Viaggiare nel tempo. Un sogno che ha accompagnato l’essere umano fin da quando la tecnologia ha raggiunto livelli impensabili. La fantascienza è piena di opere riguardanti questo tema, basti pensare al celebre “The Time Machine” dove uno studioso costruisce una vera e propria macchina del tempo per cercare di salvare la sua amata dalla morte certa, finendo però nel futuro in un mondo estraneo. Ovviamente anche nell’industria video-ludica i viaggi nel tempo sono un tema che ricorre in molte varianti, ma nel panorama delle visual novel c’è solo un nome che balza alla mente di tutti gli appassionati: STEINS;GATE. Prodotto da 5pb insieme a Nitroplus e adattato in moltissime forme, con tanto di serie animata, film e sequel, questo capolavoro è considerato da molti la migliore novel di tutti i tempi, lottando quindi alla pari con Muv Luv Alternative (dove anche in esso ci sono dei “viaggi nel tempo”). Essendo quest’ultimo in dirittura di arrivo su Steam, STEINS;GATE sbarcherà sulla medesima piattaforma l’8 settembre ed entro l’anno corrente uscirà STEINS;GATE Zero su PlayStation 4 e Vita. Noi abbiamo avuto modo di giocarlo in anteprima e perciò siamo lieti di presentarvi la nostra recensione. Senza ulteriori indugi, caliamoci in questa avventura ai confini dello spazio-tempo.
L’orizzonte degli eventi
Il protagonista del nostro racconto, nonché il personaggio di cui vestiremo i panni, è Okabe Rintaro, uno studente universitario che si proclama “scienziato pazzo”. Il personaggio di Okabe è forse uno dei più originali mai visti nel panorama della produzione orientale. Nonostante sia un ragazzo comune, ritiene di essere un grande inventore e vive la sua vita come se fosse in un anime fantascientifico. Crede che le sue scoperte, ed il suo genio, lo abbiano reso una potenziale preda di un governo ombra chiamato “L’Organizzazione”, ovvero una sorta di organo onnipotente che controlla il mondo da dietro le quinte. Okabe, che adora farsi chiamare Hououin Kyouma, è così una sorta di entità che cerca di ribaltare la sua realtà attuando la volontà di questo fantomatico ente simile al destino chiamato Steins;Gate. In realtà, il nostro Okabe, per quanto eccentrico possa sembrare, è effettivamente un individuo molto particolare, intelligente, serio e che ha a cuore i suoi compagni. Per tutto il gioco, potremo assistere alla sua “crescita” e vedere i suoi pensieri. In tal senso, la vera e propria trama del titolo è l’esistenza di Okabe e saremo noi a indirizzarla verso determinate conclusioni.
La nostra storia inizia con Rintaro che presenzia ad un convegno sul viaggio nel tempo, accompagnato dalla sua amica d’infanzia Mayuri Shiina. In questa conferenza, conoscerà Makise Kurisu: una giovane ragazza che ha vissuto in America e lì proclamata come un genio della scienza, tanto da avere già molteplici tesi pubblicate ufficialmente. Nello stesso giorno, Okabe scoprirà che quella giovane scienziata è stata uccisa brutalmente nell’edificio dove si teneva la conferenza e sul quale si è schiantato un misterioso macchinario simile ad un satellite. Caduto nel panico dopo aver visto il cadavere, il nostro protagonista manderà un messaggio per informare il suo amico Itaru Hashida, il quale è un genio dell’informatica ed otaku fino al midollo. Tuttavia, una volta premuto invio, Okabe verrà trasportato in una linea temporale in cui l’omicidio di Makise Kurisu non è mai avvenuto.
Questo fenomeno particolare è dovuto alla costruzione involontaria di una macchina del tempo da parte di Okabe e di Itaru, la quale è semplicemente un microonde modificato con un cellulare che funziona da input. Per una serie di fattori che riguardano dei mini buchi neri, onde elettromagnetiche e scariche di elettroni (che nel gioco vengono spiegati nel minimo dettaglio ma che non illustro qui), questo marchingegno riesce a mandare dati indietro nel tempo in specifiche condizioni. Quindi, nonostante effettivamente sia chiamata come “Macchina del Tempo”, parliamo di una sorta di alpha di quella che dovrebbe essere una vera e propria tecnologia in grado di mandare fisicamente persone indietro nelle linee temporali o in altre divergenze delle stesse. Eventualmente, il trio composto da Okabe, Itaru e Mayuri si arricchirà di altri membri del laboratorio di cui parleremo nella sezione adatta. Tra questi, però, la più importante è stata sicuramente Makise Kurisu, la quale è riuscita a perfezionare la macchina del tempo fino a renderla capace di trasferire la memoria del presente nel passato.
