In principio fu Monster Hunter e nel tempo molti, forse troppi, hanno provato a ricalcare le pesantissime orme lasciate da quel titolo nei cuori dei videogiocatori di tutto il mondo. L’industria videoludica, si sa, è piena di giochi ispirati ad altri, presunti plagi o scopiazzati alla buona; tuttavia può capitare, come nel caso di Toukiden: The Age of Demons, che la magia accada e che una software house con tanta esperienza alla spalle come Tecmo Koei riesca nell’impresa, ardua, di sfornare un gioco con gli attributi!
I possessori di Playstation Vita sono rimasti clamorosamente orfani della serie Monster Hunter, l’assenza del titolo è stata in un qualche modo trasverso e seppur solo in parte sopperita prima da Soul Sacrifice, ed ora da questo bel titolo firmato dagli autori di una amatissima saga come Dynasty Warriors. Esatto, Toukiden non riesce a fare dimenticare MH, ma ci aiuta a rendere l’assenza del titolo Capcom (su PS VITA) maggiormente sopportabile; tant’è che non a caso il titolo del quale stiamo parlando è divenuto in poco tempo il gioco più venduto di sempre per la console portatile Sony.
A CACCIA DI DEMONI…
Lo stile di gioco riprende quanto visto in altri titoli simili, seppure con delle innovazioni che si fanno apprezzare. Le ambientazioni richiamano in maniera massiccia le rivisitazioni del Giappone medioevale dove ci ritroveremo a combattere la micaccia dei demoni Oni che grava sul mondo.
Il nostro protagonista, creato precedentemente grazie ad un editor nemmeno troppo complesso (esattamente come già accaduto in Soul Sacrifice), sarà uno Slayer: un corpo di soldati addestrati che con caparbietà e coraggio affrontano la minaccia degli Oni. Per farlo avremo (in battaglie affrontabili in single o multiplayer) un inventario di 6 armi di stampo classico: pugnali, arco, spada, lancia, guanti armati e una sorta di falcetto; ognuna delle quali caratterizzata da uno stile diverso, rendibile ancora più unico nel suo genere grazie alla potenza dei “mitama”, anime dei leggendari eroi nipponici imprigionate negli Oni che, se equipaggiati, altereranno ulteriormente lo stile di combattimento della nostra arma donandole ben quattro ulteriori abilità uniche, tenete in considerazione che i mitama sono veramente tanti.
Il battle system è ben studiato e assai divertente, con una buona quantità di combo che, tuttavia, dovrete imparare a conoscere al meglio per poterle sfruttare nella maniera più conveniente possibile. Ad accompagnarci nella nostra avventura, guidata da una narrazione a volte anche piuttosto banale, appariranno numerosi personaggi, altri Slayer come noi, alcuni anche stereotipati magari, ma ai quali non potrete fare comunque a meno di affezionarvi.
Se fino ad ora ci siamo forse troppo spesso avventurati con i paralleli con una serie come Monster Hunter, è anche il caso di ammettere che Toukiden si differenzia dalla stessa relativamente ad altri aspetti. Non avremo infatti nessuna usura delle armi e nessuna conseguente manutenzione delle stesse, cosi come nessuna risposta dei mostri a specifici colpi, anche se, come accade in altri titoli, è preferibile concentrarsi all’attacco di specifiche aree del corpo salvo poi andarci giù pesante per finirli.
La nostra avventura partirà dal nostro villaggio che servirà anche come campo base; villaggio dal quale partiremo alla volta delle varie missioni dopo averle selezionate da una lista che sarà in continua espansione, fatta di quest obbligatorie che ci permetteranno di portare avanti la storia principale e missioni secondarie opzionali. Villaggio nel quale troveremo tra gli altri: il fabbro, necessario per potenziare il nostro armamentario quando lo stesso avrà raggiunto determinate soglie di “esperienza”, e per il cui potenziamento saranno necessari materiali reperibili grazie alle missioni nelle varie aree del gioco senza nemmeno troppa difficoltà; il droghiere dal quale potremo acquistare, ad esempio, pozioni per ripristinare la salute e la sensitiva che ci aiuterà nella gestione dei Mitama, elemento fondamentale di questo titolo.
SLAYER SI O SLAYER NO…?
I contenuti a questo gioco non mancano e per portarlo a termine dovrete gettarvi alle spalle qualcosa come 40 ore di gioco. L’ottima longevità è aumentata in maniera esponenziale dalla presenza della modalità multiplayer (ad-hoc o via internet) che vi permetterà di affrontare le battaglie contro gli oni insieme ad altri 3 giocatori rendendo l’esperienza di gioco sempre dinamica e mutevole.
L’online è ottimamente realizzato ed il matchmaking è piuttosto veloce, inoltre proverete molta soddisfazione nel mettere gradualmente ko le varie parti di un nemico collaborando con gli altri 3 giocatori presenti in battaglia, salvo poi sferrargli la mazzata finale.
Il “bestiario” presente nel gioco, nonostante la buona volontà, non è paragonabile a quello presente nell’ultimo capitolo di MH al quale non smettiamo di fare (per ovvie ragioni) riferimento, ma ciò resta comunque ben lontano dal compromettere la gradevolezza di questo titolo.
Graficamente il gioco soffre un po’ il fatto d’essere stato sviluppato in contemporanea anche per PSP (uscito solo in Giappone), ma si difende comunque in maniera egregia grazie al pregevole lavoro artistico ed un framerate che mai vi farà storcere il naso con cali improvvisi, se paragonato ad un altro titolo di riferimento come Soul Sacrifice di Keiji Inafune uscito mesi fa (che resta comunque un punto di riferimento nel genere). Sotto questo aspetto, con ambienti maggiormente dettagliati e caratterizzati, modelli grafici degli Oni ispirati alla mitologia nipponica e meravigliosamente realizzati: il lavoro fatto dagli sviluppatori del team Omega Force è molto apprezzabile. Stessa cura è stata riposta nella realizzazione del comparto audio di questo tiolo che si lascia facilmente apprezzare.
Ottima caratterizzazione dei personaggi, ampio bestiario, buon livello di dettaglio grafico, belle ambientazioni, gameplay affascinante e battle system di ottima fattura. Se a ciò aggiungete una ottima longevità coadiuvata dall’introduzione della modalità multiplayer il risultato che ne viene fuori è un titolo di sicuro impatto del quale ci sentiamo di consigliare l’acquisto a tutti i possessori di PS Vita.