Mentre la versione PC annaspa tra difetti e patch, le versioni per console next gen hanno già dato parecchie soddisfazioni, soddisfazioni che i possessori di PlayStation 4 e Xbox One si aspettano di aumentare grazie ai vari DLC previsti per il titolo, il primo di questi è “Batgirl: Questione di famiglia”, il quale è stato reso disponibile ai possessori di Season pass lo scorso 14 luglio, mentre tutti gli altri comuni mortali hanno potuto scaricarlo dai vari stores digitali a partire dal 21 luglio, al prezzo di 6.99€.
Il primo DLC per il capitolo conclusivo della serie Arkham ci vedrà impersonare Batgirl, al secolo Barbara Gordon, in un intervallo di tempo collocato prima degli eventi di Arkham Asylum.
Joker ha rapito nostro padre, l’ispettore Gordon, e si è rintanato nel “suo” parco divertimenti, il Seagate Amusement Park, minaccia d’ucciderlo se chiederemo l’aiuto diretto di Batman, ma potremo comunque contare sull’aiuto del prode Robin.
TANTE BELLE SPERANZE
L’intenzione, apertamente dichiarata da WBIE, era quella di creare un’esperienza di gioco particolare, facendoci calare nei panni di un personaggio meno forte ma con abilità uniche, come spiegato dal design producer del gioco, Justin Vazquez:
Volevamo ricreare la sensazione di essere intrappolati in un unico e bizzarro ambiente dove giocare al gatto col topo con Joker.
Volevamo rendere Batgirl meno potente di Batman ma dotata di abilità uniche, come l’hacking, in grado di fornire opportunità uniche rispetto all’Uomo Pipistrello.
MISSIONE FALLITA
Spiace dirlo ma è così, il gioco riprende perfettamente le dinamiche di gioco di Arkham Knight, ma ci intrappola in un parco divertimenti pieno di scagnozzi senza arte né parte, vorrebbe regalare un gameplay “diverso”, ma Batgirl mena esattamente come Batman e, anzi, alcune delle sue animazioni sono meno fluide, dovrebbe essere dotata di gadget particolari, ma tra lanciacavo, fumogeno, gel esplosivo, batarang e bat-artiglio, non vediamo dove sia la differenza con l’armamentario di Batman. Inoltre per buona parte del gioco saremo messi nella condizione di hackerare dispositivi a destra e manca, Barbara Gordon si sa, è esperta in questo; peccato che useremo lo stesso infiltratore remoto tanto caro al prode Bruce Wayne.
Il gameplay è quindi fondamentalmente fotocopiato dal capitolo principale, la speranza andrebbe quindi riposta in una trama bella, coinvolgente e longeva.
No. Semplicemente no, smorzate le speranze in partenza. Il DLC viene via in poco meno di un’ora e mezza, due se siete particolarmente lenti; inoltre eventuali “collezionabili” quali le dentiere di Joker, i palloncini e le scatole sorpresa non aiutano quasi per nulla la longevità del titolo.
E la trama? Per quanto ci si sforzi non si può non dire che non sia banale e lineare come nemmeno la più classica delle missioni secondarie del cavaliere oscuro potrebbe essere.
Le premesse per creare qualcosa di carino c’erano tutte, una bella eroina come Batgirl, l’appoggio del gregario per eccellenza Robin, il cattivo per antonomasia Joker (con la sua folle Harley Quinn), purtroppo il tutto viene racchiuso in troppo poco spazio e troppo poco tempo. Un’occasione gettata al vento con questo primo DLC di Batman Arkham Knight.