare nuovo smalto a questo capolavoro senza tempo?

La guerra nel settore Koprulu

2499: Siamo nel settore Koprulu, ben lontani dalla Terra, i Terran – discendenti degli umani del sistema solare – vivono combattendo una guerra civile, schierati tra la Confederazione Terrestre e i ribelli di Arturus Mengsk, quest’ultimi decisi a ribaltare l’attuale governo.

La comparsa di due razze aliene, i Protoss, una razza iper tecnologica. e gli Zerg, una razza insettoide, stravolgono però il presente e il futuro dell’intero settore. Inizia ben presto una guerra su larga scala tra le fazioni in gioco che ben presto è destinata ad evolversi in qualcosa di più oscuro e temibile.

La versione Remastered contiene sia Starcraft che la sua incredibile e ben più famosa espansione Brood War. Entrambi contengo gli episodi  di Terran, Protoss e Zerg, andando a comporre ben 6 campagne giocabili, ognuna seguito dell’altra, per un totale di più di 60 missioni, garantendo un’ottima longevità.

La vicenda viene raccontata sia attraverso i filmati, purtroppo non rifatti, ma portati solamente in full HD, sia con i briefing presenti prima di ogni missione, attraverso discussioni tra i protagonisti della storia.

La storia di Starcraft è un’opera fantascientifica incredibile che ancora oggi riesce a risultare emozionante, originale e imponente nella sua narrazione, tutt’altro che scontata e imprevedibile nei suoi colpi di scena. Ancora oggi risulta difficile raccontarla in maniera riassuntiva o semplicistica, grazie anche agli incredibili personaggi che la compongono, carismatici e diversi tra loro.

Gameplay 1998

Il punto più forte del titolo, quello che lo ha portato a essere l’esponente del settore eSport, è rimasto completamente invariato dal 1998. Una cosa certamente voluta dai fan, ma che, mouse e tastiera alla mano, risulta sì funzionale, intuitivo e in parte appagante, ma tremendamente frustrante se si passa dal secondo capitolo a questa remastered, ovviamente non per colpa sua, ma per il tempo ormai vissuto che il gioco ha sulle spalle.

Le sue meccaniche base: raccolta di minerali, creazione dell’esercito e sviluppo dei potenziamenti sono rimaste quindi quelle di tanti anni fa, con il suo perfetto equilibrio tra le razze in gioco e le sue tantissime unità da produrre, facendo riferimento a tattiche diverse.

In questa remastered è persino presente il comparto multiplayer con tanto di matchmaking, anche se in questo caso è disponibile solo la modalità 1vs1, ma è comunque possibile creare partite private e sfidarsi anche in scontri di team vs team. L’intera edizione ha il completo supporto di Blizzard App (ex Battle Net). Attualmente il comparto ha qualche problema di stabilità, che speriamo venga risolto presto.

Una bella svecchiata

Il comparto grafico e audio sono le parti più importanti di questa versione. L’aspetto visivo è stato completamente rivisto, non solo garantendo una risoluzione fino in 4K, ma aggiungendo filtri, texture aggiornate, animazioni migliori e persino nuovi riquadri animati per le unità.

Un lavoro certosino che da lustro a un capolavoro, facendolo risplendere sotto una nuova luce, persino i menù, i briefing missione e i racconti narrativi sono stati rifatti in maniera curata, garantendo una certa fedeltà al passato.

È possibile anche fare un confronto tra la vecchia e la nuova versione, tramite le impostazioni video, è possibile passare dalla grafica in alta definizione a quella originale, vi possiamo garantire che l’effetto e le differenze sono veramente visibili e ammirabili.

Peccato per i filmati, portati solo in full HD e solo in inglese, senza un adeguato lavoro di restauro, che potrebbero far storcere il naso ai fan più esigenti. Nel complesso rimane comunque un lavoro eccezionale da parte di Blizzard.

Anche il comparto audio ha subito una svecchiata, migliorando le tracce audio della splendida colonna sonora e gli effetti generali del titolo. A sorpresa nostra sono stati rifatti da zero tutti i dialoghi, mantenendo inalterate le frasi, ma con doppiatori diversi. La cosa ci ha lasciato straniti, anche considerando che il vecchio titolo fu doppiato veramente bene, ma fa comunque piacere vedere un simile lavoro di rifacimento, anche in lingua italiana.

Conclusione

Starcraft rimane ancora oggi un titolo eccezionale, sia per la sua narrazione sia per il suo gameplay funzionante ancora oggi, anche se potrebbe risultare antiquato per molti utenti ormai abituati a ben altri RTS moderni.

Venendo subito al dunque ci si rende subito conto che questa è una operazione nostalgia perfettamente riuscita e ben fatta, si nota sin da subito l’amore che Blizzard ha messo nel progetto, attraverso un aspetto visivo completamente rivisto, ma senza snaturare l’originale. Siamo sicuri che i fan non rimarranno delusi, soprattutto per l’ottimo prezzo di 14.99 euro a cui è venduto.

Peccato solo per qualche problema attuale di stabilità del multiplayer che speriamo venga risolto il prima possibile. Ci sarebbe piaciuto anche vedere dei filmati rifatti, ma ci accontentiamo comunque.

Speriamo solo che questa operazione abbia successo e stimoli Blizzard a rimasterizzare anche Warcraft III e Diablo II, due titoli di cui una possibile svecchiata risulterebbe più giustificata, soprattutto per Diablo, visto che la maggioranza dei fan lo richiede a gran voce e non è soddisfatta al 100% del seguito.

No Lo sconsigliamo a tutti!

Recensione Breve