A grandi linee, questo è il fulcro principale della storia di STEINS;GATE, che tuttavia necessita di andare ad analizzare tutti gli elementi chiave che ritroveremo nel corso del gioco, cercando di spoilerarvi il meno possibile i passaggi importanti. Tuttavia, se volete godervi a pieno la trama di gioco, vi consigliamo di approcciarlo senza troppe informazioni al riguardo. In generale, possiamo affermare che la storia di STEINS;GATE sia ottimamente scritta e perfettamente azzeccata nei suoi elementi fantascientifici. Mischiando la dimensione reale con quella fittizia e fornendo un ottimo cast di personaggi, il susseguirsi degli eventi di gioco è assolutamente godibile e in grado di tenervi attaccati allo schermo. Se a questo aggiungiamo la possibilità di avere finali diversi in base all’interazione con gli elementi di gioco, allora abbiamo di fronte un titolo dal potenziale narrativo immenso.
Tra la realtà e la menzogna
In questo paragrafo, oltre a spiegare elementi avanzati della trama, prenderemo in analisi i riferimenti reali che il gioco ha al suo interno, i quali sono direttamente collegati al filone narrativo del titolo.
Il primo da menzionare è sicuramente John Titor. Questo nome è associato ad un evento storico del web. Tanti anni fa, intorno al 2000, comparì su un forum un utente dal nome “TimeTraveler_0” il quale si dichiarava un “viaggiatore del tempo” venuto in quest’epoca per recuperare un esemplare di IBM 5100, un vecchio computer scritto in un linguaggio precedente ad APL o BASIC. Oltre alla sua missione, avrebbe deciso di scrivere su un forum gli avvenimenti che facevano parte della storia del suo futuro. Molti sono stati gli eventi che è riuscito a predire con precisione, mentre altri si rivelarono completamente falsi. Tra questi, quello che ci interessa riguarda la capacità di creare mini buchi neri adibita al famoso CERN di Ginevra. Questa tecnologia avrebbe permesso il viaggio nel tempo.
John Titor è dunque presente in STEINS;GATE come vera e propria figura attiva nella trama. Tuttavia, nella linea temporale in cui Okabe viene trasportato per la prima volta, egli apparirà solamente nel 2010 e la sua missione è quella di impedire il futuro distopico dal quale è fuggito. Nel gioco, sarà possibile interagire con questo personaggio ma ovviamente non vi riveleremo la sua vera identità in questa recensione.
Questo viaggiatore temporale sostiene la stessa teoria del vero Titor, cioè che il SERN (così viene chiamato nella novel il CERN) è già in grado di compiere viaggi temporali. Proprio per scoprire se questa affermazione sia vera o meno, Okabe e Itaru hackerano il server di questa società e trovano che effettivamente sono riusciti a trasformare l’iconico acceleratore di particelle in una macchina del tempo, ma non perfetta. Per ottenere più informazioni è però necessario decodificare un server che è accessibile solo grazie al codice del famoso IBM 5100, il che significa che i nostri eroi dovranno trovarne uno per andare avanti nella ricerca della verità. Il SERN di questo universo non è solo un’organizzazione scientifica, ma anche una sorta di associazione maligna che vuole ottenere il dominio mondiale grazie al monopolio della dimensione temporale. Per questo è fornita di agenti in tutto il mondo che rapiscono gli scienziati che si approcciano a questa tecnologia e rubano tutti i modelli di IBM 5100 in modo da mantenerne la segretezza.
La trama più complessa di STEINS;GATE inizierà proprio quando il SERN inizierà a braccare Okabe ed i suoi amici mettendo a rischio le loro vite, il che causerà eventi che costringeranno Okabe a saltare indietro più volte nel tempo. Da questo punto in poi, John Titor diventerà una figura cruciale che spiegherà il futuro dei nostri protagonisti e cosa è effettivamente successo negli anni a seguire.
