Era il 2014 quando il giovane team indipendente 11 Bit Studios, fece uscire sul mercato per console e Personal Computer, l’apprezzato This War Of Mine, titolo che mischiava elementi survival con quelli gestionali. Il suo setting e il suo modo di rappresentare la guerra vista dai cittadini lo hanno reso uno dei migliori indie game degli ultimi anni.
A distanza di ben tre anni, la software house ha deciso di ampliare questo titolo, aggiungendo una modalità storia. Essa è suddivisa in diversi racconti, tutti diversi tra loro, e non tutti disponibili fin da subito, visto che verranno rilasciati un po’ alla volta nel corso del tempo. Proprio per questo motivo, la recensione rimarrà work in progress fino a quando tutte le storie non saranno uscite e opportunamente provate da noi. Attualmente abbiamo potuto completare la prima storia di questo DLC: Father’s Promise. Avendo già recensito il gioco in precedenza, sorvoliamo sugli aspetti tecnici del titolo e concentriamoci sul racconto in questione.
Father’s Promise
Un padre, una figlia ammalata e la necessità di rimanere in vita costi quel che costi, questo è l’introduzione di Father’s Promise, primo capitolo di This War of Mine Stories, basato su un audiodramma di Łukasz Orbitowski. Adam è riuscito a salvarsi insieme alla sua figlia ai devastanti bombardamenti che hanno colpito la città di Pogoren. L’appartamento dell’uomo è distrutto, ma dobbiamo assolutamente cercare medicine e cibo per la nostra bambina, soprattutto considerando che è gravemente malata e necessità di cure continue. Da questo punto di vista l’aspetto gestionale del titolo diventa unicamente un contorno narrativo, anche se le meccaniche sono sostanzialmente le stesse, in questo Father’s Promise non rimaniamo a lungo in un luogo prefissato, anche perché il nostro scopo è metterci in salvo.
Conseguentemente, tutta la parte survival e gestionale è legata unicamente al superamento di obiettivi ben specifici. Il gioco risulta, quindi, molto lineare, dove la trama e i personaggi prendono decisamente il sopravvento rispetto alla modalità classica. A prova di questo, è l’introduzione di diverse linee di dialogo con cui poter interagire con diversi npc, non vi aspettato scelte multiple, perché non sono presenti in questo DLC. È invece presente un sistema di indizi per superare diversi punti del tragitto narrativo. I luoghi che visitiamo variano tra nuove location e vecchi posti già visti nella modalità principale, stessa cosa per gli oggetti, presenti sia vecchi che nuovi, anche se questi ultimi sono legati unicamente alla trama stessa.
La trama scorre in maniera precisa, con il solito contorno drammatico e triste causato dalla guerra e dai suoi orrori già ampliamente consociuti in precedenza. Non mancano i colpi di scena e momenti drammatici, ma senza la possibilità di variare certi aspetti della vicenda che stiamo vivendo. Father’s Promise riesce a donare un particolare stato emotivo a chi lo sta giocando e a lasciarci qualcosa dentro, tuttavia io penso che non funzioni così bene come la modalità principale del titolo stesso. In questo DLC, come probabilmente anche nei prossimi, noi viviamo una storia scritta, magari ben raccontata, ma pur sempre già decisa da 11 Bit Studios. Nella modalità classica, siamo noi a costruirci la nostra storia, il nostro modo di affrontare le situazioni, ed è questo che ha portato al successo This War Of Mine.
Siamo molto curiosi di scoprire i prossimi capitoli di This War Of Mine Storie, i quali usciranno nel corso del 2018 su Xbox One, Ps4 e PC. Se siete indecisi all’acquisto, sappiate che ogni capitolo costa 2 euro, mentre il season è acquistabile a 5 euro. Un prezzo tutto sommato interessante, anche considerando la durata media di tre ore per completare Father’s Promise.