Dopo quasi 4 anni dal suo rilascio in esclusiva Playstation 4 e PC, gli sviluppatori polacchi The Astronauts hanno deciso di portare il loro The Vanishing Of Ethan Carter anche sulla console di casa Microsoft. Per l’occasione è stata rilasciata addirittura una patch per Xbox One X, e noi non potevamo fare a meno di giocarlo in 4K.
Per chi non conoscesse il suddetto titolo, si tratta di un walking simulator ambientato nella Red Creek Valley, Wisconsin. Un’esperienza narrativa che non ha messo d’accordo proprio tutti, oggi vi diciamo la nostra.
Un’altra storia ragazzo. Cos’altro?
Riceviamo una lettera da parte di un ragazzo: Ethan, proveniente dalla Red Creek Valley. Ci chiede aiuto, poiché nella sua terra natale stanno succedendo cose strane e lui sta cercando di fuggire. Noi siamo Paul Prospero, un investigatore del paranormale, uno dei più famosi al mondo. Dopo una breve introduzione raccontata, veniamo catapultati in una verdeggiante foresta, silenziosa e a tratti inquietante.
Nella ricerca spasmodica di Ethan, ci imbattiamo in diverse scene del crimine, dove sono coinvolti i membri della famiglia del ragazzo stesso. Tutti morti, dove l’unica spiegazione viene attribuiti ad uno strana casa e ai suoi misteri. Non mancano tuttavia diverse stranezze, da una navicella spaziale, fino a una maledizione da spezzare, la nostra avventura diventa mano a mano sempre più enigmatica.
Pur avendo una ampia area esplorabile, il titolo cerca sempre di portarci in un percorso ben definitivo e lineare, talvolta aiutandoci con dei percorsi predefiniti da seguire. Non mancano diversi puzzle ambientali e non da superare, non troppo difficili e facilmente superabili.
Il gioco alterna atmosfere di tranquillità apparente, fino a situazioni che ricordano da lontano lo stile lovecraftiano, alternando horror a thriller. È il finale però a sorprenderci, riesce a portarci in una direzione completamente diversa e insospettabile, riuscendo a regalarci una conclusione all’altezza ed emozionante nel suo complesso.
Una volta che i titoli di coda ci appaiono davanti, proviamo una sensazione di leggerezza, consapevoli di aver affrontato un’avventura agrodolce, ma allo stesso tempo semplice e rilassante. La sua durata di 3 ore permette di avere un’esperienza lunga il giusto per assaporarne i pregi e i difetti.
La bellezza del racconto
Il primo impatto una volta iniziato il nostro viaggio è: wow. Una bellezza incredibile, sia su Xbox One sia e soprattutto su Xbox One X in 4K. The Astronauts ha utilizzato in maniera pregevole la tecnica della fotogrammetria, ricreando una foresta incantevole e un dettaglio grafico veramente impressionante per un titolo a basso budget.
L’attenzione per i particolari, gli interni, i percorsi. Ogni cosa non è stata lasciata al caso, ogni luogo racconta qualcosa, riesce a deliziarci con informazioni implicite che solo noi possiamo interpretare. In tutto questo ci rendiamo conto che il racconto siamo noi, ogni nostro passo è come una pagina scritta, ogni sguardo ad osservare la contea è una metafora dell’avventura che stiamo vivendo, il tutto contornato da ottime tracce sonore e perfettamente in linea con la narrazione.
The Vanishing Of Ethan Carter riesce a creare un’empatia con il videogiocatore, semplicemente con l’atmosfera, una cosa non facile da ricreare per uno sviluppatore indipendente.