Una storia degna di Hollywood

The Order: 1886

Ci sono videogiochi che ci rimangono impressi per i ritmi frenetici, altri perché diventano perfetti aggregatori, facendoci passare decine e decine di ore con gli amici. Ma alcuni hanno l’incredibile potere di trascinarci nel loro mondo, aprendo un portale per universi ricchi ed incredibili, dove magia e tecnologia trovano il loro spazio fianco a fianco. The Order: 1886 è senza alcun dubbio uno di questi titoli, capace di trascinarci in una Londra vittoriana arricchita da elementi fantasy e steampunk. Nei panni di Sir Galahad, Cavaliere della Tavola Rotonda, rimarremo coinvolti in un oscuro complotto che metterà in pericolo il precario equilibrio tra mondo naturale e sovrannaturale, di cui i Cavalieri si ergono a difensori da secoli. Armati dei più sofisticati marchingegni, inventati per l’Ordine da Nikola Tesla, ci faremo strada tra rivoltosi, licantropi e cospiratori in una drammatica spirale d’azione degna di un film hollywoodiano. Lo stampo cinematografico del titolo è innegabile, infatti, mettendo al centro una narrazione da cui si sviluppano gli elementi di gioco. Arricchendo poi il tutto con un’ambientazione unica, ricca di dettagli, pathos e drammaticità.

Tanta azione, poco tempo

The Order: 1886 dirigibile

Nonostante una durata esigua, intorno alle 6 ore, avremo a nostra disposizione un notevole arsenale in grado di fronteggiare le situazioni più disparate, spaziando da elementi più realistici, come pistole e fucili, fino ad arrivare a strumenti più fantastici come la Folgore, un vero e proprio sparafulmini, e il fucile a termite, in grado di incendiare nuvole di gas infiammabile. Alle normali sparatorie si alterneranno occasionalmente dei Quick Time Event e dei veri e propri minigiochi per il combattimento corpo a corpo, stranamente confinato solo a precisi momenti. Proprio quest’ultimi risultano purtroppo ripetitivi e legnosi nei comandi, spezzando un po’ il dinamismo delle sparatorie. Nulla di particolarmente innovativo sul versante TPS (Third Person Shooter, o sparatutto in terza persona per i meno anglofili), ma ben incastrato nell’atmosfera e nei toni che il gioco vuole farci respirare. Le sequenze, ben scandite tra dialoghi e combattimenti, solo occasionalmente mostrano il fianco a meccaniche poco convincenti e potenzialmente ripetitive.

Una volta Cavaliere, per sempre cavaliere

The Order: 1886 licantropo

Il breve, ma intenso, viaggio di The Order: 1886 non è per tutti. Se cercate un’avventura che vi tenga incollati per decine di ore, non la troverete con Sir Galahad. Ready At Dawn ha confezionato un prodotto che concentra tutto in poche e decisive ore, aprendo le porte di un mondo ricco ed originale ma avido di momenti. Uno di quei mondi che vi farà ritrovare ad ascoltare la colonna sonora o che vi porterà a trovare ogni collezionabile per saperne di più sull’ambientazione. Di quelli che, dopo cinque anni dalla sua uscita, vi fanno ancora sperare in un seguito, in uno spin-off, in un qualsiasi contenuto che vi permetta di sbriciare di nuovo in un mondo fatto di Cavalieri immortali, Licantropi e Vampiri.

8.5

Recensione Breve

The Order: 1886 si dimostra un titolo narrativamente stupendo, con una delle ambientazioni più particolari (e meno sfruttate) mai viste in un videogioco, con la sua unione dell’epico ciclo arturiano e del più moderno steampunk. Sul versante del gameplay il gioco osa ben poco, invece, mantenendo una classica struttura a TPS basato sulle coperture con sparatorie dai ritmi serrati e sempre soddisfacenti grazie ad un armamentario abbastanza vario da soddisfare ogni gusto. Nonostante qualche sbavatura, in particolare legata a sezioni stealth o corpo a corpo poco convincenti, la qualità del titolo è innegabile. Un titolo immancabile nella collezione di qualsiasi appassionato di videogiochi narrativi.