Ottone, ingranaggi, vapore, cannoni e orde di nemici. Un classico.
Defense dolce defense
Il mercato per i tower defense games sarà pure stato saturato (e lo è ancora, cortesia del mercato mobile), ma tutto sommato fa sempre piacere giocarne uno bello.
C’è un discreto senso di familiarità che s’incontra attraverso l’intero genere, per il meglio o per il peggio, e c’è soprattutto quella calda, piacevole sensazione di superiorità nel falcidiare sciami di aggressori – ciò che finisce per differenziarli è la presenza o meno di meccaniche interessanti e/o temi/stili particolari.
Questo è il caso di Steampunk Tower 2, un gioco che racconta più o meno tutto quel che serve sapere nel titolo e, pur innovcando poco, rimane un’esperienza piacevole e non particolarmente impegnativa.
Attenzione, parti mobili
Ciò che cambia rispetto alla concorrenza si può riassumere in questo sottotitolo – invece di avere una mappa a ‘livelli’ statica, Steampunk Tower 2 favorisce un layout più dinamico ispirato alla mappa d’Europa, in cui vari territori vanno liberati (e ricatturati periodicamente) dagli assalti del Culto, i villian du jour.
Questi assalti periodici sono pensati per tenere viva l’attenzione e dare al giocatore un influsso di risorse per crafting e upgrade di torrette, le armi primarie della eponima torre; attenzione che, a lungo andare, finisce per diventare più fastidio che altro, ma per fortuna è possibile lasciare all’autoresolve l’ennesimo attacco facilmente sventabile in territori ormai troppo semplici per noi.
Il sistema di progressione di Steampunk Tower 2 ricorda non poco fin troppi giochi mobile, ma data l’assenza di microtransazioni la cosa non è particolarmente preoccupante – è leggermente bizzarro, così come l’insistenza su tasks a tempo (ie. mandare PNG a fare cose per ricevere risorse), ma non aggiungendo né togliendo molto la loro inclusione lascia piuttosto indifferenti.
Traffico elevato
L’altro piccolo cambiamento che mostra Steampunk Towers 2, superarmi consumabili per ripulire lo schermo a parte – di cui si ha una buona selezione, alcune anche direttamente controllabili come il megalaser della torre – è la mobilità delle torrette.
Non essendo queste direttamente controllabili all’infuori di periodici skillshots, rilasciabili una volta riempita la loro barra di caricamento, l’abilità del giocatore consiste più nello spostarle al posto e al momento giusto per rispondere efficacemente alle minacce in arrivo, ed evitare che rimangano a secco di munizioni nei momenti meno opportuni – cosa che il gioco non rende semplice, mischiando piuttosto efficacemente le proprie ondate.
E al proposito di mischiare, se le battaglie regolari alla lunga dovessero stancare ci sono anche ‘sfide’ con condizioni e armamenti limitati per ricompense speciali, così da spezzare la monotonia.
Se la monotonia riguarda la storyline, però, poco da fare – evidentemente scritta da non nativi inglesi, la traduzione è leggermente stentata e la trama è priva di particolare valore in ogni caso, poco più di un pretesto per andare in giro a falciare eserciti.
Uno spreco di potenziale, considerato il setting steampunk, ma non un dramma nel grande schema delle cose.
In conclusione
Steampunk Tower 2 è un accattivante tower defense game che, pur non rivoluzionando il genere, presenta abbastanza peculiarità meccaniche e stilistiche per distinguersi dal resto.
In parte grazie allo stile grafico, in parte grazie alla varietà di armi e nemici e in parte grazie ad una solida esecuzione meccanica, il gioco mantiene viva l’attenzione e diverte a lungo; una fortuna, considerando che la storia è completamente trascurabile e il comparto sonoro è giusto okay.
Al modico prezzo di 8 euro, è un acquisto piuttosto sicuro per tutti gli appassionati del genere.