Fallout 4: Far Harbor è la terza e ultima espansione del primo pacchetto di contenuti aggiuntivi annunciato da Bethesda per Fallout 4. Per chiudere in bellezza, gli sviluppatori hanno proposto un’espansione come quelle di un tempo: una mappa enorme, una trama tutta nuova, tante missioni, armi, armature e oggetti da trovare.
UNA (TETRA) STORIA TUTTA NUOVA
Come tutti gli altri DLC, anche l’origine di questo contenuto aggiuntivo è nascosta in una frequenza radio. Una volta sintonizzata la radio del proprio Pip-Boy, il protagonista sarà reindirizzato presso l’agenzia investigativa di Nick Valentine, qui, la sua fidata assistente affiderà un nuovo caso al novello detective.
Chilometro dopo chilometro, il giocatore dovrà dirigersi verso nord-est, presso l’abitazione dei genitori della ragazza scomparsa sulla quale si dovrà indagare. Bastano poche battute con il padre e la madre per capire che, ancora una volta, ci ritroviamo difronte ad una storia che coinvolge i sintetici.
Dopo una breve fase investigativa, è il protagonista è finalmente in grado di capire che la giovane e confusa ragazza è diretta a Far Harbor presso un rifugio per sintetici. Comunicata la notizia al padre, questo sarà così gentile da farci usare la sua barca per raggiungere il porto di Far Harbor.
Giunti a destinazione, lo spettacolo è piuttosto raccapricciante. Far Harbor altro non è che una cittadina costruita su un molo decadente e marcio. Gli abitanti del posto si dimostrano tutti piuttosto rudi, ma allo stesso tempo anche sicuri di loro (NdR: forse per tener fede alla nomea degli “scaricatori di porto”).
È proprio da Far Harbor che inizia la nuova avventura che, ancora una volta, ci metterà al centro della situazione nella quale dovremo prendere importanti decisioni etiche per risolvere un conflitto tra ben tre fazioni: sintetici, cittadini di Far Harbor ed i Figli dell’Atomo.
LA NEBBIA TI ENTRA NELLA TESTA
Non abbiamo veri e propri riferimenti per stabilire la grandezza della mappa, ma l’impressione che ho avuto è stata quella di ritrovarmi difronte ad un gioco tutto nuovo. Non abbiamo dati oggettivi con cui stabilire la grandezza della mappa, ma possiamo azzardare dicendovi che dovrebbe essere grande circa la metà della mappa del gioco principale. Ciononostante, l’intera zona di Far Harbour è piuttosto spoglia di contenuti, infatti, gran parte della mappa è composta da vegetazione, foreste e paludi con scarsi punti di interesse.
In questo DLC la zona contaminata assume un’atmosfera ancora più cupa e tenebrosa, il tutto a causa di una particolare nebbia radioattiva che avvolge quasi tutta la mappa. La nebbia ha risvegliato creature malvagie e ne ha trasformate di nuove. Infatti, molti degli animali selvatici a cui eravamo abituati sono presenti sotto altre vesti ancora più aggressive e mostruose. Gli sviluppatori hanno colto l’occasione per includere anche una serie di creature totalmente inedite come le rane pescatrici mutanti e i Gulper, delle salamandre fuori dal comune.
ARMI ED EQUIPAGGIAMENTI DA VERI MARINAI
Amplificando quanto fatto col DLC Automatron, gli sviluppatori hanno incluso una notevole quantità di armi, armature ed oggetti interessanti. Prima di tutto, grazie alla presenza delle nuove creature selvatiche, sarà possibile cucinare nuove varietà di carne, particolarmente utile se avete deciso di affrontare il gioco in modalità sopravvivenza.
Per quanto riguarda le armi e le armature, questa volta Bethesda si è davvero superata. Molto spesso, è proprio la quantità di equipaggiamento da poter ricercare che aumenta la longevità dei giochi di ruolo come Fallout 4 e gli sviluppatori lo hanno capito bene. Infatti, per l’occasione sono state introdotte tante nuove armi ed armature che si avvicinano allo “stile marinaro” che caratterizza tutto il DLC.
QUALCHE PROBLEMA TECNICO DI TROPPO
Nella versione da me provata (PS4) alcune zone della mappa di questo DLC sono afflitte da terribili cali di frame-rate. Inizialmente pensavo che si trattasse del tipico problema dei giochi di ruolo prodotti da Bethesda che iniziano a “rovinarsi” mano a mano che il file di salvataggio cresce di dimensioni. Ma quando il frame-rate calava sotto i 20 FPS con troppo frequenza, la situazione è diventata più che chiara.
Fallout 4: Far Harbor è arrivato sul mercato senza una valida “pulizia tecnica”. Come spesso accade infatti, i cali di frame-rate sono sintomi di poco tempo e attenzione dedicati allo sviluppo del prodotto. La controprova arriva direttamente da Bethesda che dopo la conferma del problema, ha dichiarato di essere al lavoro per risolverlo quanto prima con un piccolo aggiornamento.
GIUDIZIO: UN BUON DLC DAL CARO PREZZO
Senza troppi giri di parole, Far Harbor è il DLC più imponente dei tre annunciati. Il lavoro fatto da Bethesda per la produzione di questo contenuto aggiuntivo è davvero degno di nota, tuttavia i 24,99 euro possono rappresentare un freno per più di qualche giocatore. Infatti, consigliamo l’acquisto del DLC solo a coloro che non si sono ancora stancati della formula proposta da Fallout 4 e a coloro che sono in cerca di nuovi contenuti che, seppur con qualche piccola chicca, non differiscono troppo dall’esperienza originale proposta nel gioco principale (fatta eccezione per l’atmosfera).
È bene notare che Far Harbour non è l’ultimo DLC di Fallout 4. Bethesda potrebbe annunciare nuovi DLC già durante il prossimo E3 che si terrà a Los Angeles durante la prima metà di giugno. Sono sicuro che con tutte le enormi possibilità offerte da quest’ultima produzione, Bethesda saprà proporre nuovi contenuti aggiuntivi con ambientazioni in linea con le aspettative degli utenti.
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