Benvenuto a Unravel, un gioco creato da Coldwood.
Negli ultimi due anni e mezzo abbiamo messo il nostro infinito amore in questo gioco e non vediamo l’ora di poter finalmente condividere tutto questo con te. I giochi possono avere un grande potere e, proprio attraverso un gioco, persino uno studio piccolo come il nostro ha avuto la possibilità di parlare al mondo intero. Tenendo questo bene in mente, abbiamo capito che il modo migliore per comunicare era farlo con il cuore.
Unravel è nato partendo da questo presupposti e, proprio per questo motivo, tratta temi quali l’amore, il desiderio e i legami spezzati. Ora finalmente potrai averlo tra le mani. Fanne ciò che desideri.
Siamo estremamente felici e onorati per tutto il supporto ricevuto e vogliamo ringraziarti per questo. Grazie anche per leggerci. Speriamo che il gioco ti piaccia!
Questo è il messaggio che il team di sviluppo di Unravel ci riserva non appena avviato il gioco, il che esprime già di per se l’estrema semplicità e bontà del progetto.
Unravel, titolo distribuito da Electronic Arts, sviluppato dallo studio Coldwood Interactive e pubblicato il 9 febbraio su console PS4 e Xbox One e su PC dopo l’annuncio che ha catalizzato parecchia attenzione allo scorso E3, è un gioco sul quale qualsiasi giocatore degno di questo nome deve spendere almeno qualche ora di gioco per capire ciò che i videogiochi davvero possono trasmettere e troppo spesso non fanno. Vedere come possono emozionare e convincersi a cercare nelle proprie esperienze videoludiche sempre quel qualcosa in più.
Io titolo di Coldwood Interactive si muove, è proprio il caso di dirlo, sul filo dei ricordi. Nel gioco impersoneremo Yarny, una curiosa creatura saltata fuori da un gomitolo di lana, che si muoverà tra i ricordi di una simpatica nonnina svedese, tra bei momenti in campagna o in spiaggia e momenti un po’ più cupi, ma comunque tutti ricordi di una vita, legati, appunto, da quel filo conduttore, di lana, che Yarny è.
Il gioco, come detto, ci metterà alla guida di Yarny, personaggio fatto di lana e proprio grazie al filo di lana potremo spostarci nei meravigliosi ambienti di gioco per recuperare i ricordi perduti dell’anziana signora rimasta sola nella intro di gioco.
Le meccaniche di gioco ruotano proprio attorno all’utilizzo della lana della quale siamo fatti, per costruire ponti da un punto all’altro dei bellissimi e vastissimi livelli, trampolini per saltare in alto, o semplicemente per appigliarci a sporgenze e chiodi evidenziati ad arte come un novello Spiderman. Ovviamente Yarny potrà compiere anche semplici gesti come salti e arrampicate manuali su piccole sporgenze, nonché trascinare oggetti, tutto quanto utile a risolvere i puzzle basati sulla fisica e più o meno semplici, ma comunque sempre divertenti, che Unravel ci metterà di fronte.
Ogni volta che utilizzeremo appigli o costruiremo ponti, comunque, la lana che compone il nostro corpo diminuirà e ci toccherà trovare una nuova matassa dalla quale ottenere nuova lana per proseguire la nostra avventura. Sebbene questa possa sembrare a primo impatto una limitazione non indifferente, non sarà difficile portare a termine i livelli arrivando sempre con la giusta quantità di lana alla matassa successiva, a meno che non ne abbiate davvero utilizzata troppa in maniera inutile.
Se nelle prime battute di gioco basterà correre e saltare qua e là per portare a termine i livelli, tralasciando, magari, di scoprire qualche segreto, con l’avanzare della nostra avventura dovremo fermarci più di una volta per valutare bene la prossima mossa da fare, sfruttare al meglio le abilità di Yarny e spesso anche non limitarci ad usarne semplicemente una, ma usarne più alla volta combinandole, secondo le nostre esigenze, per andare avanti nel livello.
Nonostante l’idea di base relativa alla difficoltà incrementale fosse buona, in pratica ci si potrà imbattere in indovinelli davvero complessi seguiti da lunghe sessioni abbastanza semplici senza una reale soluzione di continuità e senza progressione incrementale; non un dramma, per carità, se la cosa sia soddisfacente o meno dipende dal vostro naturale approccio al gioco.
L’avventura di Unravel si sviluppa in vari “mondi” di gioco, raggiungibili in casa dell’anziana signora interagendo con le foto presenti nella casa, ognuno con una sua, bellissima, ambientazione tipica, dal primo “Cardi ed erbacce” ad altri ambientati tra mare e a spiagge nelle quali potremo imbatterci in uno dei pochi nemici del gioco, il granchio, passando per paludi piene di fastidiosissime zanzare e montagne in autunno. Sotto il profilo della varietà degli ambienti di gioco c’è solo da lodare il lavoro fatto dal team di sviluppo visto che, inoltre, ogni livello è ben caratterizzato e splendidamente realizzato sotto il profilo grafico.
Atmosfere, giochi di luci e ambientazioni danno ad Unravel un tocco di magia che difficilmente troverete in altri giochi e che contribuisce in maniera importante a rendere unica e imperdibile l’esperienza di gioco regalata dallo studio svedese Coldwood Interactive, davvero un toccasana per occhi e anima.
I livelli di per se possono essere superati senza troppe complessità, tuttavia se siete dei fan dei collezionabili e magari siete a caccia di un trofeo platino, Unravel potrebbe darvi qualche grattacapo dovuto ad alcune fasi di gioco che metteranno a dura prova la pazienza e la fiducia nelle vostri doti cognitive.
COMPARTO TECNICO
Il gioco, che viene presentato come un platform game ricco di puzzle, si presenta graficamente molto bello e assai curato, dal sicuro impatto visivo.
Se l’impatto grafico vi lascerà piacevolmente colpiti, io comparto audio riuscirà a fare anche meglio, con melodie di accompagnamento davvero notevoli e azzeccate che perfettamente si sposano nella loro varietà con l’atmosfera magica del titolo, mai banali e sempre emozionanti.
È bene ricordare che il titolo di Coldwood Interactive sia un “indie”, seppur con alle spalle un distributore importante come Electronic Arts, che per una volta ha deciso di puntare su qualcosa di diverso dai soliti giochi, centrando il jackpot con un titolo imperdibile, venduto, per una volta, al giusto prezzo.
Il titolo, il cui gameplay ruota attorno alle meccaniche della fisica, punta nettamente sul concetto di emozione, mirando al lato sentimentale del videogiocatore, riuscendoci in pieno.
Nonostante la breve durata, ad essere buoni intorno alle otto ore, e la ripetitività delle fasi conclusive della nostra avventura, le ambientazioni meravigliose e le meccaniche di gioco intriganti contribuiscono a far amare questo gioco e aumentare la voglia di andare avanti con l’avventura, sia agli amanti dei platform sia agli amanti dell’ “arte del videogioco” in generale.