In generale, STEINS;GATE è pieno zeppo di riferimenti, citazioni e teorie, sia dal mondo della scienza che da quello delle produzioni orientali o fantascientifiche. Grazie alla possibilità di vedere spiegati molti dei termini attraverso l’utile lista di “indizi”, risulta accessibile anche a chi non conosce molti di questi campi. Tuttavia, se si ha una cultura piuttosto vasta del panorama in questione sicuramente i dialoghi e i personaggi risulteranno decisamente più godibili. Questa fusione di elementi reali con quelli inventati dall’autore aumenta moltissimo la qualità narrativa del titolo, che permette al lettore di immedesimarsi nell’universo di gioco attraverso punti di riferimento del mondo reale e dei miti urbani.
I soldati del tempo
Il cast del gioco è decisamente uno dei migliori del genere. Seppur utilizzi alcune figure stereotipate, riesce a rigirarle benissimo in maniere originali. Ogni singolo membro è stato caratterizzato nei minimi dettagli e fornito dello spazio più adatto al filone narrativo, minimizzando eventuali momenti morti o in grado di rompere lo scorrere della storia. In tal senso, ogni dialogo è incastrato perfettamente l’uno con l’altro. Vediamo dunque chi accompagnerà Okabe nei suoi salti temporali.
- Mayuri Shiina: L’amica di infanzia di Okabe. Essendo la tipica ragazza dolce ed ingenua effettivamente il suo ruolo “scientifico” è ridotto allo zero, tuttavia nella trama assumerà una parte importantissima nelle fasi intermedie del racconto. Mayuri è dunque un personaggio in grado di far affezionare il giocatore attraverso sia il suo comportamento, sia la sua storia con Okabe, la quale vede come tematiche la solitudine e la perdita di persone care/familiari. Grazie alla sua gentilezza e alla sua faccia d’angelo, è uno dei collanti del gruppo.
- Itaru Hashida: L’amico universitario del protagonista. Modellato sul tipico otaku sovrappeso, è tuttavia un genio dell’informatica in grado di hackerare server governativi senza problemi. Ossessionato con i tipici elementi dei fan accaniti nipponici, come le maid o le waifu, è forse il personaggio che ha più dialoghi con riferimenti in tal senso, se non quasi tutti. L’apparenza di Itaru può trarre in inganno, ma effettivamente è un’ottima persona che è sempre pronto ad aiutare i suoi compagni come può. Nella storia generale, è forse la figura più importanti degli eventi futuri.
- Makise Kurisu: Già introdotta nei paragrafi precedenti, Makise diventerà l’assistente di Okabe e svilupperà con lui un legame molto forte, basato sull’amicizia e sul lavoro svolto insieme. Nonostante l’atteggiamento serio, è una ragazza alla mano che nasconde fragilità e timidezza. La nostra scienziata, come è stato evidenziato, sarà la persona che effettivamente creerà la versione finale della macchina del tempo di Okabe.
- Suzuha Amane: Una ragazza misteriosa che lavorerà al negozio di vecchie TV sotto al laboratorio. All’inizio del gioco non si avranno informazioni sulla sua provenienza o dei suoi legami familiari, ma più avanti si scopriranno sempre più tasselli del puzzle della sua persona. In generale, è una ragazza sveglia e dall’ottima forma fisica, pimpante e solare. Anch’essa diventerà un membro del laboratorio.
- Moeka Kiryu: Un’altra donna misteriosa che sta sempre attaccata al suo cellulare e ha difficoltà a parlare. Anche lei è alla ricerca di un IBM 5100 ed è il motivo per cui conosce Okabe. Timida, elegante e di poche parole, risulterà un mistero ogni volta che la incontrerete. Ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze.
- Luka Urushibara: Un giovane ragazzo che è figlio di un sacerdote shintoista. Per questo motivo lavora nel tempio del padre. Ha un aspetto bellissimo e molto dolce, praticamente è disegnato come una femmina. In effetti, diventerà una femmina nelle linee temporali successive. Questo personaggio è il tipico stereotipo che viene comunemente chiamato “trappola”.
- Faris: Una collega di Mayuri al Maid Cafè in cui lavora. Apparirà poco nella novel, ma essenzialmente è una facoltosa ragazza che vive nel suo mondo immaginario insieme a Okabe. Eventualmente si scoprirà che la sua famiglia ha avuto una notevole influenza nello sviluppo di Akihabara.
La particolarità di STEINS;GATE è che molti personaggi potrebbero cambiare radicalmente a seconda delle linee temporali in cui si trovano. Gli eventi che cambiano possono alterare anche fattori molto importanti come il sesso dei protagonisti o il quartiere in cui la storia è ambientata, perciò è necessario caratterizzare bene i cambiamenti in modo da renderli palesi al lettore. Attraverso gli occhi di Okabe, il quale ricorda tutto delle linee temporali precedenti, è possibile per il giocatore comprendere al meglio ogni sfumatura. Ciò è sicuramente un punto a favore per la narrazione del gioco e per la crescita dei personaggi.
Le tecnologie per viaggiare nel tempo
Passando al comparto tecnico, abbiamo degli ottimi disegni particolareggiati che hanno uno stile unico e diverso da ogni produzione vista. Il design ad acquerello dei colori si fonde bene con il tratto peculiari di disegno che l’autore ha voluto fornire ai personaggi. Di quest’ultimi, risaltano sicuramente gli occhi, i quali sono del tutto diversi dallo stile classico orientale, quasi onirici in un certo senso. Sicuramente si tratta di un tipo di disegno che fornisce un forte impatto visivo per le prime volte che lo si vede, ma effettivamente si tratta di una tecnica originale che si adatta benissimo con l’atmosfera del racconto, soprattutto per quanto riguarda le ottime CG e i filmati, i quali sono in full HD.
Anche nel sonoro abbiamo solo ottimi elementi, con una colonna sonora che spesso propone varianti del tema principale del gioco, le quali sono ben posizionate nelle situazioni cruciali. Nonostante questo uso di una singola canzone, il titolo offre al giocatore anche altri eccellenti brani e alcuni dei quali sono anche cantati. Le musiche sono dunque orecchiabili e ben composte. Per il doppiaggio, anche qui abbiamo solo lodi da tessere con il più iconico che è sicuramente il doppiatore di Okabe il quale fa un ottimo lavoro nel caratterizzare sia il lato da scienziato pazzo sia quello serio/disperato. Non sorprenderà nessuno sapere infatti che i doppiatori sono gli stessi della serie animata.
Nel lato tecnico, i menù ed i controlli sono strutturati eccellentemente, adatti sia ai giocatori che vogliono controllare il tutto con la tastiera, sia a quelli che preferiscono il mouse.
Conclusioni e commento dell’autore
STEINS;GATE è un ottimo titolo che ha segnato il genere delle visual novel. Una lunga storia ricca di avvenimenti basata su teorie fantascientifiche e miti urbani conosciuti arricchita da personaggi interessanti ed originali in grado di rimanere impressi nella mente del giocatore. Considerando poi gli ottimi colpi di scena, la possibilità di avere conclusioni diverse e soprattutto la grande interazione fornita dall’utilizzo del cellulare, possiamo sicuramente affermare che a livello narrativo siamo ad un livello eccellente. Se alla ottima storia aggiungiamo uno stile di disegno originale e delle ottime musiche, abbiamo un prodotto curato a 360°. STEINS;GATE però è un gioco per chi adora la cultura pop/anime del 20° secolo, la fantascienza o sentir parlare di teorie scientifiche al limite del possibile. Se non si è interessati al mondo che ci circonda, al futuro e alla tecnologia, allora non si potrà mai assaporare il potenziale completo di questo gioco mentre, per appassionati del mistero, dei viaggi nel tempo o semplicemente di anime/manga fantascientifici, STEINS;GATE è quasi imperdibile.
Una nota negativa però esiste e non smetterò mai di elencarla. La pubblicazione ufficiale non possiede una traduzione in italiano. Nonostante l’inglese sia importantissimo da conoscere, in questa novel sono presenti molti termini complessi e scientifici che sono di difficile comprensione per chi non ha un livello avanzato di studio della lingua britannica. Se siete in questa categoria, cercate una traduzione amatoriale o evitate di buttarvi a capofitto sull’acquisto, potreste pentirvene.
Personalmente sono un fan accanito fin dalla prima pubblicazione trattandosi di un prodotto storico che ha ridefinito sia il genere delle novel sia quello dell’animazione. Il mio consiglio, è quello di provarlo anche se non si è amanti del genere. In tal senso, prima di prendervi il gioco, guardatevi la serie animata per farvi un’idea. Tuttavia, la novel, non presenta alcun buco di trama e ci sono moltissime informazioni aggiuntive sul mondo di STEINS;GATE.